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Esperienze
Su di me
Sono la dott.ssa Serena Muzzu, sono una psicologa clinica e mi occupo di adulti e adolescenti.
Attraverso un ascolto empatico, attento ...
Formazione
- Laurea Magistrale in Psicologica Clinica - Università degli studi di Padova
- Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche - Università degli Studi di Cagliari
- Scuola di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale - Istituto Tolman
Specializzazioni
- Psicologia Perinatale
- Psicologia Clinica
Tirocini
- Ospedale Bambin Gesù - Roma
- RSA Parco delle Rose - Roma
- Consultorio Familiare di Olbia
Competenze linguistiche
- Italiano
16 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Andreina
Molto professionale ma al tempo stesso alla mano, ti mette subito a tuo agio. Molto brava anche con gli adolescenti. La consiglio.
Anna
Io devo dire che mi sono trovata molto bene con la dott.ssa Muzzu. Avevo bisogno di sentirmi capita, che davvero qualcuno capisse come mi sentivo dentro...e tutto il mio sconforto! Solo solo questo mi ha aiutato a capire potevo farcela e che c'era speranza anche per me. Ma oltre questo, la consiglio sicuramente a chi ha voglia di mettersi in gioco perché lei è stata capace di mettermi davanti alla strada che avevo e non vedevo...o forse che non avevo il coraggio di imboccare. La ringrazierò sempre!
Alessandra M.
La dottoressa Serena.... È una persona umile.
È comprensiva, aiuta le persone (come ad esempio "me") ad affrontare i problemi quotidiani della vita...
E poi è speciale... Unica.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni e negli ultimi anni ho un pensiero che non mi fa più essere spensierata con qualsiasi genere di rapporto.
Ho un vissuto alle spalle faticoso, problemi in famiglia da quando ero piccola: mia sorella più grande bulimica e l'attenzione di mio padre sempre e solo su di lei. I miei, molto probabilmente, già prima che nascessi avevano problemi tra loro e mia mamma si è sempre dedicata solo a me, provocando gelosia da parte di mia sorella ed io, invece, ho sempre avuto un brutto rapporto con mio padre.
Dopo una brutta malattia (di mio padre) mi sono avvicinata tanto a lui. Ma prima che avvenisse questo avvicinamento lui mi disse che ero omosessuale, questa cosa, sono convinta, gliela abbia messa in testa mia sorella.
Prima che mio padre si ammalasse ho avuto diverse relazioni, mai andate bene e spesso ho lasciato. In realtà subivo tradimenti precoci nel rapporto, perdonavo ma poi non riuscendo a dimenticare perdevo interesse.
Ad oggi non riesco più ad avere un rapporto tranquillo, tra ancora tradimenti, uomini violenti e relazioni tossiche delle quali ho un attaccamento morboso. Alle medie ho subito bullismo e alle superiori sono stata la bulla. Avevo gruppi di amici ma che poi lasciavo per seguirne altri, magari seguendo il gruppo del mio ragazzo del momento. Ho sempre avuto poche amiche femmine, sono sempre andata più d'accordo coi maschi. Ad oggi, certe ragazze non le tollero e ancora meno faccio fatica a stringerci amicizia. Sono abbastanza sola. Non ho una migliore amica.
Vado in terapia da due anni e spesso capita l'occasione che il mio terapeuta mi faccia capire che sono omosessuale. Inizialmente non accettavo questa sua idea tanto da voler lasciare la terapia. Non ci dormivo, era un pensiero ossessivo che mi dava fastidio. Adesso, ogni tanto, penso se in realtà fosse così. Però ho un dubbio: mi sono fatta mettere in testa questa cosa? Sono una ragazza molto indipendente, mi riesce fare lavori maschili, abito da sola da quasi 10 anni e so arrangiarmi quasi su tutto. Non sopporto chiedere aiuto. Il mio terapista si basa anche su queste cose, oltre (penso) al mio vissuto.
Forse non accetto di essere omosessuale, ma oltre che quando una donna è bella lo dico e lo penso, non provo attrazione. Sono facilmente monipolabile, sono altamente sensibile e sono insicura. Per questo motivo non so se il mio pensiero si sta trasformando in base ai "giudizi" degli altri. Sono in confusione.
Grazie
Buongiorno, intanto grazie per aver condiviso la sua esperienza in questo spazio.
Capisco la confusione che sta provando e la volontà di ottenere una risposta certa riguardo il suo orientamento sessuale. Risposta che può trovare solo dentro di lei e non nei "giudizi" altrui che, appunto, sono giudizi e quindi non portatori di verità assoluta.
Le consiglio comunque di parlare con il suo terapeuta, immagino che abbiate consolidato una buona alleanza, sono sicura perciò che troverà lo spazio per esprimergli la percezione le stia facendo capire di essere omossessuale.
Le auguro di trovare dentro di se le risposte che cerca.
Dott.ssa Serena Muzzu
Buongiorno, è un bel po di tempo che sono ossessionato dall’aspetto del mio corpo e dal fatto che non sia simmetrico. Ogni giorno sto trovando sempre dei difetti, come nei, brufoli, alcune parti più gonfie di altre, che mi tormentano di continuo, non permettendomi di vivere la giornata. Capisco che non dovrei pensarci perché nessuno può essere perfetto, però ormai mi è presa questa ossessione e a volte mi prende anche il mal di testa a forza di pensarci e a rimuginarci su…non so cosa fare per uscirne. Ho provato anche a non pensarci e a non guardarmi il corpo, ma ogni volta l’ossessione torna più prorompente di prima. Cosa mi consigliate? Ringrazio in anticipo per ogni aiuto!
Buongiorno, avere la consapevolezza che si tratti di una ossessione e non di una naturale preoccupazione, è già un buona base di partenza.
Questo genere di ossessioni possono diventare pervasive, causando peraltro frustrazione nel momento in cui non si riesce a liberarsene, creando spesso nuove ossessioni.
Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico che, approfondendo la sua storia e il suo funzionamento, la aiuterà ad individuare i meccanismi che sottendono tali pensieri intrusivi, in modo da poterli modulare e gestire.
Cordiali saluti, Dott.ssa Serena Muzzu
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