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Psicoterapia individuale
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Quando richiedere una psicoterapia?
La psicoterapia può essere intrapresa perchè si sta attraversando un periodo di malessere o disagio ma anche se si sta già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio, regalandosi un tempo e uno spazio dove raccontarsi per entrare in contatto con parti di sé poco conosciute, all’interno di una relazione protetta. E’ una “messa a punto” del sistema mente-corpo, per migliorare la qualità di qualche aspetto della vita quotidiana.
Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
Il fine della psicoterapia ad indirizzo psicodinamico è:
• La riduzione e/o l’eliminazione del disagio psichico e/o psicosomatico assieme alla consapevolezza del significato e delle cause profonde dei vari sintomi con i quali ci si confronta
• La conoscenza e la liberazione dai traumi più o meno profondi e dai condizionamenti e conflitti interiori, che creano sofferenza e/o limitano nella piena, libera e armonica espressione di se stessi
• L’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi e delle proprie relazioni, abitare il proprio vero Sè, smascherando il falso Sè
• La comprensione dei propri bisogni e aspirazioni e di come soddisfarli in modo maturo, saggio e benefico
• Il rafforzamento dell’autostima, della fiducia in se stessi e nella vita, della capacità di prendere le giuste decisioni
• La comprensione della reciproca influenza (benefica o meno) tra emozioni, pensieri e corpo e anche tra se stessi e gli “altri” importanti per sé (famigliari, amici, colleghi, fidanzati ecc.) e l’aumento della capacità di intervenire coscientemente su questi livelli e ambiti per vivere al meglio
• Il miglioramento della capacità di realizzare in modo armonico il proprio progetto di vita, attraverso relazioni appaganti e serene, attraverso un lavoro soddisfacente e attraverso l’espressione di sé tramite passioni e talenti.
Via della Meridiana 1, Livorno
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Quando richiedere una psicoterapia?
La psicoterapia può essere intrapresa perchè si sta attraversando un periodo di malessere o disagio ma anche se si sta già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio, regalandosi un tempo e uno spazio dove raccontarsi per entrare in contatto con parti di sé poco conosciute, all’interno di una relazione protetta. E’ una “messa a punto” del sistema mente-corpo, per migliorare la qualità di qualche aspetto della vita quotidiana.
Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
Il fine della psicoterapia ad indirizzo psicodinamico è:
• La riduzione e/o l’eliminazione del disagio psichico e/o psicosomatico assieme alla consapevolezza del significato e delle cause profonde dei vari sintomi con i quali ci si confronta
• La conoscenza e la liberazione dai traumi più o meno profondi e dai condizionamenti e conflitti interiori, che creano sofferenza e/o limitano nella piena, libera e armonica espressione di se stessi
• L’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi e delle proprie relazioni, abitare il proprio vero Sè, smascherando il falso Sè
• La comprensione dei propri bisogni e aspirazioni e di come soddisfarli in modo maturo, saggio e benefico
• Il rafforzamento dell’autostima, della fiducia in se stessi e nella vita, della capacità di prendere le giuste decisioni
• La comprensione della reciproca influenza (benefica o meno) tra emozioni, pensieri e corpo e anche tra se stessi e gli “altri” importanti per sé (famigliari, amici, colleghi, fidanzati ecc.) e l’aumento della capacità di intervenire coscientemente su questi livelli e ambiti per vivere al meglio
• Il miglioramento della capacità di realizzare in modo armonico il proprio progetto di vita, attraverso relazioni appaganti e serene, attraverso un lavoro soddisfacente e attraverso l’espressione di sé tramite passioni e talenti.
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
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Quando richiedere una psicoterapia?
La psicoterapia può essere intrapresa perchè si sta attraversando un periodo di malessere o disagio ma anche se si sta già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio, regalandosi un tempo e uno spazio dove raccontarsi per entrare in contatto con parti di sé poco conosciute, all’interno di una relazione protetta. E’ una “messa a punto” del sistema mente-corpo, per migliorare la qualità di qualche aspetto della vita quotidiana.
Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
Il fine della psicoterapia ad indirizzo psicodinamico è:
• La riduzione e/o l’eliminazione del disagio psichico e/o psicosomatico assieme alla consapevolezza del significato e delle cause profonde dei vari sintomi con i quali ci si confronta
• La conoscenza e la liberazione dai traumi più o meno profondi e dai condizionamenti e conflitti interiori, che creano sofferenza e/o limitano nella piena, libera e armonica espressione di se stessi
• L’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi e delle proprie relazioni, abitare il proprio vero Sè, smascherando il falso Sè
• La comprensione dei propri bisogni e aspirazioni e di come soddisfarli in modo maturo, saggio e benefico
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Colloquio di coppia
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Colloquio psicologico
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
70 €
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Che cosa é?
La consulenza psicologica ad orientamento psicodinamico è uno strumento di intervento psicologico, fondato sul concetto di ascolto attivo, che permette di esplorare, in un periodo di tempo breve, le risorse e le difficoltà attuali e di analizzare ciò che mette in discussione lo stato di ben-essere del paziente.
A differenza di un percorso di psicoterapia, si richiede una consulenza quando si vuole superare una situazione critica momentanea e specifica nella propria vita, e, proprio perchè l’obiettivo che si vuole raggiungere è circoscritto e focalizzato, la consulenza ha una durata relativamente breve, difficilmente infatti supera i 10/12 incontri.
I colloqui di consulenza offrono la possibilità di avere uno spazio e un tempo dove poter (ri)definire la propria richiesta di aiuto e (ri)orientarsi rispetto alle proprie difficoltà, trasformando quindi un periodo di crisi in un’opportunità di crescita.
Cosa bisogna aspettarsi?
La consulenza ha inizio con due o tre colloqui preliminari, finalizzati a valutare l’impasse del paziente, così come le sue risorse interiori. Durante i colloqui il paziente sarà invitato a raccontarsi, condividendo con lo psicologo le motivazioni che lo hanno spinto a richiedere una consulenza proprio in quel momento, presenterà la sua storia personale e in seguito psicologo e paziente lavoreranno insieme analizzando i contenuti emotivi insiti nel disagio e le possibili risorse individuali su cui fare leva per trovare un nuovo equilibrio.
Quando richiedere una consulenza psicologica?
• se si sta attraversando un momento critico o di grande cambiamento (separazione, pensionamento, gravidanza, malattia, lutto, scelta scolastica/universitaria)
• se si ha difficoltà a prendere una decisione
• se si desidera gestire in modo più efficace i propri pensieri, emozioni o conflitti
• se si vuole migliorare una relazione in campo affettivo, lavorativo, sociale ecc
• se si vuole gestire al meglio una situazione difficile in ambito familiare, scolastico/ accademico, lavorativo
• se si vuole sviluppare una particolare risorsa personale
A chi è rivolta?
Adolescenti, adulti
Tempi:
durata della seduta: primo incontro 60 min, dal secondo 50 min
frequenza: settimanale o quindicinale
Via della Meridiana 1, Livorno
70 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
Che cosa é?
La consulenza psicologica ad orientamento psicodinamico è uno strumento di intervento psicologico, fondato sul concetto di ascolto attivo, che permette di esplorare, in un periodo di tempo breve, le risorse e le difficoltà attuali e di analizzare ciò che mette in discussione lo stato di ben-essere del paziente.
A differenza di un percorso di psicoterapia, si richiede una consulenza quando si vuole superare una situazione critica momentanea e specifica nella propria vita, e, proprio perchè l’obiettivo che si vuole raggiungere è circoscritto e focalizzato, la consulenza ha una durata relativamente breve, difficilmente infatti supera i 10/12 incontri.
I colloqui di consulenza offrono la possibilità di avere uno spazio e un tempo dove poter (ri)definire la propria richiesta di aiuto e (ri)orientarsi rispetto alle proprie difficoltà, trasformando quindi un periodo di crisi in un’opportunità di crescita.
Cosa bisogna aspettarsi?
La consulenza ha inizio con due o tre colloqui preliminari, finalizzati a valutare l’impasse del paziente, così come le sue risorse interiori. Durante i colloqui il paziente sarà invitato a raccontarsi, condividendo con lo psicologo le motivazioni che lo hanno spinto a richiedere una consulenza proprio in quel momento, presenterà la sua storia personale e in seguito psicologo e paziente lavoreranno insieme analizzando i contenuti emotivi insiti nel disagio e le possibili risorse individuali su cui fare leva per trovare un nuovo equilibrio.
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A differenza di un percorso di psicoterapia, si richiede una consulenza quando si vuole superare una situazione critica momentanea e specifica nella propria vita, e, proprio perchè l’obiettivo che si vuole raggiungere è circoscritto e focalizzato, la consulenza ha una durata relativamente breve, difficilmente infatti supera i 10/12 incontri.
I colloqui di consulenza offrono la possibilità di avere uno spazio e un tempo dove poter (ri)definire la propria richiesta di aiuto e (ri)orientarsi rispetto alle proprie difficoltà, trasformando quindi un periodo di crisi in un’opportunità di crescita.
Cosa bisogna aspettarsi?
La consulenza ha inizio con due o tre colloqui preliminari, finalizzati a valutare l’impasse del paziente, così come le sue risorse interiori. Durante i colloqui il paziente sarà invitato a raccontarsi, condividendo con lo psicologo le motivazioni che lo hanno spinto a richiedere una consulenza proprio in quel momento, presenterà la sua storia personale e in seguito psicologo e paziente lavoreranno insieme analizzando i contenuti emotivi insiti nel disagio e le possibili risorse individuali su cui fare leva per trovare un nuovo equilibrio.
Quando richiedere una consulenza psicologica?
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• se si ha difficoltà a prendere una decisione
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• se si vuole migliorare una relazione in campo affettivo, lavorativo, sociale ecc
• se si vuole gestire al meglio una situazione difficile in ambito familiare, scolastico/ accademico, lavorativo
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frequenza: settimanale o quindicinale
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Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
Il fine della psicoterapia ad indirizzo psicodinamico è:
• La riduzione e/o l’eliminazione del disagio psichico e/o psicosomatico assieme alla consapevolezza del significato e delle cause profonde dei vari sintomi con i quali ci si confronta
• La conoscenza e la liberazione dai traumi più o meno profondi e dai condizionamenti e conflitti interiori, che creano sofferenza e/o limitano nella piena, libera e armonica espressione di se stessi
• L’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi e delle proprie relazioni, abitare il proprio vero Sè, smascherando il falso Sè
• La comprensione dei propri bisogni e aspirazioni e di come soddisfarli in modo maturo, saggio e benefico
• Il rafforzamento dell’autostima, della fiducia in se stessi e nella vita, della capacità di prendere le giuste decisioni
• La comprensione della reciproca influenza (benefica o meno) tra emozioni, pensieri e corpo e anche tra se stessi e gli “altri” importanti per sé (famigliari, amici, colleghi, fidanzati ecc.) e l’aumento della capacità di intervenire coscientemente su questi livelli e ambiti per vivere al meglio
• Il miglioramento della capacità di realizzare in modo armonico il proprio progetto di vita, attraverso relazioni appaganti e serene, attraverso un lavoro soddisfacente e attraverso l’espressione di sé tramite passioni e talenti.
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Quando richiedere una psicoterapia?
La psicoterapia può essere intrapresa perchè si sta attraversando un periodo di malessere o disagio ma anche se si sta già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio, regalandosi un tempo e uno spazio dove raccontarsi per entrare in contatto con parti di sé poco conosciute, all’interno di una relazione protetta. E’ una “messa a punto” del sistema mente-corpo, per migliorare la qualità di qualche aspetto della vita quotidiana.
Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
Il fine della psicoterapia ad indirizzo psicodinamico è:
• La riduzione e/o l’eliminazione del disagio psichico e/o psicosomatico assieme alla consapevolezza del significato e delle cause profonde dei vari sintomi con i quali ci si confronta
• La conoscenza e la liberazione dai traumi più o meno profondi e dai condizionamenti e conflitti interiori, che creano sofferenza e/o limitano nella piena, libera e armonica espressione di se stessi
• L’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi e delle proprie relazioni, abitare il proprio vero Sè, smascherando il falso Sè
• La comprensione dei propri bisogni e aspirazioni e di come soddisfarli in modo maturo, saggio e benefico
• Il rafforzamento dell’autostima, della fiducia in se stessi e nella vita, della capacità di prendere le giuste decisioni
• La comprensione della reciproca influenza (benefica o meno) tra emozioni, pensieri e corpo e anche tra se stessi e gli “altri” importanti per sé (famigliari, amici, colleghi, fidanzati ecc.) e l’aumento della capacità di intervenire coscientemente su questi livelli e ambiti per vivere al meglio
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Come avviene, in pratica, una psicoterapia?
La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi, perciò prima di intraprendere una psicoterapia sarebbe utile provare a capire quale approccio può essere più funzionale al proprio disagio e alla propria personalità. Ad esempio, se si vuole approfondire la psicoterapia ad orientamento psicodinamico, consiglio di leggere IL MIO APPROCCIO TERAPEUTICO; sintetizzando si può dire che l’ approccio psicodinamico al disagio psichico ha una visione di ampio respiro che va oltre la descrizione psicopatologica del sintomo, ma che prevede la ricerca di un “senso” più profondo veicolato dal disagio.
Il sintomo quindi non è il problema, ma una sua espressione. Il percorso terapeutico diventa così uno strumento con il quale l’individuo entra in contatto con il proprio sé e il proprio potenziale creativo. Sostenuta nell’espressione del disagio e nella ricerca del suo significato, la persona in terapia esplora con il terapeuta la sua storia, riconosce i modelli relazionali appresi e costruisce spazi cognitivi e affettivi per nuove opportunità di pensiero, di azione e di relazione.
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Consulenza genitoriale
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Si tratta di uno spazio, individuale o di coppia, rivolto ai genitori per valorizzare e promuovere le loro capacità genitoriali, in quanto protagonisti attivi del percorso di crescita dei propri figli. Il fine è aiutare, in un contesto accogliente, empatico e non giudicante, il genitore a ritrovare o a dare fiducia alle proprie competenze, sostenendolo nel bisogno di esplorare le difficoltà incontrate ed individuare le possibili soluzioni. Le tecniche promosse sono l’ascolto attivo e la comunicazione efficace.
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Si tratta di uno spazio, individuale o di coppia, rivolto ai genitori per valorizzare e promuovere le loro capacità genitoriali, in quanto protagonisti attivi del percorso di crescita dei propri figli. Il fine è aiutare, in un contesto accogliente, empatico e non giudicante, il genitore a ritrovare o a dare fiducia alle proprie competenze, sostenendolo nel bisogno di esplorare le difficoltà incontrate ed individuare le possibili soluzioni. Le tecniche promosse sono l’ascolto attivo e la comunicazione efficace.
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Si tratta di uno spazio, individuale o di coppia, rivolto ai genitori per valorizzare e promuovere le loro capacità genitoriali, in quanto protagonisti attivi del percorso di crescita dei propri figli. Il fine è aiutare, in un contesto accogliente, empatico e non giudicante, il genitore a ritrovare o a dare fiducia alle proprie competenze, sostenendolo nel bisogno di esplorare le difficoltà incontrate ed individuare le possibili soluzioni. Le tecniche promosse sono l’ascolto attivo e la comunicazione efficace.
Psicanalisi
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Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Psicoterapia della depressione
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
70 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via della Meridiana 1, Livorno
70 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
70 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Psicoterapia di coppia
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
90 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Ogni coppia trova all’interno del proprio nucleo le energie per camminare insieme sempre e comunque, a volte i passi possono avere andatura diversa, ma la strada continua ad essere la stessa, scelta e condivisa, fatta di soste inaspettate, distanze fugaci o rispecchiamenti fusionali. La coppia non è statica, non è data una volta per tutte, non rimane sospesa all’emozione del primo incontro, ma evolve, cresce, si rinforza, può accadere anche che attraversi momenti che allontanano ma per riconoscersi e tornare a riappropriarsi della propria storia. La dialettica quindi è linfa vitale per il benessere della coppia…solo quando si trasforma in mera contrapposizione che sfugge alla mediazione e parla di rigidità, lasciando i membri soli a sentire una distanza emotiva che non riesce a ritrovare la strada della vicinanza, passanti l’uno per l’altro nelle proprie vite e non più amanti desiderosi di partecipare all’intimità dell’altro, si può leggere una difficoltà, che per essere attraversata può giovare della presenza di un terzo neutrale. Sentire il bisogno di aprire uno spazio di riflessione su quanto si sta vivendo, se sostenuto dalla motivazione di entrambi i membri della coppia, può essere il primo passo per richiedere una consulenza psicologica di coppia. Sostenuti e accompagnati dal terapeuta si da voce al proprio problema di coppia, trovando la strada più adeguata al proprio caso.
La coppia si immerge nell’esplorazione delle dinamiche che hanno smosso l’equilibrio, invitata a scoprire nuove e più funzionali modalità di comunicazione e gestione dei conflitti per raggiungere il benessere di ognuno nella relazione di coppia, nel rispetto delle esigenze reciproche. L’intento è di portare ogni membro a sentire se la crisi che sta attraversando può rappresentare un’occasione per ri-negoziare vicinanza e contatto o altresì un nuovo sguardo sui propri bisogni che allontana dall’incontro con l’altro. I momenti di crisi e sofferenza possono diventare grandi opportunità, che permettono alla coppia di ridefinire i progetti comuni di vita, e a ciascun individuo di esprimere se stesso in modo più coerente con i propri bisogni ed aspirazioni personali.
Le difficoltà esperite possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della coppia (coppia senza figli, nascita del primo figlio, crescita e distacco dai figli, pensionamento ecc): ad esempio problemi nella sessualità, difficoltà di comunicazione, divergenze nelle modalità genitoriali, conflitti, tradimenti.
Quando è indicata la consulenza di coppia?
1. entrambi i membri sono motivati a rendere la loro relazione più soddisfacente.
2. il conflitto e’ distruttivo e logorante.
3. il rischio di coinvolgere i figli nel conflitto di coppia e’ elevato.
4. manifesto disagio di uno o entrambi i membri.
5. per sostenere uno dei membri in un momento di grossa difficoltà (malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, ecc.).
6. nel caso in cui il conflitto cronico nella coppia crea un disagio psicologico nei figli.
Tempi:
durata della seduta: 90 min
frequenza: settimanale o quindicinale
Via della Meridiana 1, Livorno
90 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
Ogni coppia trova all’interno del proprio nucleo le energie per camminare insieme sempre e comunque, a volte i passi possono avere andatura diversa, ma la strada continua ad essere la stessa, scelta e condivisa, fatta di soste inaspettate, distanze fugaci o rispecchiamenti fusionali. La coppia non è statica, non è data una volta per tutte, non rimane sospesa all’emozione del primo incontro, ma evolve, cresce, si rinforza, può accadere anche che attraversi momenti che allontanano ma per riconoscersi e tornare a riappropriarsi della propria storia. La dialettica quindi è linfa vitale per il benessere della coppia…solo quando si trasforma in mera contrapposizione che sfugge alla mediazione e parla di rigidità, lasciando i membri soli a sentire una distanza emotiva che non riesce a ritrovare la strada della vicinanza, passanti l’uno per l’altro nelle proprie vite e non più amanti desiderosi di partecipare all’intimità dell’altro, si può leggere una difficoltà, che per essere attraversata può giovare della presenza di un terzo neutrale. Sentire il bisogno di aprire uno spazio di riflessione su quanto si sta vivendo, se sostenuto dalla motivazione di entrambi i membri della coppia, può essere il primo passo per richiedere una consulenza psicologica di coppia. Sostenuti e accompagnati dal terapeuta si da voce al proprio problema di coppia, trovando la strada più adeguata al proprio caso.
La coppia si immerge nell’esplorazione delle dinamiche che hanno smosso l’equilibrio, invitata a scoprire nuove e più funzionali modalità di comunicazione e gestione dei conflitti per raggiungere il benessere di ognuno nella relazione di coppia, nel rispetto delle esigenze reciproche. L’intento è di portare ogni membro a sentire se la crisi che sta attraversando può rappresentare un’occasione per ri-negoziare vicinanza e contatto o altresì un nuovo sguardo sui propri bisogni che allontana dall’incontro con l’altro. I momenti di crisi e sofferenza possono diventare grandi opportunità, che permettono alla coppia di ridefinire i progetti comuni di vita, e a ciascun individuo di esprimere se stesso in modo più coerente con i propri bisogni ed aspirazioni personali.
Le difficoltà esperite possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della coppia (coppia senza figli, nascita del primo figlio, crescita e distacco dai figli, pensionamento ecc): ad esempio problemi nella sessualità, difficoltà di comunicazione, divergenze nelle modalità genitoriali, conflitti, tradimenti.
Quando è indicata la consulenza di coppia?
1. entrambi i membri sono motivati a rendere la loro relazione più soddisfacente.
2. il conflitto e’ distruttivo e logorante.
3. il rischio di coinvolgere i figli nel conflitto di coppia e’ elevato.
4. manifesto disagio di uno o entrambi i membri.
5. per sostenere uno dei membri in un momento di grossa difficoltà (malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, ecc.).
6. nel caso in cui il conflitto cronico nella coppia crea un disagio psicologico nei figli.
Tempi:
durata della seduta: 90 min
frequenza: settimanale o quindicinale
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
90 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Ogni coppia trova all’interno del proprio nucleo le energie per camminare insieme sempre e comunque, a volte i passi possono avere andatura diversa, ma la strada continua ad essere la stessa, scelta e condivisa, fatta di soste inaspettate, distanze fugaci o rispecchiamenti fusionali. La coppia non è statica, non è data una volta per tutte, non rimane sospesa all’emozione del primo incontro, ma evolve, cresce, si rinforza, può accadere anche che attraversi momenti che allontanano ma per riconoscersi e tornare a riappropriarsi della propria storia. La dialettica quindi è linfa vitale per il benessere della coppia…solo quando si trasforma in mera contrapposizione che sfugge alla mediazione e parla di rigidità, lasciando i membri soli a sentire una distanza emotiva che non riesce a ritrovare la strada della vicinanza, passanti l’uno per l’altro nelle proprie vite e non più amanti desiderosi di partecipare all’intimità dell’altro, si può leggere una difficoltà, che per essere attraversata può giovare della presenza di un terzo neutrale. Sentire il bisogno di aprire uno spazio di riflessione su quanto si sta vivendo, se sostenuto dalla motivazione di entrambi i membri della coppia, può essere il primo passo per richiedere una consulenza psicologica di coppia. Sostenuti e accompagnati dal terapeuta si da voce al proprio problema di coppia, trovando la strada più adeguata al proprio caso.
La coppia si immerge nell’esplorazione delle dinamiche che hanno smosso l’equilibrio, invitata a scoprire nuove e più funzionali modalità di comunicazione e gestione dei conflitti per raggiungere il benessere di ognuno nella relazione di coppia, nel rispetto delle esigenze reciproche. L’intento è di portare ogni membro a sentire se la crisi che sta attraversando può rappresentare un’occasione per ri-negoziare vicinanza e contatto o altresì un nuovo sguardo sui propri bisogni che allontana dall’incontro con l’altro. I momenti di crisi e sofferenza possono diventare grandi opportunità, che permettono alla coppia di ridefinire i progetti comuni di vita, e a ciascun individuo di esprimere se stesso in modo più coerente con i propri bisogni ed aspirazioni personali.
Le difficoltà esperite possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della coppia (coppia senza figli, nascita del primo figlio, crescita e distacco dai figli, pensionamento ecc): ad esempio problemi nella sessualità, difficoltà di comunicazione, divergenze nelle modalità genitoriali, conflitti, tradimenti.Quando è indicata la consulenza di coppia?
1. entrambi i membri sono motivati a rendere la loro relazione più soddisfacente.
2. il conflitto e’ distruttivo e logorante.
3. il rischio di coinvolgere i figli nel conflitto di coppia e’ elevato.
4. manifesto disagio di uno o entrambi i membri.
5. per sostenere uno dei membri in un momento di grossa difficoltà (malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, ecc.).
6. nel caso in cui il conflitto cronico nella coppia crea un disagio psicologico nei figli.
Tempi:
durata della seduta: 90 min
frequenza: settimanale o quindicinale
Psicoterapia relazionale
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
90 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via della Meridiana 1, Livorno
90 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
90 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Sostegno psicologico adolescenti
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
70 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via della Meridiana 1, Livorno
70 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
70 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
Trattamento EMDR
Via Cardinale Pietro Maffi 28, Pisa
80 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
L'approccio EMDR, adottato da un numero sempre crescente di psicoterapeuti in tutto il mondo, è basato sul modello di elaborazione adattiva dell'Informazione (AIP). Secondo l'AIP, l'evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni immagazzinate in modo disfunzionale, restano “congelate” all'interno delle reti neurali e incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili. Le informazioni ”congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all'insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. Molte persone continuano dopo decenni a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita, quasi come se “il passato fosse ancora presente”. L'EMDR utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per desensibilizzare e rielaborare i traumi psicologici. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all'evento traumatico, esposti a desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall'evento. L'immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L'elaborazione dell'esperienza traumatica che avviene con l'EMDR permette al paziente di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR , non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento nei confronti di stimoli legati all'evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall'ansia. L'EMDR consente quindi di “lasciare il passato nel passato” e vivere liberamente il presente, l'evento continua ad essere ricordato ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L'EMDR lavora su tutti gli aspetti dell' esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici.
Sfatiamo le false credenze
- L'EMDR non utilizza l'ipnosi. Quando lavoriamo con tale metodo utilizziamo ricordi traumatici disturbanti che l'individuo ha vissuto e che sono all'origine delle sue problematiche. La persona è sempre vigile durante tutte le fasi della stimolazione.
- L'EMDR non cancella i ricordi. Ciò che viene neutralizzato sono le sensazioni disturbanti legate alla memoria dell' evento traumatico e vi si associano significati costruttivi e funzionali. La memoria del trauma, in quanto tale, non può essere cancellata, così come la sua natura di esperienza negativa.
Chi può praticarla?
È molto importante sottolineare che questo metodo deve essere appreso con uno specifico corso di formazione autorizzato. In Italia è possibile formarsi solo con l' Associazione Italiana EMDR, sul sito della stessa si può accedere all'elenco degli esperti autorizzati al trattamento 2
Quando è indicato:
. aggressioni
•abusi, violenze fisiche o psichiche
•incidenti
•lutti, lutti perinatali
•grandi catastrofi naturali (terremoti, inondazioni)
•guerre
•depressione
•disturbi d'ansia
•fobie
•disturbi alimentari
•malattie oncologiche
•mobbing
•bullismo
•violenza domestica
. tocofobia (paura del parto)
. depressione post-partum
Via della Meridiana 1, Livorno
80 €
Come L'albero Studio di psicologia e Psicoterapia
L'approccio EMDR, adottato da un numero sempre crescente di psicoterapeuti in tutto il mondo, è basato sul modello di elaborazione adattiva dell'Informazione (AIP). Secondo l'AIP, l'evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni immagazzinate in modo disfunzionale, restano “congelate” all'interno delle reti neurali e incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili. Le informazioni ”congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all'insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. Molte persone continuano dopo decenni a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita, quasi come se “il passato fosse ancora presente”. L'EMDR utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per desensibilizzare e rielaborare i traumi psicologici. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all'evento traumatico, esposti a desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall'evento. L'immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L'elaborazione dell'esperienza traumatica che avviene con l'EMDR permette al paziente di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR , non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento nei confronti di stimoli legati all'evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall'ansia. L'EMDR consente quindi di “lasciare il passato nel passato” e vivere liberamente il presente, l'evento continua ad essere ricordato ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L'EMDR lavora su tutti gli aspetti dell' esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici.
Sfatiamo le false credenze
- L'EMDR non utilizza l'ipnosi. Quando lavoriamo con tale metodo utilizziamo ricordi traumatici disturbanti che l'individuo ha vissuto e che sono all'origine delle sue problematiche. La persona è sempre vigile durante tutte le fasi della stimolazione.
- L'EMDR non cancella i ricordi. Ciò che viene neutralizzato sono le sensazioni disturbanti legate alla memoria dell' evento traumatico e vi si associano significati costruttivi e funzionali. La memoria del trauma, in quanto tale, non può essere cancellata, così come la sua natura di esperienza negativa.
Chi può praticarla?
È molto importante sottolineare che questo metodo deve essere appreso con uno specifico corso di formazione autorizzato. In Italia è possibile formarsi solo con l' Associazione Italiana EMDR, sul sito della stessa si può accedere all'elenco degli esperti autorizzati al trattamento 2
Quando è indicato:
. aggressioni
•abusi, violenze fisiche o psichiche
•incidenti
•lutti, lutti perinatali
•grandi catastrofi naturali (terremoti, inondazioni)
•guerre
•depressione
•disturbi d'ansia
•fobie
•disturbi alimentari
•malattie oncologiche
•mobbing
•bullismo
•violenza domestica
. tocofobia (paura del parto)
. depressione post-partum
Corso Giuseppe Garibaldi 171, Viareggio
80 €
Come L'Albero Studio di Psicologia e Psicoterapia
L'approccio EMDR, adottato da un numero sempre crescente di psicoterapeuti in tutto il mondo, è basato sul modello di elaborazione adattiva dell'Informazione (AIP). Secondo l'AIP, l'evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni immagazzinate in modo disfunzionale, restano “congelate” all'interno delle reti neurali e incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili. Le informazioni ”congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all'insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. Molte persone continuano dopo decenni a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita, quasi come se “il passato fosse ancora presente”. L'EMDR utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per desensibilizzare e rielaborare i traumi psicologici. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all'evento traumatico, esposti a desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall'evento. L'immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L'elaborazione dell'esperienza traumatica che avviene con l'EMDR permette al paziente di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR , non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento nei confronti di stimoli legati all'evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall'ansia. L'EMDR consente quindi di “lasciare il passato nel passato” e vivere liberamente il presente, l'evento continua ad essere ricordato ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L'EMDR lavora su tutti gli aspetti dell' esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici.
Sfatiamo le false credenze
- L'EMDR non utilizza l'ipnosi. Quando lavoriamo con tale metodo utilizziamo ricordi traumatici disturbanti che l'individuo ha vissuto e che sono all'origine delle sue problematiche. La persona è sempre vigile durante tutte le fasi della stimolazione.
- L'EMDR non cancella i ricordi. Ciò che viene neutralizzato sono le sensazioni disturbanti legate alla memoria dell' evento traumatico e vi si associano significati costruttivi e funzionali. La memoria del trauma, in quanto tale, non può essere cancellata, così come la sua natura di esperienza negativa.
Chi può praticarla?
È molto importante sottolineare che questo metodo deve essere appreso con uno specifico corso di formazione autorizzato. In Italia è possibile formarsi solo con l' Associazione Italiana EMDR, sul sito della stessa si può accedere all'elenco degli esperti autorizzati al trattamento 2
Quando è indicato:
. aggressioni
•abusi, violenze fisiche o psichiche
•incidenti
•lutti, lutti perinatali
•grandi catastrofi naturali (terremoti, inondazioni)
•guerre
•depressione
•disturbi d'ansia
•fobie
•disturbi alimentari
•malattie oncologiche
•mobbing
•bullismo
•violenza domestica
. tocofobia (paura del parto)
. depressione post-partum
Recensioni dei pazienti
Punteggio generale
10 recensioni
-
Puntualità
-
Attenzione
-
Struttura e attrezzature
Barbara Sarti
Il mio primo appuntamento, mi è piaciuta subito mi sono sentita a mio agio molto empatica, direi molto soddisfacente
Antonella
La dottoressa è una persona professionale, empatica, seria e scrupolosa. Mi ha aiutata a capire il mio stato di profondo malessere facendo emergere lati che intaccavano la mia vita.
È passato ormai un anno ed è tra le prime persone che devo ringraziare per un percorso che è stato di rinascita. La consiglio a molti, visto che, per esperienza, è davvero difficile trovare professionisti così.
C.R.
Ho incontrato la dottoressa circa un anno e mezzo fa in un periodo della mia vita difficile. Avevo subito un lutto grave qualche anno prima e non ero soddisfatta della mia vita professionale. La dottoressa ha sempre avuto un atteggiamento positivo, accogliente e analitico facendomi vedere, affrontare certi aspetti, certe sfaccettature del mio carattere in un’ottica per me sconosciuta ma alquanto efficace. La dottoressa è una persona professionale ed empatica.
Sb
Fonte di spunti precisi e profondi, continuamente alla ricerca di qualcosa di nuovo da far scoprire. Persona gentile educata e dotata di forte professionalità.
santuzzacp
Ho contattato la Dottoressa Meli in un periodo di forte stress lavorativo che ha messo in discussione anche la mia persona. Ho cominciato un percorso che credo non sia ancora finito, ma posso dire che mi è stato di grande aiuto; ho trovato una persona che, nonostante la situazione, mi ha messa a mio agio e con cui sono riuscita a parlare di tutto ciò che mi tormentava senza mai sentirmi giudicata. Una professionista, corretta, empatica e simpatica.
BD
Sara è una professionista scrupolosa, trasparente, disponibile ed empatica. L'ambiente è molto confortevole e riservato. Il suo lavoro è stato efficace e determinante
GP
La dott.ssa è una professionista attenta, corretta e disponibile. Lo spazio in cui accoglie i suoi pazienti è un luogo sicuro in cui si ha la certezza di non essere giudicati e di poter trovare un ascolto vero. Il suo supporto è stato per me prezioso in momenti di forte difficoltà e continua ad essere un punto fermo nella mia vita di giovane donna.
MF
Mi sono rivolto alla dottoressa Meli in un momento per me piuttosto complicato, devo dire che la sua tranquillità e la sua professionalità mi hanno aiutato non poco a ritrovare un equilibrio e una consapevolezza che consideravo oramai perduti. Mi sento di consigliare il suo studio, saprà infondervi la calma e la tranquillità necessarie per iniziare un percorso di conoscenza di se.
FP
Grande professionalità, empatia, e anche simpatia; è uno spazio per affrontare qualunque difficoltà in totale serenità. Consiglio molto vivamente questa professionista
Ci
Cortesia, puntualità, disponibilità. La dottoressa Sarah Meli è empatica è autorevole allo stesso tempo. Esperta in temi legati alla genitorialità con un approccio rispettoso al bambino. Lo studio di Pisa è molto accogliente.
Esperienze
Su di me
Sono una donna e una professionista che nel suo lavoro ha scelto di prendersi cura delle relazioni, accogliendo e sostenendo donne e uomini spinti dal...
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- Università La Sapienza di Roma
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