Esperienze
Aiuto i genitori ideando per i loro bambini/ragazzi percorsi individualizzati psicologici e comportamentali ispirati al metodo ABA (Applied Behavior Analysis), abilitazioni e riabilitazioni delle funzioni cognitive, comportamentali e socio-affettive per età evolutiva. I trattamenti possono essere individuali e/o in piccolo gruppo, in base alle esigenze, per stimolare le capacità compromesse dal disturbo. Effettuo sedute di sostegno psicologico rivolte all'età evolutiva e di sostegno genitoriale.
Sono, oltre che una Psicologa, un'Educatrice Professionale Socio-Pedagogica con Specializzazione in età dello sviluppo e in particolare ad indirizzo infanzia. Svolgo questa professione anche all'interno della scuola d'Infanzia e Primaria, aiutando i bambini con specifiche diagnosi nell'ambito del Neurosviluppo come Disturbo dello Spettro dell'Autismo, ADHD, DSA, Disturbi del Linguaggio e del Movimento, Disabilità Intellettiva, Bisogni Educativi Speciali e Sindromi Rare.
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Cor.Cor.
Nonostante sia stato solo un colloquio per capire il mio problema, mi sono trovato da subito a mio agio, per quanto mi riguarda avrei voluto poter continuare ma per vari motivi non é stato possibile. Un grosso ringraziamento per il tempo che mi ha dedicato
Carla S.
Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine alla Dott.ssa Pintus per il lavoro eccezionale svolto con mia figlia. Fin dal primo incontro, la sua professionalità, empatia e capacità di mettere a proprio agio sia noi genitori che nostra figlia sono state eccellenti. La Dott.ssa ha saputo ascoltare con attenzione e offrire consigli preziosi, aiutando mia figlia a esprimere le sue emozioni e a superare le difficoltà che stava affrontando attraverso il gioco e la grande empatia. Grazie alla sua competenza e al suo approccio delicato ma efficace, abbiamo notato miglioramenti significativi. Raccomando vivamente la Dott.ssa Sara Pintus a chiunque cerchi un sostegno psicologico qualificato e umano.
Mauro L.
La professionalità della dott.ssa Pintus è ineccepibile. Grazie alla sua profonda conoscenza ed empatia è riuscita ad individuare le cause del disagio di mio figlio e a proporre un percorso terapeutico che sta risultando efficace. La sua preparazione ed umanità fanno di lei una professionista di alto livello.
Giorgio Garau
Ho contattato lo studio per mio figlio di 12 anni che ha un problema di dislessia e isolamento sociale.
La dottoressa dopo un colloquio con me e mia moglie, ha visto mio figlio e ha subito costruito un buon rapporto con lui che è molto diffidente.
Durante le sedute si occupa del potenziamento delle abilità compromesse dalla dislessia e delle funzioni cognitive. Oltre a questo lavora sui problemi emotivi e sociali sul ragazzo.
Da quando andiamo da lei mio figlio sta migliorando il suo approccio allo studio, è più sereno e ha incominciato a socializzare a scuola.
Siamo contenti della scelta fatta.
Silvia L
La dott.ssa Pintus è competente e professionale, riesce a stabilire sin da subito un rapporto empatico con il paziente. Il suo studio garantisce privacy in un ambiente accogliente e colorato. La consiglio
Marta Vinci
Mia figlia di 5 anni ha una diagnosi di autismo e da qualche mese abbiamo iniziato le terapie comportamentali indicate per il disturbo con la dott.ssa Pintus 2 volte a settimana.
La bambina sta iniziando a parlare, adesso riesce a svolgere le attività seduta al tavolino, incomincia a guardarci negli occhi e sta iniziato le attività sociali nel piccolo gruppo in studio.
La dottoressa è una professionista preparata, molto attenta al benessere dei bambini e di noi genitori. Molto disponibile anche fuori dalle sedute previste e pronta ad aiutarci nei momenti critici o imprevisti presenti nell'autismo.
L'abbiamo conosciuta grazie alla sua attività di educatrice a scuola perché molto amata dai bambini della scuola per i suoi modi dolci e accoglienti.
Alessandra Boi
Ho portato mio figlio dalla dottoressa Pintus più volte, settimana dopo settimana, per affrontare alcuni problemi comportamentali. Grazie al suo approccio professionale e delicato, mio figlio ha fatto progressi incredibili. La dottoressa è riuscita a creare un legame di fiducia e a fornire un ambiente sicuro in cui lui potesse lavorare sulle sue difficoltà. Il cambiamento è stato evidente, e non posso che essere grato per il suo sostegno. Consiglio vivamente la dottoressa Pintus a chiunque abbia bisogno di un aiuto psicologico per i propri figli
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende per tutto, sembra in continua sfida con noi genitori, ci offende e picchia (piu la mamma). A scuola sembra tutto un altro bambino, ascolta e aiuta i compagni. Non sappiamo più come fare... qualche consiglio?
Buona sera Signora, leggendo il suo messaggio mi sembra opportuno consigliarle di rivolgersi a un professionista psicologo/a esperto in disturbi del comportamento o del neurosviluppo per valutare la situazione.
Mi sento anche di consigliarle di rivolgersi al pediatra per farsi prescrivere un'impegnativa per una visita in un reparto di neuropsichiatria infantile dell'ospedale più vicino al suo domicilio. Non si spaventi perché la visita serve a verificare se è presente un disturbo legato al comportamento o se sono presenti solo alcune difficoltà legate a una fase di vita, a qualche evento stressante, che possono aver scatenato questi comportamenti o se stiamo parlando di sintomi ricompresi un un quadro diagnostico più ampio. La visita in un reparto di sanità pubblica, a seconda della sua regione di appartenenza, le permetterebbe eventualmente ci fosse una diagnosi di avere anche delle tutele o degli aiuti anche a livello scolastico (se ne aveste bisogno).
Saluti
Buongiorno, Ho bisogno di aiuto a gestire una situazione complessa. Mio marito se ne è andato di casa e sto trovando il mio modo di gestire la perdita senza far soffrire mio figlio. Allo stesso modo, prima di lasciarci stavamo cercando di avere un secondo figlio, che purtroppo non siamo riusciti ad avere per via di ripetuti aborti. Il mio problema è che riesco ad accettare e convivere con l'idea di aver perso il mio compagno, se è ciò che vuole non lo voglio/posso costringere a restare, ma non riesco ad accettare di perdere anche il progetto di un secondo figlio che avevo accarezzato così da vicino. Sto quindi pensando nel breve futuro di diventare madre single, e dare al nostro piccolo un fratellino/sorellina che completi il disegno idealizzato di famiglia che avrei desiderato per me e per lui. Allo stesso tempo, sono combattuta su quanto egoista sia questa scelta per l'ipotetico figlio che crescerebbe senza un padre mentre il fratello uno se pur separato ce l'ha e per il figlio che già c'è. Come mettere ordine a questa confusione? Quale scelta è giusto far prevalere? Quanto traumatico può essere per un figlio nascere da madre single con un fratellino avente un padre (separato e quindi non convivente)?
Buona sera Signora, sono una psicologa e un'educatrice e mi occupo in modo particolare d'età evolutiva e infanzia.
La sua è una situazione complessa e i suoi dubbi sono naturali in un momento delicato come quello della perdita/separazione da un compagno di vita che equivale a un "lutto" da elaborare. Così come può essere un lutto da metabolizzare la possibilità di non poter, eventualmente, avere un altro figlio.
Aveva dei progetti di vita e questa separazione le sta precludendo un desiderio importante. Le consiglierei di prendersi del tempo per elaborare questa separazione, rivolgersi se ne sente la necessità a uno specialista che possa aiutarla ad attraversare questo periodo intenso e carico di preoccupazioni.
Attraversata questa fase di transizione, si interroghi sul suo desiderio di maternità; se sia ancora così forte, se sia qualcosa che desiderava perché connesso al suo ex compagno, se sia invece collegato alle preoccupazioni inerenti al "rimanere figlio unico" del suo primogenito o se sia un desiderio legato a questioni assolutamente personali e intime.
Se la risposta dovesse essere positiva, e cioè il suo desiderio di maternità fosse ancora presente, sappia che il suo desiderio non è egoismo ma semplicemente un desiderio e come tale può essere realizzato o meno.
Nessuno le impedirà magari di incontrare un nuovo partner con cui costruire e/o ampliare una famiglia, così come oggi giorno sono molte le persone single che fanno una scelta di genitorialità pur non avendo un compagno/a. Il suo secondo figlio crescerà insieme a lei e al fratello sapendo di essere amato e voluto a prescindere dal fatto che suo fratello maggiore abbia un padre separato e non convivente.
Crescere in una famiglia allargata o senza un genitore o con un fratellastro che ha un genitore diverso non sono di per sé situazioni traumatiche. Quello che conta è come lei lo farà crescere, la cura, l'affetto, uno sviluppo sereno e armonioso, e al momento giusto le spiegazioni che gli verranno fornite, come per esempio il fatto che la sua nascita sia stata fortemente desiderata e voluta dalla madre e dal fratello.
Saluti
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