Esperienze
Ambiti di Intervento
Bambini e Adolescenti: Lavoro con bambini e adolescenti per aiutarli a superare sfide emotive e comportamentali, accompagnandoli nel loro percorso di crescita. Mi occupo di problematiche legate all'ansia, depressione, difficoltà scolastiche, relazionali, e sviluppo emotivo.
Adulti: Supporto gli adulti nel superamento di momenti difficili, come traumi, perdite, ansia, depressione e stress, aiutandoli a sviluppare strumenti efficaci per gestire le difficoltà quotidiane e migliorare la qualità della loro vita.
Coppie: Nella terapia di coppia, facilito il dialogo e la comprensione reciproca, aiutando i partner a superare conflitti, migliorare la comunicazione e ritrovare l'armonia nella relazione.
Famiglie: Lavoro con famiglie per affrontare dinamiche complesse e favorire un ambiente di crescita sano e positivo. Intervengo su conflitti intergenerazionali, problemi di comunicazione e difficoltà relazionali, promuovendo il benessere collettivo.
Ricevo su appuntamento in studio oppure online.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Indirizzi (2)
Via Carmine 16, Mesagne
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
- Pazienti con assicurazione sanitaria
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2 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Vincenzo
Se l'avessi saputo, sarei andato prima, dottoressa fantastica, professionale, unica
Chiara Delle Donne
La dottoressa Roberta rispecchia perfettamente tutte quelle che sono le qualità che ho sempre ricercato. Ha saputo accogliermi ed aiutarmi, nel suo studio e in una sua compagnia mi sono sempre sentita a mio agio. Una persona professionale quanto empatica. Dedita al suo lavoro che persegue con passione. Sono felice di averla incontrata lungo il mio cammino. Non potrò mai ringraziarla abbastanza.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono un papà di un bellissimo bimbo di tre anni, ma c'è una cosa che mi da molta preoccupazione e vorrei confrontarmi con uno specialista. Mio figlio è un bambino fin da piccolino molto interattivo, ha sempre cercato di comunicare con gli altri con il gioco e catturandone l'attenzione, tanto da imparare precocemente a parlare e avere un linguaggio molto più sviluppato rispetto alla sua età (anche all'asilo e alla materna sono rimasti molto colpiti). Soltanto che ho notato assieme a mia moglie che nell'ultimo anno tende ad essere aggressivo con gli adulti e i bambini alla minima frustrazione, quando vuole un gioco e non gli viene dato tende a picchiare e spingere gli altri bambini, oppure se gli si avvicinano ha paura che gli rubino i giochi e quindi li caccia via in malo modo. Certe volte, specialmente con i bambini, sembra entrare in relazione con l'aggressività piuttosto che con la paura... Capisco che i bambini utilizzano l'aggressività in modo più frequente, ma la cosa mi peroccupa perché confrontandolo con altri bimbi è decisamente esagerato. Io non so cosa fare in queste situazioni, certe volte cerco di motivarlo a parlare e a dire i suoi desideri (adesso gioco io poi tu, facciamo a turno, posso giocare io), altre volte provo ad essere più duro e assertivo, magari alzo la voce, non mi arrabbio, ma faccio l'arrabbiato per essere più persuasivo, in entrambi i casi non serve a niente, e ho l'impressione che anzi aumenti l'atteggiamento aggressivo. Io e mia moglie siamo un po' preoccupati, io sinceramente di più, in parte capisco perché anche io da bambino facevo molta fatica a legare con gli altri bimbi per un atteggiamento molto impulsivo e poco competente, poi con il tempo le cose sono cambiate (non con poca fatica e un po' di sofferenza) quindi mi preoccupo che mio figlio possa fare lo stesso percorso... al tempo stesso so che non posso confondere la mia storia con la sua, ma la preoccupazione rimane. Quindi mi chiedevo che cosa fare in questa situazione, se c'è qualcosa da leggere, oppure che tipo di specialista contattare, da una parte i miei percorsi psicologici l'ho già fatti, quindi non so se rivolgermi ad uno psicoterapeuta per adulti, o uno per bambini che possa aiutarmi a leggere mio figlio. Grazie per l'attenzione e la pazienza.
Gentile utente, capisco le sue preoccupazioni e le assicuro che sono comprensibili e comuni tra i genitori. Il comportamento aggressivo nei bambini può essere legato a molteplici fattori, inclusa la difficoltà nel gestire le emozioni, specialmente in momenti di frustrazione. A questa età, suo figlio sta ancora imparando a regolare le proprie emozioni e a esprimere i suoi bisogni in modo adeguato.
Ecco alcune indicazioni su cosa potresti fare:
Osservare e capire il contesto: Cerchi di capire in quali situazioni specifiche emerge l'aggressività. Potrebbe notare schemi che aiutano a comprendere meglio cosa lo innesca.
Insegnare abilità di gestione emotiva: Promuova l'uso delle parole per esprimere i suoi sentimenti, e lo aiuti a riconoscere e nominare le emozioni (ad esempio, "Capisco che sei arrabbiato perché non hai il gioco, ma non possiamo picchiare").
Modelli di gestione della frustrazione: Mostrare con l'esempio come si possono gestire la frustrazione e il conflitto aiuterà suo figlio a capire che ci sono modi diversi per affrontare le emozioni intense.
Coerenza nelle regole: Essere costanti nelle regole e nei limiti aiuta il bambino a sentirsi sicuro e a sapere cosa aspettarsi. Punizioni fisiche o il semplice alzare la voce possono aumentare la frustrazione piuttosto che calmarla.
Per quanto riguarda il supporto professionale, un psicoterapeuta infantile o uno psicologo specializzato in età evolutiva potrebbe aiutare a comprendere meglio la situazione del suo bambino e suggerire strategie mirate. Potrebbe essere utile anche una consulenza per i genitori per supportarvi nel gestire queste dinamiche a casa.
In ogni caso, stai già facendo un ottimo lavoro cercando di capire e migliorare la situazione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, ricordandole che ricevo anche online.
Un caro saluto

salve, sono Nadia e certe volte penso troppo, ho pensieri ripetitivi negativi e ho letto un libro che dice, in questi casi, bisogna fare altro e tenere la mente occupata, per esempio facendo sport o avendo degli hobby, ma nel mio caso io spesso rimugino questi pensieri prima di andare a dormire e quando sono da sola e non sono distratta da uscite con gli amici e quindi come faccio a fare sport o a leggere un film quando sto per dormire? Perchè così facendo va a finire che non dormo ed è peggio. Io di solito mi distraggo con l’alcol ma non posso più farlo e sto implodendo.
Buon pomeriggio Nadia, capisco quanto sia difficile gestire i pensieri negativi, soprattutto quando arrivano nel momento meno opportuno, come la notte. Invece di distrarsi con l’alcol, che può solo peggiorare le cose, potrebbe provare a creare una routine rilassante prima di andare a letto. Dedichi del tempo a pratiche che la aiutino a rilassarsi, come la meditazione o la respirazione profonda. Quando i pensieri iniziano a girare, provi a cambiare il focus su qualcosa di positivo. Tenere un diario della gratitudine può essere utile per questo, perché aiuta a spostare l’attenzione dalle preoccupazioni ai piccoli aspetti positivi della sua giornata. Inoltre, cerchi di trovare attività piacevoli che puoi fare quando è sola, come leggere un buon libro o ascoltare musica calmante, per mantenere la mente occupata. Non dimentichi che parlare con un* psicolog* può offrirle un ulteriore supporto e nuove strategie per affrontare questi pensieri. Resto a disposizione per ulteriori dubbi, ricordandole che ricevo anche online. Un caro saluto

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