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Il test è disponibile esclusivamente al cicloergometro (bicicletta)
Esperienze
Formazione
- Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita c/o Università degli Studi di Roma Tor Vergata
- Specializzazione in Malattie dell Apparato Cardiovascolare conseguita c/o Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Inglese,
- Spagnolo
3 recensioni
Punteggio generale
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Giovanni
Dottoressa molto attenta e scrupolosa, impostando una terapia efficace sono riuscito finalmente a svolgere le attività di vita quotidiana senza nessuna problematica. Puntuale e professionale. Grazie ancora
Claude P.
Clinico compente e scrupoloso l, rassicurante spiegazioni dettagliate consigkiatissima
Luana
La dottoressa Cioè è un medico disponibile e cortese è di un'empatia unica la consiglio anche x ia sua attenzione sul paziente
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno Dottore, ho 85 anni 8 anni fa ho avuto un infarto e mi hanno messo uno stend - non ho avuto più nessun problema.
Circa 20 giorni fa mentre camminavo un forte dolore al petto - ho preso un carvasin e tutto è passato - sono andato da un cardiologo il quale mi ha detto di fare una coronarografia - esame che io ho paura - ora mi chiedo se ci potrebbe essere qualche altra soluzione o vedere cosa si può o si deve fare. Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Gentile paziente, mi pare di aver capito che da quell'angioplastica 8 anni fa è stato bene fino al dolore di qualche giorno fa, che ha risposto bene al Carvasin, e ciò lo rende molto "sospetto" per essere un dolore ischemico, cioè dovuto alla riduzione di flusso sanguigno in una parte del cuore. Trattandosi a quanto lei dice del primo e finora unico episodio di dolore da 8 anni a questa parte, è ragionevole che le sia stato proposto un esame non invasivo come la scintigrafia miocardica da sforzo, che permetterebbe, tramite la somministrazione di un tracciante radioattivo al picco dello sforzo, di evidenziare e localizzare l'eventuale ischemia, cioè la ridotta perfusione del miocardio durante lo sforzo, che spiegherebbe quindi il dolore. D'altra parte, però, è altrettanto sensato proporle direttamente la coronarografia, che non solo ci permetterebbe di visualizzare la stenosi della coronaria, ma anche di trattarla con l'angioplastica e lo stent; è una procedura cioè sia diagnostica che interventistica, e permetterebbe di arrivare prima alla diagnosi e al trattamento, che è sempre una cosa positiva in un paziente già noto ischemico. Mi sento di consigliarle di parlarne col cardiologo che meglio conosce la sua storia di allora e di adesso, per prendere la decisione migliore per restuituirle il benessere di cui ha goduto finora.
L assunzione di venlafaxina e mirtazapina può modificare l intervallo qt?
Gentile paziente, entrambi i farmaci da lei citati sono tra quelli catalogati come "possibilmente" a rischio di produrre prolungamento del QTC, che a sua volta può indurre aritmie pericolose. Lo specialista psichiatra che ha prescritto i suddetti farmaci ne è sicuramente a conoscenza e quindi sa che il QTc dovrà essere periodicamente misurato tramite un elettrocardiogramma, e qualora si prolungasse il QTc saprà come sostituire i farmaci con altri neurolettici. Cordiali saluti.
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