Dr. Raoul Nucci

Dr. Raoul Nucci

Egr. Sig. Puricelli, mi dispiace per l'impressione negativa che ha avuto per la visita eseguita a sua madre, ma tengo a precisarle alcuni aspetti che forse possono sfuggirle:
Per prima cosa tengo a precisare che la segretaria al momento della prenotazione le ha spiegato in maniera molto chiara che lo studio è aperto al pubblico, che avrebbe cercato di assecondare la sua richiesta, ma che non poteva garantirle l’assenza di altre persone all’interno dello studio stesso.
1) Prima di farvi entrare nello studio, vi ho chiaramente comunicato che non avrei potuto visitare la signora, che a ragion veduta indossava la mascherina, senza fargliela togliere. Sia lei che sua madre mi avete detto che eravate da me solo per le orecchie e che quindi andava bene così.
2) Dopo aver rimosso il cerume, ho valutato il quadro clinico otologico mediante un'indagine prima al microscopio e successivamente anche con endoscopio (facendole le fotografie di entrambe le membrane timpaniche) e le ho spiegato, facendole vedere anche sul modellino anatomico quello che accade nel caso di sua madre, quale fosse il problema nello specifico, problema molto comune nelle persone più longeve. A questa situazione clinica purtroppo non c'è una soluzione terapeutica.
3) Non potendo valutare endoscopicamente le vie aeree superiori (vedi mascherina indossata) ed in particolar modo la faringe e la laringe, distretti di mia competenza, non posso dirle nulla e per serietà e deontologia non le darò "mai" una valutazione clinica su una patologia che non posso personalmente appurare, basandomi esclusivamente su una sua supposta affermazione.
4) io sono un otorinolaringoiatra e dunque non ho le competenze cliniche di un gastroenterologo nella valutazione di un quadro endoscopico gastro-esofageo, che lei reiteratamente cercava di sottoporre alla mia attenzione, tra l'altro già refertato da un gastroenterologo (quindi voi avete già una diagnosi che vi è stata comunicata dallo specialista).
Da otorinolaringoiatra ho le competenze e posso evidenziare durante la rinofaringolaringoscopia i segni indiretti di una malattia da reflusso e quindi trattarla. Ma se la vedo! Non se mi dice lei "mia madre ha un fortissimo reflusso"... valutato già da un gastroenterologo, ripeto.
In ultimo, ma non meno importante, mi piacerebbe che i pazienti mi giudicassero per i risultati clinici che posso offrire, per la serietà del mio operato e non per il tempo che impiego a visitarli. Il mio professore mi disse una volta "non sari pagato per il tempo che impieghi a fare la diagnosi ad un paziente, ma per gli anni e i sacrifici che avrai speso per potergli fare quella diagnosi"
Cordiali saluti