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Esperienze

Su di me

Buongiorno, sono una Psicologa dell'età evolutiva, svolgo attività di sostegno psico-educativo/emotivo per bambini e ragazzi, sia presso il mio studio...

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Patologie trattate

  • Disturbi eta' evolutiva
  • Difficoltà apprendimento
  • Difficoltà relazionali con figli adolescenti
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Specializzazioni

  • Psicologia Clinica
  • Psicodiagnostica

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ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su colloquio psicologico

Buongiorno dottori, scrivo questo consulto perchè sono una madre disperata. Mio figlio (16 anni) sta passando un brutto periodo sia fisicamente che psicologicamente.
Innanzitutto premetto che da circa 12/13 anni ci siamo dovuti trasferire in una nuova città per lavoro, tornando nella nostra città natale solo una volta al mese. A mio figlio non piace per niente, sin da quando era piccolo questa nuova città e da 12 anni dice di volersene andare via, di voler tornare nella terra dove è nato e cresciuto ed alla quale è rimasto molto legato, è felice solo quei giorni in cui ci facciamo ritorno. In questa nuova città si sente solo, non ha amici, sta sempre chiuso in casa e non esce mai. L'unica ragazza con cui ha legato e per la quale provava un sentimento amoroso si è dovuta trasferire lontano per problemi familiari e da qui sono iniziati i "dolori":
Odia sempre di più questa città, cova il desiderio di tornare Dove è nato, non socializza e non ha amici, insomma è infelice e si sente solo.
Una sera si sentì male: tremava, soprattutto alle mani, aveva dolore al petto, era nel panico ed aveva la sensazione di morire. Pensavamo fosse un infarto, ma fortunatamente dopo 30 minuti la crisi passò e si sentì bene.
Dopo questa crisi gli feci fare ECG, ecocardio,
esami del sangue ed urine, usciti tutti nella norma.
Dopo circa due settimane ebbe un altra violenta crisi di questo genere, ci trovavamo in autostrada, stavamo tornando dal nostro paese natale quando si sentì soffocare, ebbe dolore al petto e tremava. Anche in questo caso la crisi passò in 20-30 minuti.
Questa seconda crisi lo segnò profondamente tantè che è diventato molto ipocondriaco e cardiofobico: è convinto che i suoi malesseri siano causa di qualche malattia cardiaca e nonostante le mille visite Dove si può evincere che il suo cuore è perfetto, è convinto di avere qualche malattia.
È convinto che prima o poi debba morire improvvisamente (è molto terrorizzato da questa), per questo è convinto che quando si sveglia la mattina quello sia il suo ultimo giorno.
Per questa paura non pratica più sport, non gioca neanche più a calcio, che prima gli piaceva tanto, perchè ha la convinzione di accasciarsi a terra e morire.
Inoltre non c'è un giorno che dica "io sto bene" perchè ogni giorno prova dei piccoli doloranti ed altri sintomi (sensazione di sbandamento e di svenimento mentre cammina, vertigini, capogiro...) e da 3/4 mesi anche un dolore al petto, localizzato nella parte sx di esso, formicolio ed altro strani sintomi che gli fanno credere che stia per morire.
Passa tutto il giorno a misurarsi i battiti cardiaci e la pressione, e questo penso non sia normale per un ragazzo di 16 anni!
È talmente convinto di morire a breve che sta lasciando tutte le sue attività, perché a detta sua "perchè farle se poi devo morire".
Passa le sue giornate a cercare i suoi sintomi su internet credendo di avere le più gravi malattie riguardanti il cuore.
Cosa ha mio figlio?
Come posso fargli passare queste fissazioni

Buongiorno gentile Signora, condivido le osservazioni e i suggerimenti dei miei colleghi. Come psicologa specializzata in età evolutiva e adolescenza, Le consiglio di rivolgersi ad un professionista con tali referenze, in quanto dalla sua descrizione si evince un marcato disagio in suo figlio espresso tramite sintomi fisici, ma che nasce a livello psichico e che parrebbe legato al tema della "separazione" (il trasferimento, la fidanzatina...) in un passaggio evolutivo delicato che è l'adolescenza. Le consiglierei di parlare con suo figlio e proporgli un percorso di psicoterapia psicoanalitica per aiutarlo a superare questo periodo difficile.
Se lo desidera può scrivermi in privato per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Le mando un caro saluto.
Paola Garilli

Dott.ssa Paola Garilli

Domande su colloquio psicologico

Gent.mi, io abito a Monza e sono seguita dal CPS. Credetemi : non riesco a pagare il tiket perché nessuno mi sa dire quale sia il codice dei test, ed all'accettazione del CUP, lo vogliono assolutamente. Non va bene la definizione generica, ma dicono che occorre un codice ben preciso. Sevmi risponderete al più presto ve ne sarò grata.
Cordiali saluti
Gabry

Buongiorno, mi trovo d'accordo con i colleghi. Sicuramente il suo medico di base può darLe le indicazioni necessarie. Le auguro una buona giornata. Dott.ssa Paola Garilli

Dott.ssa Paola Garilli

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