Dott.ssa Paola Della Valle

Gentilissimo/a paziente, a distanza non é possibile formulare correttamente una diagnosi soprattutto non conoscendo la sua età, le patologie di cui è affetto/a o i farmaci che assume, ma in caso di insorgenza di sintomi neurologici come quello da lei descritto, in assenza di fattori scatenanti, é necessaria una valutazione neurologica nel più breve tempo possibile ed eventualmente eseguire un neuroimaging cerebrale (una TC encefalo ad esempio), quindi recarsi al PS più vicino. Se sono passati giorni dall'esordio e la sintomatologia é regredita, le consiglio comunque di prenotare quanto più rapidamente possibile una visita neurologica.

Gentilissimo, cerco di esserle d'aiuto nei limiti di un consulto a distanza. La cefalea é un disturbo complesso che comprende diverse forme cliniche, talvolta può essere secondario ad un trauma cranico ma alla luce dei due esami di neuroimaging nell'arco di quattro anni dal trauma mi sembra improbabile che sia questo il suo caso. Detto ciò, per ogni diagnosi di cefalea é opportuno eseguire una Risonanza magnetica con sequenze angiografiche dei vasi intracranici (non é chiaro che fossero previste tali sequenze alla sua precedente RM) e una valutazione clinica con neurologo per meglio definire il suo quadro ed eventualmente impostare una terapia. Pertanto le suggerisco una visita neurologica e, nel frattempo, tenga un diario delle cefalee in cui descrive numero degli episodi di cefalea in una settimana, durata, sintomi (pulsante, gravativo o di altro tipo), se ha assunto antinfiammatori e se hanno funzionato, intensità del dolore da 0 a 10 ed eventuale presenza di sintomi associati (disturbo per luci e rumori, nausea e/o vomito). Segnali anche eventuali fattori scatenanti come poco riposo notturno e poi ne parli serenamente con un neurologo a cui decide di affidarsi. Spero di esserle stata d'aiuto. Cordiali saluti.