Dr.
Nicolò Marchesini
Neurochirurgo,
Chirurgo vertebrale
Altro
San Bonifacio 2 indirizzi
Esperienze



In quegli anni ho avuto l’opportunità di formarmi con i migliori professionisti della neurochirurgia del nostro territorio e di esplorare le diverse aree di questa vasta specializzazione: neurochirurgia vertebro-midollare, oncologica, traumatologica, stereotassica ecc.
Nel corso del tempo ho iniziato a coltivare l’interesse e ad approfondire lo studio delle patologie della colonna vertebrale e della neurotraumatologia cranica e spinale, anche attraverso corsi ed esperienze formative in altri centri, in Italia e all’Estero.
-Nel 2022 e nel 2023 ho lavorato con un contratto di collaborazione autonoma presso la Neurochirurgia di Borgo Trento
-Da Agosto 2022 a Luglio 2023 sono stato assegnista di ricerca presso la sezione di Neurochirurgia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona
-Nel 2023 ho lavorato come consulente Neurochirurgo presso l'IRCCS Don Calabria di Negrar (Verona)
-Nel 2024 ho iniziato un corso di dottorato di ricerca presso l'Università di Leiden (Paesi Bassi)
-Attualmente sono dirigente medico Neurochirurgo presso la Neurochirurgia B (divisione Universitaria) dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (Polo Chirurgico Confortini, Ospedale di Borgo Trento).
Aree di competenza principali:
- Chirurgia vertebrale
- Neurochirurgia
Indirizzi (2)
Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
50 recensioni
Punteggio generale
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Carlo Tomasi
Ottimo Medico, mette a tuo agio, molto professionale.
Mohamed O
Ho avuto un’ottima esperienza con il dottor Marchesini, neurochirurgo di grande professionalità e competenza. Fin da subito si è dimostrato molto disponibile, chiaro nelle spiegazioni e attento alle esigenze del paziente.
Un medico che trasmette fiducia e sicurezza, infatti mi sono sentito seguito e in buone mani.
Lo consiglio vivamente
Ferrari Dina
Cortese e attento. Ci ha dedicato il giusto tempo e dato dei consigli che seguiremo.
Roberto Salgari
Sono molto contento della visita per una valutazione ernia L4/L5 perchè ti ascolta e poi spiega le varie opzioni sul cosa fare in maniera comprensibile. Bravo
Dbali meryem
Molto bravo, professionale e attento ai dettagli. Ha spiegato tutto in modo chiaro e mi ha messo a mio agio durante la visita. Consiglio vivamente per la sua competenza e gentilezza.
AM
Dottore attento ai bisogni del paziente. Mi ha operato per un'ernia del disco lombare e finalmente posso dire di star bene! Consigliato.
Renata Malago`
Molto gentile e interessato al paziente..bravissimo
Ion Butnaru
Bravissimo dottore. Spiegazione perfetta e diagnosi dettagliata. Consiglio a tutti.
ROMINA
VISITA CONGRUA CON LA RICHIESTA
SPECIALISTA ATTENTO
Mihaela Moraru
Non è solo un bravissimo dottore e una grande persona spiega tutto ascolta con attenzione. Consiglio vivamente..grazie dottore
Risposte ai pazienti
ha risposto a 185 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno Dottore. Le volevo dire che ho una stenosi segmentaria relativa nel tratto L3-L5. Cosa dovrei fare? Grazie.
Buongiorno,
la stenosi segmentaria relativa tra L3 e L5 indica un restringimento del canale vertebrale che può causare compressione sulle strutture nervose, soprattutto se associata a discopatie o artrosi. La definizione “relativa” suggerisce che il restringimento non è ancora severo, ma può comunque provocare sintomi come dolore lombare, debolezza, formicolii o difficoltà a camminare a lungo.
Il primo passo è valutare attentamente la sintomatologia: in molti casi, un trattamento conservativo (farmaci antinfiammatori, fisioterapia mirata, ginnastica posturale) può dare buoni risultati. Tuttavia, se il dolore è intenso o persistente, o se compaiono disturbi neurologici, può essere utile un approfondimento specialistico per valutare eventuali terapie mirate, fino alla possibilità di un intervento nei casi più avanzati.

Buongiorno dottore, dopo 5 mesi di dolori e tentativi di terapie conservative per un ernia L5S1 fisioterapia, e nessun farmaco che alleviava il dolore alla mia sciatalgia mi faccio operare di Microdiscectomia, da un ottimo neurochirurgo, solo che già dopo 15 giorni comincio a sentire bruciore dietro la coscia destra, sul fianco destro e nel solco del ginocchio, al controllo nonostante avessi detto i miei problemi mi viene detto che va bene e di iniziare la fisioterapia, Inizio la fisioterapia delicatamente ma non riesco a stare in posizione supina e i dolori aumentano sempre più al punto che alla 7 lezione svengo dal male.Premetto che sto continuando a prendere ibuprofene 600.Adesso il mio neurochirurgo mi ha prescritto una forte cura di Urbason e Rmn calcolando che sono stata operata i primi di febbraio 2025 c’è il rischio che non guarisco? Cosa devo fare, vorrei essere più positiva ma quando arriva il dolore reagisco difficilmente ormai anche con il cibo grazie di una risposta
Buongiorno,
omprendo molto bene il suo stato d’animo: affrontare un intervento come la microdiscectomia dopo mesi di dolore e poi ritrovarsi con nuovi sintomi può essere davvero scoraggiante. Tuttavia, la presenza di bruciori o dolori a distanza di qualche settimana dall’intervento non è così rara, soprattutto se il nervo sciatico è stato compresso a lungo prima dell’operazione.
In molti casi il nervo, anche se “liberato” chirurgicamente, può rimanere infiammato o irritato per un periodo variabile di tempo. Per questo si utilizzano cure come il cortisone (Urbason) per cercare di ridurre l'infiammazione residua. La nuova RM è importante per escludere eventuali situazioni (come una recidiva dell’ernia o la presenza di aderenze cicatriziali).
Il fatto che sia già stata prescritta una fisioterapia indica che il decorso post-operatorio era inizialmente considerato nella norma, ma la sua reazione dolorosa suggerisce la necessità di un approccio più cauto e personalizzato.
Non perda la speranza: molti pazienti, anche con una ripresa lenta, migliorano nel tempo. L’aspetto più importante ora è inquadrare bene la causa del dolore attuale, valutare i risultati della nuova RM e, se necessario, rivedere il piano terapeutico.

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