Indirizzo

Studio Te.Be - Terapia e Benessere
Via Dante 25, Poggibonsi


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti
Assegno, Bonifico, Bonifico istantaneo, + 6 Altro
0577 164..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite


Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.

Altre prestazioni


Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

La seduta ha una durata di 60 minuti, lo slot della prenotazione è di 75 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.



Via Dante 25, Poggibonsi

70 €

Studio Te.Be - Terapia e Benessere

Lo slot di prenotazione è di 75 minuti.
La seduta ha una durata di 60 minuti.

Esperienze

Su di me

Mi chiamo Monica Guazzini, svolgo questo lavoro con passione dal 2013.
Mi occupo di aiutare le persone a ritornare o a creare una situazione d...

Mostra tutta la descrizione


Formazione

  • Università degli Studi di Firenze 2009
  • Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicosintetica 2015
  • Master in Neuropsicologia 2017
Visualizza altre informazioni

Specializzazioni

  • Psicoterapia

Tirocini

  • .

Foto


Competenze linguistiche

  • Italiano

Premi e riconoscimenti

  • .

Pubblicazioni e articoli

Pubblicazioni (1)

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
M
Presso: Studio Te.Be - Terapia e Benessere psicoterapia

La dott.ssa Guazzini mi ha ascoltata e ricevuta in modo molto cortese. Mi sono sentita a mio agio e sono riuscita a raccontare, cosa per me non facile. Abbiamo affrontato la mia depressione e anche senza farmaci ho imparato molto e sto molto meglio. È puntuale e precisa e questo per me è molto importante . Grazie

S
Presso: Studio Te.Be - Terapia e Benessere psicoterapia

La dottoressa è stata gentile, puntuale e molto comprensiva. Ho sentito di potermi fidare, mi ha aiutata a attraversare un momento difficile e a tornare a stare prima meglio e poi bene.

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Persona bulimica convinta che non ne vuole sapere di curarsi: come aiutarla ad uscire dal disturbo?

Ho un'amica che non solo nasconde di soffrire di bulimia, ma addirittura ne parla pubblicamente come parte di se stessa.
Non fa grandi mangiate e abbuffate, anzi pasti piuttosto contenuti nelle quantità e nelle calorie, ma ha una tremenda paura di ingrassare ed espelle ciò che è piu calorico.
Anche con estranei non ha problemi a dire che mangia e vomita subito dopo.
A volte quando siamo a cena insieme con altri amici si alza dopo mangiato e va in bagno senza problemi.... e noi restiamo sbigottiti ben sapendo cosa va a fare. E quando torna a tavola, lei non ci rende le cose facili.... ci dice "certo che ho fatto quel che ho fatto...."
Purtroppo è anche brava nel suo disturbo, vomita il cibo piu calorico ed elaborato ma poi mangia bene (e anche tanto) quello sano, e alla fine della fiera resta sempre appena sottopeso, e dunque ben lontana dalla soglia di pericolo per cui possa essere ospedalizzata o ricoverata con la forza.
E' sempre lontana da svenimenti, capogiri e gravi carenze vitaminiche, soffre solo di una disidratazione marcata (pelle screpolata) ma anche lì è furba e sa recuperare gli squilibri elettrolici con una serie di integratori che prende al supermercato (magnesio, potassio e multivitaminico in pastiglie).
A quanto ho visto io stessa in vacanza, non ha problemi a vomitare anche 3, 4 o 5 volte al giorno senza apparenti problematiche, se non una gran perdita di tempo che la porta ad attardarsi nelle proprie attività (finisce di studiare e sistemare casa alle 2 di notte e quindi soffre di insonnia... insonnia peggiorata dal fatto che beve molto caffè e non so perchè lo faccia, forse per far passare la fame)

Insomma, è convinta che non ci sia cura al disturbo (ci ha provato in passato con farmaci e psicoterapia, senza successo), che il disturbo sia parte di lei, non riesce a vedersi senza, non è intenzionata a guarire e tutto sommato nemmeno infastidita dalla presenza della malattia, se non per il fatto di dover pulire i bagni ogni volta dopo vomitato e di alzarsi sempre tardissimo la mattina visto che spesso va a dormire all'alba.
Di mattina non ci si può parlare nè incontrarla, è molto nervosa e letteralmente rimbabita quando non dorme.... poi a poco a poco si sveglia e si scioglie, anche grazie alle dosi di caffè che assume con le ore.
Insomma, contenti lei contenti tutti ma resta comunque una persona che, per quanto gradevole e genuina, presenta questo lato b davvero inquietante a cui mi chiedo se ci sia modo di porre riparo.
Dice serenamente che il suo disturbo se lo porterà nella tomba, ormai lo conosce bene e la bulimia è una sua amica fidata dalla quale, volente o nolente, non si separerà mai.

Come fare in questi casi? lasciarla al proprio destino o cercare di darle una mano in qualche modo? Ovviamente è una persona che vive piuttosto sola, pochi amici fidati, spesso poco entusiasta all'idea di uscire e fare cose con noi.... in qualche modo, è un po' uno spreco che se ne stia sola con la sua malattia per molto tempo della giornata...

Posso immaginare che per lei sia molto faticoso avere coscienza di questa grande difficoltà che vive una persona a lei cara.
Quello di cui avrebbe bisogno la sua amica è una prese in carico da un equipe multidisciplinare che la sostenga nel percorso di guarigione.
Sembra che in questo momento la persona in questione sia in una fase "egosintonica" del disturbo, ovvero in un momento in cui è in accordo con i sintomi non ha intenzione di occuparsene, questo accade spesso nei disturbi del comportamento alimentare.
Quello che lei può fare e offrire la sua amicizia, potrebbe tentare di cogliere quando presenti momenti di potenziale apertura verso il cambiamento e sostenerla nella speranza di una guarigione possibile, guarigione che potrebbe restituirle un equilibrio senza necessità di questi sintomi. Quello che mi sento di dirle è di cercare di proteggere la vostra amicizia dalle incursioni di questa sintomatologia che potrebbe creare delle difficoltà all'interno della vostra relazione.
Rimango a sua disposizione .
Cordialmente Dott.ssa Monica Guazzini


Dott.ssa Monica Guazzini

SENTIRSI PEGGIO DOPO UNA PSICOTERAPIA.
Buon pomeriggio, scrivo per ricevere un consiglio inerente il mio percorso terapeutico.
Ormai più di un anno fa ho iniziato un percorso di psicoterapia nel pubblico, la scelta è stata dettata sia da ragioni economiche che di serenità personale. Inizio il percorso con un primo terapeuta con cui non mi trovo granchè. Dedicava anche molto tempo alla seduta, tuttavia non ho visto miglioramenti, anche per via della mia difficoltà ad aprirmi. Dopo un periodo di pausa decido di provare con un altro terapeuta, e sinceramente se prima non c'erano quantomeno peggioramenti, adesso dopo ogni seduta sto sempre un pochino peggio.
Sicuramente credo che gran parte della colpa sia mia, ma sono altrettanto sicuro che sedute sbrigative (per intenderci sto più a lungo sulla poltrona del barbiere) e scarsa attenzione alla persona mi hanno lasciato l'amaro in bocca, . Ad un anno di distanza e 12 sedute dopo, posso dire senz'ombra di dubbio di trovarmi in una situazione peggiore rispetto a quella di partenza e sinceramente credo che la prossima seduta sarà l'ultima.
Ho chiesto consigli anche al mio medico di base, tuttavia a parer suo mancano figure di "livello" in zona, che si parli di pubblico o di privato.
Avete dei consigli alternativi alla psicoterapia come strumento terapeutico? un qualcosa di applicabile senza una figura professionale di accompagnamento. So che esiste la terapia online ma sinceramente non mi piace.
Grazie a chi risponderà

salve, mi sento di dirle che ha tutto il diritto di lavorare con una persona con cui senta di potersi affidare. La fiducia si costruisce nel tempo e contribuisce alla strutturazione della fiducia anche avere uno spazio protetto nel tempo e nello spazio, in cui si riceve attenzione e ascolto. Detto questo, a volte, potrebbe accadere che ci sia una difficoltà a affidarsi e a parlare della stessa difficoltà che si vive nel rapporto terapeutico che si lega maggiormente a un vissuto personale del paziente, alla sua storia e alle sue ferite, e che potrebbe per questo diventare un'occasione di lavoro terapeutico, per questo potrebbe parlare al suo terapeuta di come si sente e di quali difficoltà ha incontrato, e decidere se per lei è possibile riconsiderare o meno la decisione di proseguire il percorso. Per valutare un'alternativa alla psicoterapia potrebbe parlare con il suo medico delle sue problematiche e vedere se vi sono percorsi che potrebbero aiutarla su questi temi, oppure potrebbe cercare una nuova figura psicoterapeutica di riferimento con cui esplorare quanto le è accaduto anche nelle precedenti relazioni, se e quando, lo desidererà. In ogni caso le auguro il meglio. Dott.ssa Monica Guazzini

Dott.ssa Monica Guazzini

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.