Dott.
Mirco Forigo
Psicologo,
Neuropsicologo
Psicologo clinico
Altro
Verona 3 indirizzi
Esperienze



Sono il Dott. Mirco Forigo, Psicologo Clinico e Specializzando in Psicoterapia Cognitivo Neuropsicologica presso la Scuola Lombarda di Psicoterapia (SLOP). Ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Padova e, successivamente, un Master in Neuropsicologia Clinica.
Iscritto all'Ordine degli Psicologi del Veneto n. 13607, ricevo su appuntamento a Verona, a Villafranca di Verona e Online in tutta Italia.
Nello specifico, mi occupo principalmente di:
Disturbi Ossessivo Compulsivi
Disturbi d'Ansia e Attacchi di Panico
Disturbi del Sonno
Problematiche Legate all'Affettività e alla Coppia
Valutazioni Neuropsicologiche, Riabilitazione e Stimolazione Cognitiva
Percorsi di Crescita Personale e Supporto Psicologico
Collaboro con la Cooperativa Azalea nell'ambito della Riabilitazione Psichiatrica e faccio parte del progetto CEIDO (Centro Italiano Disturbi Ossessivi). Nel corso della mia formazione professionale mantengo un aggiornamento costante al fine di offrire percorsi validi sia da un punto di vista clinico che scientifico.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicobiologia e neuroscienze cognitive
Indirizzi (4)
Via Ca' di Cozzi 12, Verona
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza online
Pagamento dopo la consulenza
Consulenza online
Pagamento dopo la consulenza
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Roma 86, Povegliano Veronese
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Angelo Messedaglia, 116, Villafranca di Verona
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
60 € -
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Primo colloquio psicologico
60 € -
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Primo colloquio individuale
60 € -
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Colloquio psicologico clinico
60 € -
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14 recensioni
Punteggio generale
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M.
All’inizio non volevo nemmeno andarci, pensavo fosse inutile. Ma Mirco è diverso, ti ascolta e non ti fa sentire sbagliato. Mi ha aiutato a capirmi un po’ di più, senza giudicare. Ora sto affrontando meglio la scuola, è ancora difficile ma il lavoro che sto facendo con Mirco mi fa ben sperare.
L. F.
Ho avuto modo di conoscere il Dott. Forigo qualche anno fa.. è una persona squisita e un ottimo professionista. Mi ha aiutata in una situazione per me molto difficile ed è una figura molto professionale, di grande umanità e soprattutto disponibile all’ascolto. Lo ringrazio e lo consiglio a chiunque abbia bisogno di una guida in un momento di difficoltà. Lucilla.
S.M
Quando ho iniziato il percorso con il Dott. Forigo mi trovavo in una forte difficoltà psicologica e non avevo molte speranze. Devo dire che da subito mi sono sentita a mio agio e compresa grazie alla sua empatia e grazie all sua professionalità. Ad oggi posso dire di stare molto ma molto meglio quindi mi sento di consigliarlo. Grazie ancora
L.B.
Per via della distanza geografica ho richiesto consulenza online al Dott. Forigo. Nonostante questo, ho trovato il suo approccio molto attento ed empatico, mi sono sentita ascoltata e ho apprezzato moltissimo la sua disponibilità, la sua chiarezza e la cura mostrata verso la mia condizione attuale. Continuerò il percorso con lui, consigliatissimo!
F.P.
Recentemente ho fatto alcune sedute di psicoterapia con il dott. Mirco Forigo. In tutta onestà mi sento di consigliarlo a chi è alla ricerca di un bravo terapeuta. Già dal breve colloquio conoscitivo fa sentire le persone a proprio agio con la sua empatia e disponibilità. Le sedute con lui mi hanno aiutato a fare un po’ di chiarezza dentro di me. Compito non facile, ma lui, con preparazione e schiettezza ci è riuscito.
Posso solo ringraziarlo e condividere la mia positiva e costruttiva esperienza con questo professionista.
PM
Preparato, empatico, puntuale, sempre disponibile e mai giudicante. Il mio percorso è ancora lungo ma non posso che consigliare, il dottor Forigo che mi sta aiutando tantissimo a ritrovare la serenità.
M.B.
Lo consiglio assolutamente. Puntuale, preparato, mette il paziente a proprio agio. Sempre attento a percepire il problema e a capire come parlare, molto professionale e serio. Lo studio e l’ambiente sono molto accoglienti e ti senti sempre a tuo agio. Grazie per avermi aiutata in un momento buio della mia vita.
P. S.
Il Dott. Forigo è un professionista attento, empatico e altamente competente. Fin dal primo incontro mi sono sentito accolto e ascoltato senza giudizio. Grazie al suo supporto, ho acquisito nuove prospettive e strumenti per affrontare le difficoltà.
Il suo approccio è professionale, ma anche umano, rendendo ogni seduta preziosa. Lo consiglio vivamente a chi cerca un aiuto serio ed efficace.
A. N.
Mirco è uno psicologo che ti fa sentire a tua agio ed ascoltata!
Mi sento molto a mio agio durante le sedute e per una persona che ha difficoltà ad esprimere le proprie emozioni come me vuol dire tanto
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, sono fidanzata con un ragazzo da 9 anni, con cui ho un rapporto meraviglioso sotto tantissimi aspetti.
Ci amiamo profondamente, ce lo dimostriamo ogni giorno attraverso gesti, attenzioni, affetto e complicità. Siamo molto dolci l'uno con l'altra: lui mi ama profondamente e lo dimostra ogni giorno con i suoi gesti e le sue parole. È sempre gentile, premuroso, attento a me e ai miei bisogni. Spesso è lui a dirmi "ti amo" per primo. Ci scambiamo baci, abbracci e coccole. Mi dà spontaneamente baci e anche baci con la lingua. Tuttavia, nella nostra relazione il sesso non è mai stato centrale e, di fatto, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali. Per me non è mai stato un grosso problema, non ne sento quasi mai la necessità ma sicuramente un po' in più di lui, mi capita di sentire la "voglia" ogni tanto se siamo a letto a baciarci. Una sera mentre parlavamo lui disse che in tutta la sua vita (30 anni) non aveva mai sentito Interesse per il sesso tanto che mi disse "sai avevo pensato anche di essere asessuato'' ed io risposi 'amore, al massimo asessuale'. Nel corso del tempo ho notato che a lui proprio non interessa questo aspetto, non mi tocca mai in quel senso, siamo a letto insieme abbracciati ma non sente l'esigenza di andare oltre e soprattutto lui non sente di essere sbagliato. Anzi, una volta io mi sono tolta il reggiseno davanti a lui e notando nessuna reazione da parte sua mi sono un po' chiusa e allora è venuto vicino a me e mi ha detto: "scusami è che io sono più mentale". Insomma a questo punto io penso davvero possa essere asessuale ma provando forti sentimenti romantici tanto da fare progetti futuri con me. (Io gli ho detto varie volte di volere un figlio un giorno e lui mi ha accordato). Cioè il suo amore lo sento reale e autentico. Ne abbiamo parlato e sicuramente ne parleremo ancora perche non mi sembra evitante sull'argomento. Anzi, lui si è sempre sentito un po' diverso e si è spiegato questo suo comportamento come "mentale" e non fisico semplicemente. Vorrei allora un confronto per capire se siamo sulla strada giusta
Gentile utente,
in questo caso risulta fondamentale prima di tutto comprendere se la modalità attraverso cui il suo compagno vive la sfera sessuale possa essere in linea con la sua. Capire bene le esigenze e i punti di vista dell’altro è importante per costruire una relazione basata sulla parola e sulla condivisione. Sicuramente, come anche lei ha scritto, essere complici nella comunicazione e nella trasparenza è una buona base per cercare di comprendersi al meglio sia in coppia che singolarmente.
Restando a disposizione in caso di necessità auguro una buona serata.
Dott. Mirco Forigo

Buonasera, non so se potete aiutarmi. Ho 26 anni, sono un ragazzo abbastanza dinamico con voglia di imparare sempre nuove cose. Sono un Infermiere, laureato nel 2022. Questo percorso è stato fatto in quanto nel mio profondo ho un senso di empatia e aiuto nei confronti delle persone. Le mie passioni sono dedicarmi allo sport, uscire, coltivare l orto e fare delle passeggiate durante il tempo libero. Scrivo qui perché attualmente ho un problema esistenziale. Che cosa voglio fare da grande?? Uscito dall università ho sperimentato diversi lavori sempre in ambito infermieristico tra i quali assistenze domiciliari, collaborazioni con diverse cooperative fino a che non ho collaborato con un ospedale privato convenzionato per il quale svolgevo attività prettamente di tipo ambulatoriale. Inizialmente dovevo capire bene come funzionasse quella tipologia di realtà, sono passati due anni da allora fino a quando non vinsi un concorso pubblico per andare a lavorare in un ospedale importante della regione. Giunto il momento di andare a lavorare in questo ospedale, ol passare dei giorni lavorativi ho capito che la vita di reparto forse non faceva per me. Mi sono interrogato da qui a dieci, vent’anni e mi sono chiesto se effettivamente era questa la vita che volevo fare ( turni notturni, festività ,eccc). Mi sono dato la risposta e ho capito che non faceva al caso mio. Dopo circa tre mesi ho dato le dimissioni da questo importante ospedale, con molta consapevolezza. Visti i precedenti, avevo capito che la tipologia di lavoro che potesse andarmi bene era l infermiere di tipo ambulatoriale. Date le dimissioni da questo importante ospedale, ho trovato un impiego che tutto ora svolgo, ma che non mi aggrada per nulla(sia come impiego che come paga). Sono infermiere in uno studio ambulatoriale che svolge anche mansioni di tipo amministrativo( prendere appuntamenti, segretario). Arrivato a questo punto sto valutando se effettivamente è questa la strada che voglio percorrere; lavorare come infermiere o cambiare tipologia di lavoro. È un problema che si ripercuote da quando sono entrato a lavorare nel pubblico. Aggiungo che l impatto che ho avuto nella struttura pubblica è stato importante, venendo da una realtà piccola privata di tipo ambulatoriale. Posso peró anche dire che forse quell’esperienza nel pubblico mi ha aiutato a capire se effettivamente quel lavoro di reparto potesse fare per me. Detto cio, non so come continuare, ho forti dubbi sul mio futuro e sulla vita quotidiana, Grazie a chi mi aiuterà
Gentile utente,
In questo caso potrebbe essere utile iniziare a comprendere se i suoi dubbi partono da un ambiente di lavoro non in linea con la sua persona o dal lavoro di infermiere in sé. Lavorare come infermiere, tolto il contesto nel quale non si sente realizzato, le piace oppure non lo vede come un’orizzonte percorribile?
Un percorso mediante l’aiuto di un professionista potrebbe portarla a comprendersi maggiormente e trovare delle risposte a questa, come ad altre domande che le fanno vivere il blocco esistenziale che sta provando.
Rimango a disposizione e auguro una buona continuazione.
Dott. Mirco Forigo

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