Esperienze

Sono Michela Menghini, psicologa iscritta all'Ordine degli Psicologi di Trento (n.1351) e psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di Studi Cognitivi.
Sono appassionata alla psicologia da sempre, e lavoro per offrire percorsi personalizzati, volti ad affrontare momenti di difficoltà e giungere ad uno stato di benessere.

La mia esperienza riguarda settori diversi: dall’ambito educativo e neuropsicologico a quello relativo alla psicologia clinica; in età evolutiva, adolescenza ed età adulta.
Attualmente offro consulenze individuali, di coppia e genitoriali.
Il mio approccio è basato sull’ascolto attivo, sullo sviluppo di una relazione di fiducia e comprensione tra terapeuta e paziente. Cerco sempre di creare un contesto accogliente, nel quale l’attenzione sia focalizzata sul momento presente e sulle difficoltà riscontrate dal paziente, per un percorso volto al benessere mentale, emotivo e relazionale.
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Colloquio psicologico (descrizione) • 60 €

Consulenza psicologica • 60 €

Colloquio psicologico di coppia (descrizione) • 80 € +9 Altro

Colloquio psicologico età evolutiva (descrizione) • 60 €

Colloquio psicologico familiare (descrizione) • 80 €

Colloquio psicologico individuale (descrizione) • 60 €

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Colloquio psicologico

60 €

Consulenza psicologica

60 €

Colloquio psicologico di coppia

80 €

Colloquio psicologico età evolutiva

60 €

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Punteggio generale

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Presso: Centro Eidos consulenza psicologica

Michela è una professionista molto disponibile. Mi sono trovata molto bene e la consiglio a tutti.

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Presso: Altro Altro

Michela è una professionista attenta che riesce a ad accogliere in modo empatico la persona, a comprendere le sue esigenze e a trovare - in modo efficace - le migliori strategie per aiutarla. Dimostra un interesse genuino per la sua professione dimostrando continuamente coinvolgimento e collaborazione per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ha una particolare attitudine e propensione verso i bambini e la risoluzione delle difficoltà che possono vivere in ambito personale o scolastico.

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Presso: Centro Eidos

Ho iniziato a lavorare con Michela durante un periodo particolarmente difficile della mia vita, e posso dire che è stato un vero punto di svolta per me; l'ho trovata molto attenta, empatica e professionale. Mi sono sentito ascoltato senza giudizio, e sono stato aiutato a vedere la mia condizione sotto una nuova luce. Ha un approccio molto equilibrato, combinando tecniche pratiche con una profonda comprensione delle dinamiche emotive.

M
Presso: Centro Eidos colloquio psicologico

Professionista attenta ed empatica. Grazie ai suoi preziosi consigli riesco ad affrontare meglio giorno dopo giorno alcune difficoltà.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera, mi sento bloccato nella mia vita: sin da piccolo i miei genitori mi hanno sempre fatto sentire un incapace e la maggior parte mi ha sempre giudicato come un incapace. Alle scuole medie ho sofferto anhce di bullismo, e a a un certo punto, dai 14 anni finoa i 18 anni ho smesso proprio di uscire: tranne qualche partita di calcio che facevo qualche volta, passavo tutte le estate a casa, e compensavo studiando o stando al pc. All'età di 20 anni ho deciso che dovevo cambiare e ho cominciato, con scarsi risultati, a guidare la macchina e a cercare di conoscere ragazze: nel compenso però sono migliorato molto in entrambi gli ambiti, finché a 22 anni ho scoperto di avere una fibrosi al pene che mi impediva di avere rapporti e che per fortuna ho quasi curato del tutto. Ora che ho 25 anni mi trovo con la paura di vivere: ho fatto alcuni progressi nel senso che mentre prima ero considerato e mi consideravo incapace su tutti i livelli, i 5 anni di crescita personale iniziati a 20 anni mi hanno portato a fare tante cose meglio, ad esempio a guidare la macchina meglio, e a fare tante attività pratiche un po' meglio. Ho timore anche di fare sesso (l'ho fatto diverse volte, ma con un po' di timore di fare danni), perchè ho paura di avere di nuovo traumi al pene e rivivere l'incubo che ho vissuto e da cui sono uscito solo grazie all'aiuto di un professionista incredibile che ho avuto la fortuna di conoscere. Poi trovo dififcoltà a socializzare, cioè sto sempre a pensare a cosa fare, a cosa non fare, e questo mi blocca, mentre quando sono tranquillo e mi libero dalle preoccupazioni è come se fossi un'altra persona, capace di vivere la vita appieno. Il mio problema, insomma, è quello che ho timore di vivere, temo che cominciando a vivere e a buttarmi senza avere preoccupazioni possa correre pericoli dati dal non essere abbastanza bravo, anche se in questi 5 anni sono cresciuto molto e razionalmente sento di essere più preparato della maggior parte delle persone, è come se avessi un blocco che mi impedisce di provare a vivere pienamente e quindi tendo a uscire poco, a fare poco nuove esperienze, a essere insomma bloccato in me stesso. Quello che penso è: ma se io comincio a buttarmi senza pensarci tanto (ma sempre con accortezza), può comunque succedere una cosa da un momento all'altro che vanifica tutti i miei sforzi e questo sarebbe terribile. però al tempo stesso se continuo a non buttarmi di sicuro la situazione non migliorerà.

Gentile utente,
è comprensibile come questi pensieri da lei descritti, portino a sensazioni di malessere e sofferenza. La situazione di blocco in cui si trova, sembra derivare da una sua specifica sensibilità al giudizio da parte degli altri, che potrebbe derivare da esperienze passate.
Come ha osservato anche lei, nei momenti di maggiore spensieratezza, è riuscito a relazionarsi con gli altri senza partcolari difficoltà, riscoprendo anche il piacere dello stare con gli altri. Tuttavia, quando concentrato su pensieri negativi, si sente sopraffatto dalle paure e fatica a uscire e relazionarsi con altre persone.
Trovo quindi utile la sua idea riguardo al provare a “buttarsi”, con accortezza: piccole attività piacevoli potrebbero aiutarla a riscoprire emozioni positive, e ridurre la percezione di tristezza, pericolo e paura.
Ricordi sempre, comunque, che è importante chiedere supporto nel caso di bisogno, se ha preoccupazioni ulteriori, sono disponibile ad aiutarla.
Un saluto, Dott.ssa Michela Menghini

Dott.ssa Michela Menghini

Domande su psicoterapia

Salve a tutti, vorrei chiedervi un consiglio su una dinamica che mi sta stressando ultimamente.
È da 3 mesi che mi frequento con una ragazza, la quale mi piace molto esteticamente e abbiamo anche molti interessi comuni, e avrei il piacere di iniziare una relazione.
Purtroppo non mi trovo d'accordo con lei su un punto, lei posta foto osé sui social ed inoltre frequenta molti amici maschi, e spesso anche in contesti un po' ambigui (a casa da soli).
Ho chiesto se è possibile trovare un compromesso (tipo vederli in luoghi pubblici e anche più sporadicamente) ma lei mi dice che non devo preoccuparmi di queste cose, e che non può limitare la sua libertà solo perché non mi fido..dicendomi che dovrei avere solo fiducia
Ciò che mi frena è proprio questo, sento che voglia una eccessiva libertà, come se tutto le è dovuto.
Mi rivolgo a voi perché da sempre mi sono trovato in queste situazioni e non riesco a decidere.
Questo perché penso che quando ci si relaziona ci sono cose che non bisogna fare (cose ambigue) a prescindere, e non c'è nemmeno bisogno di dialogo per trovare compromessi.. cioè dovrebbe essere tutto spontaneo.
Cioè penso che in nome della libertà non si può pretendere la qualsiasi.
Io per amore e rispetto metto da parte alcuni miei bisogni perché penso che posso fare star male l'altro.
Il punto è che non capisco se la ragazza in questione vuole approfittarsi della mia fiducia oppure è una richiesta lecita, voi che ne pensate?
Inoltre vi chiedo, che tipo di percorso terapeutico dovrei affrontare per capire cosa non dovrei mai accettare dagli altri perché possono mettermi nella posizione di essere abusato (cioè a livello oggettivo)
La mia paura è che le mie richieste in amore e rispetto possano limitare ingiustamente la libertà altrui, ma non posso mica accettare tutto, altrimenti gli altri se ne approfittano.

Gentile utente,
è comprensibile che i pensieri che descrive la portino a vivere emozioni non piacevoli. Quando parliamo di esperienze e relazioni di coppia dobbiamo necessariamente tenere conto del fatto che ognuno di noi può avere idee e aspettative diverse nei confronti della vita di coppia e dell’altro.
L’aspetto sempre fondamentale è sicuramente il benessere psicologico e il rispetto da entrambe le parti. E’ utile interrogarsi sui confini che si stabiliscono per sentirsi sicuri e rispettati, ragionando su possibili compromessi che considerino esigenze ed emozioni di entrambi. L’aspetto fondamentale in questo caso è saper comunicare in modo efficace i propri bisogni, in modo aperto e sincero. Possono sicuramente essere utili percorsi di terapia o supporto psicologico che le permettano di comprendere le dinamiche che la portano a sperimentare queste emozioni, di gestire in modo efficace la comunicazione, di scoprire gli strumenti per prendere decisioni informate e basate su una comprensione chiara delle sue esigenze e dei suoi limiti, senza compromettere il benessere.
Se ha preoccupazioni ulteriori, sono disponibile ad aiutarla.
Cordialmente, dott.ssa Michela Menghini

Dott.ssa Michela Menghini

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