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07/11/2024
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Punteggio generale
Attento e professionale, consigliatissimo assolutamente!
In sole due terapie è riuscito a migliorare di molto il problema, ha prestato molta attenzione a tutto e ci ha dato degli ottimi esercizi. Inoltre si è dimostrato molto gentile e disponibile nonostante un po’ di casini con i giorni e gli orari. Grazie mille!!
Mi sono rivolta a lui per due problemi diversi e in entrambi i casi ho ricevuto assistenza professionale e precisa. Inoltre, la competenza si associa ad un modo di relazionarsi informale e attento alla persona, mettendo a proprio agio il paziente.
Ottimo professionista, garbato e competente.
La giovane età viene ampiamente compensata dalla passione con cui esegue il proprio lavoro.
Sempre attento in ogni momento della terapia, mi ha risolto, brillantemente, un problema alla cuffia dei rotatori.
Professionista garbato e competente. Le sue qualità empatiche mi hanno permesso sempre di essere a mio agio. Il suo intervento mi ha permesso di alleviare dolori legati ad un difetto posturale.
ha risposto a 44 domande da parte di pazienti di MioDottore
Come risolvere la lesione parziale del passaggio mio tendineo del bicipite brachiale? è da due mesi oramai che ho il dolore al bicipite a seguito di un sollevamento di un carico pesante , è normale avere dolore dopo tutto questo tempo? guarirà da solo?dopo quanto tempo?tale diagnosi significa che il tendine e un po' rotto o il muscolo?grazie a chi risponderà.
La lesione parziale del passaggio mio-tendineo del bicipite brachiale è una condizione in cui si verifica un danno al punto in cui il tendine si unisce al muscolo. Vediamo di rispondere ai tuoi dubbi:
1. Cosa significa la diagnosi?
• Lesione parziale: Il danno non coinvolge tutta la struttura, ma solo una parte.
• Passaggio mio-tendineo: È il punto di transizione tra il muscolo e il tendine.
• Il tendine potrebbe essere parzialmente danneggiato, ma anche le fibre muscolari nelle vicinanze possono essere coinvolte.
2. È normale avere dolore dopo due mesi?
• Sì, in caso di lesione parziale è possibile che il dolore persista per diverse settimane o mesi, soprattutto se non si è osservato un periodo adeguato di riposo o se si sono fatti sforzi eccessivi.
• Tuttavia, un dolore persistente può indicare che il processo di guarigione è rallentato o che la lesione non è completamente guarita.
3. Guarirà da solo? Quanto tempo ci vuole?
• La guarigione dipende dall’entità della lesione e dall’approccio terapeutico. In genere:
• Lesioni lievi/moderate: Possono guarire in 6-12 settimane con il trattamento conservativo.
• Lesioni più gravi: Possono richiedere fino a 3-6 mesi e, in casi particolari, interventi chirurgici.
• Cosa fare:
• Riposo e riduzione dello stress sull’area.
• Fisioterapia mirata per rinforzare il muscolo senza sovraccaricarlo.
• Evitare movimenti che provocano dolore (come il sollevamento pesi).
4. Come risolverlo?
1. Valutazione medica:
• Consulta un ortopedico o un fisiatra per rivalutare la lesione. Un’ecografia o una risonanza magnetica può essere utile per monitorare i progressi.
2. Trattamento conservativo:
• Riposo relativo: Non forzare il muscolo/tendine.
• Terapie fisiche: Ultrasuoni, tecarterapia o laser terapia per ridurre l’infiammazione e migliorare la rigenerazione.
• Fisioterapia:
• Inizialmente esercizi di mobilizzazione leggera.
• Progressivamente esercizi di rinforzo e stretching del bicipite.
3. Farmaci:
• Antinfiammatori (FANS) se necessario, ma sempre sotto consiglio medico.
4. Chirurgia:
• Raramente necessaria, solo in caso di lesioni gravi che non rispondono al trattamento conservativo.
5. Consigli pratici
• Evita i movimenti che richiedono un carico importante sul bicipite (come sollevamenti pesanti o trazioni).
• Segui un programma di riabilitazione graduale e personalizzato.
• Monitora i sintomi: se il dolore persiste o peggiora, torna dal medico.
Se segui un piano adeguato, è probabile che la lesione guarisca senza necessità di interventi invasivi. Fammi sapere se hai bisogno di ulteriori chiarimenti!
Sono una donna di 30 anni normopeso ma non riesco a fare le scale senza dovermi aggrappare al corrimano e sento sempre dolore alle gambe... cosa potrebbe essere e dove potrei farmi visitare in caso?
Le difficoltà a fare le scale e il dolore persistente alle gambe potrebbero avere diverse cause, alcune delle quali potrebbero includere:
1. Problemi muscoloscheletrici:
• Debolezza muscolare o squilibrio (ad esempio, nei muscoli delle cosce o dei glutei).
• Condizioni alle articolazioni (ginocchia, anche o caviglie) come artrite o tendiniti.
2. Problemi vascolari:
• Insufficienza venosa o problemi di circolazione sanguigna.
• Claudicatio intermittens, associata a problemi arteriosi.
3. Problemi neurologici:
• Patologie come la radicolopatia (compressione nervosa) o neuropatie periferiche.
• Alterazioni posturali che coinvolgono la colonna o il sistema nervoso.
4. Carenze nutrizionali o metaboliche:
• Carenze di vitamina D, calcio, o ferro (che può causare anemia).
• Squilibri elettrolitici.
5. Affaticamento cronico o stress:
• Stress eccessivo o cattiva postura prolungata.
Dove farti visitare
• Medico di base: Come primo passo, per valutare la situazione generale e decidere se indirizzarti a uno specialista.
• Fisiatra: Se si sospetta una causa muscoloscheletrica.
• Angiologo: Per problemi di circolazione venosa o arteriosa.
• Neurologo: In caso di sospetti di problematiche nervose.
• Ematologo o Nutrizionista: Per escludere carenze nutrizionali o anemia.
Ti consiglierei di iniziare con il tuo medico curante, che potrà indirizzarti verso gli accertamenti più appropriati, come esami del sangue, ecodoppler o radiografie. Nel frattempo, se il dolore persiste o peggiora, evita sforzi eccessivi e valuta l’uso di scarpe comode.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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