Dr. Massimo Curci

A volte siamo un po' giù di morale o ansiosi, percepiamo le relazioni con gli altri difficoltose, oppure semplicemente ci sentiamo come se non stessimo vivendo.
Siamo umani e pertanto vulnerabili. Le cose più fragili sono quelle che hanno bisogno di maggiore cura e attenzione. Si può pensare che per conoscere se stessi basti guardarsi allo specchio e rivolgere lo sguardo verso il proprio mondo interno. Paradossalmente la migliore conoscenza di se passa attraverso il raccontarsi, ponendosi in una prospettiva quasi decentrata e sbrogliando la matassa della propria storia.
Nel racconto dei propri vissuti i sintomi sono come parole in grassetto, l'ultimo tentativo attraverso il quale tale narrazione chiede il diritto di essere compresa e riconosciuta, una via privilegiata, ma non l'unica, per una più chiara comprensione di se.
Pertanto mi occupo di tutte quelle condizioni di vulnerabilità e sofferenza attraverso percorsi individuali volti ad un' attenta esplorazione dei vissuti e delle condizioni di possibilità del mondo di ogni persona, in cui l'obiettivo è quello della comprensione e della consapevolezza dei turbamenti e delle problematiche che possono emergere in un momento particolare della propria vita, con l'obiettivo di assumere una nuova prospettiva.