Esperienze
Il mio obiettivo è la presa in carico (il prendersi cura) della persona che si rivolge a me, arrivare alla diagnosi corretta, alle eventuali indicazioni terapeutiche, decidendo insieme il percorso più appropriato per ciascuno, in relazione anche alle necessità personali (individuali, famigliari, lavorative, sociali).
Sempre all'interno delle più importanti linee guida, delle evidenze scientifiche, dell'esperienza professionale personale, decideremo insieme il percorso diagnostico/terapeutico ed il follow-up.
Ritengo che la medicina debba essere comunque sempre personalizzata e ritagliata su misura a ciascuna persona come un abito (tailored medicine).
Massimiliano Zaramella
FLEBOTERAPIA: UNA NUOVA FILOSOFIA NEL TRATTAMENTO DELLE TELEANGECTASIE E DELLE VENE VARICOSE
Le vene varicose e le teleangectasie visibili sono vasi superficiali abnormemente dilatati in cui ristagna il sangue che “scappa” dal circolo venoso profondo a causa dell’incontinenza delle vene perforanti.
Le vene perforanti sono i vasi che mettono in comunicazione il circolo venoso profondo con il circolo venoso superficiale.
La causa principale dell’incontinenza delle vene perforanti è la debolezza congenita della parete dei vasi (meiopragia) che si manifesta per l’età, gli ormoni, la postura, le abitudini, l’obesità, ecc..
Le vene varicose del circolo superficiale rappresentano pertanto l’effetto della patologia, mentre la causa risiede nell’insufficenza delle vene perforanti.
La fleboterapia (o meglio la fleboterapia rigenerativa tridimensionale T.R.A.P.), ideata dal Prof. Sergio Capurro, attraverso l’iniezione di una soluzione rigenerativa in tutte le vene visibili, cura il circolo perforante, rinforzando la parete di questi vasi, riducendone il diametro, ripristinando pertanto la continenza di queste vene e normalizzando la pressione emodinamica sul circolo venoso superficiale.
La normalizzazione della pressione emodinamica determina una riduzione delle dimensioni delle vene superficiali dilatate che spariscono così alla vista.
A differenza di altre metodiche (flebectomia, scleroterapia, laserterapia, ecc.) la fleboterapia non si fonda sull’occlusione né sull’asportazione dei vasi, ma và a curare tutto il circolo venoso perforante, consentendo di ottenere un risultato duraturo nel tempo.
Ad oggi non sono noti eventi avversi o complicanze in corso di fleboterapia.
Raramente possono comparire pigmentazioni cutanee (macchie di colore scuro lungo il decorso delle vene trattate) che, generalmente, scompaiono dopo 3 o 4 settimane.
La fleboterapia non và comunque eseguita in gravidanza o durante l’allattamento.
Dr. Massimiliano Zaramella
Specialista in Chirurgia Vascolare
Aree di competenza principali:
- Chirurgia vascolare
Principali patologie trattate
- Piede Diabetico ,
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Indirizzo
Viale Ferdinando Rodolfi, Vicenza 36100
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Visita di chirurgia vascolare
130 € -
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Dopplergrafia arteriosa o venosa distrettuale
Da 80 € -
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Ecodoppler arterioso arti inferiori
75 € -
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Ecodoppler carotideo
80 € -
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Ecodoppler TSA
80 € -
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Recensioni
3 recensioni
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D
Dario Colombo/ Lapuca Consiglia
Oggi il dottor Zaramella ha visitato mia madre. Oltre all' elevato livello professionale,ho apprezzato molto la gentilezza e la carica umana che lo contraddistingue; un vero gentiluomo! Lo consiglio vivamente.
• AZIENDA ULSS n 8 BERICA- Ospedale S. Bortolo Di Vicenza • visita angiologica •
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M
Michele Piva
Dott. molto umano sia con il paziente (mio papà) che con noi famigliari.
Spiegazione dettagliata dell'intervento.
Professionale lo consiglio.• AZIENDA ULSS n 8 BERICA- Ospedale S. Bortolo Di Vicenza • Visita accessi vascolari per emodialisi •
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B
Barbara
Dottore davvero cortese e pronto ad ascoltare il paziente. Molto umano e allo stesso tempo professionale. Lo consiglio.
• AZIENDA ULSS n 8 BERICA- Ospedale S. Bortolo Di Vicenza • visita di chirurgia vascolare •
Dr. Massimiliano Zaramella
La ringrazio Sig.a Barbara avere riscontro è importante anche per noi.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gentili Dottori,eco color doppler n.1 distretto carotideo sinistro:ispessimenti calcifici lungo il decorso della CC,alla biforcazione voluminosa placca fibrocalcifica a margini regolari che si estende lungo il decorso della CI con stenosi emodinamica.Nella norma le arterie vertebrali sia all'origine che lungo il decorso interapofisario. Eco colo doppler n.2:distretto carotideo sinistro quadro caratterizzato dalla presenza di placca ad ecostruttura prevalentemente iso iperecogena bulbo origine carotide interna determinante stenosi severa del lume con segni di impegno emodinamico(PSV>300cm/sec.).Arterie vertebrali pervie e normodirette.Paziente donna asintomatico,età 83anni,iperteso e in sovrappeso di circa 10kg.Con questi due esami diagnostici(eco color doppler)e le altre informazioni sulla paziente è possibile programmare un intervento?Tea o stenting?grazie
Porre un’ indicazione alla luce del solo referto riportato di un’esame diagnostico è limitativo.
Le consiglio di fare riferimento ad un centro con elevato numero di procedure annuali e che possa offrirle entrambe le opzioni.
Cordiali saluti
Massimiliano Zaramella
Buongiorno."Lo stenting carotideo è preferibile all’endoarterectomia in caso di severa comorbidità cardiaca o polmonare oppure in caso di precedente radioterapia o intervento al collo, tracheostomia, restenosi post-CEA o post-CAS, stenosi o biforcazione molto alta o molto bassa al collo, paralisi laringea contro laterale."Quindi lo stenting è riservato solo a casi selezionati.Se un paziente non fa parte dei casi selezionati ed è idoneo all'intervento di chirurgia tradizionale (TEA)perchè scegliere lo stenting carotideo?È forse meno invasivo e quindi con minore rischi operatori rispetto alla chirurgia tradizionale TEA?Nei pazienti ultraottuagenari è più indicata la TEA?Grazie
Gentile Utente,
Nella sua domanda è indicata già la risposta. L’unico consiglio che mi sento di darle è di rivolgersi ad un centro dove possono offrirle entrambe le tecniche e con una casistica annuale importante.
Un ultima cosa nella decisione finale è fondamentale il confronto diretto con paziente e famigliari ed un colloquio franco e chiaro.
Un cordiale saluto
Massimiliano Zaramella
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