Esperienze

Sono uno Psicologo/Psicoterapeuta specializzato nell'aiutare le persone a superare momenti difficili, migliorare il benessere emotivo e raggiungere i propri obiettivi personali. Offro consulenze in studio a Sant'Angelo di Gatteo due giorni a settimana e online per garantire flessibilità e accessibilità.

Lavoro con adolescenti, adulti e famiglie, utilizzando un approccio personalizzato Psicoanalitico e Dinamico.

Le aree principali in cui opero includono ansia, depressione, gestione dello stress, difficoltà relazionali e crescita personale.

Contattami per fissare un primo incontro e scoprire come posso aiutarti a migliorare il tuo equilibrio e la tua qualità di vita.
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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza online

    60 €

  • Consulenza psicologica

    60 €

  • Colloquio psicologico individuale

    60 €

  • Sostegno psicologico adolescenti

    60 €

2 recensioni

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  • A

    È riuscito a mettermi a mio agio, mi sono sentita libera di parlare in modo autentico. Nel corso del dialogo ha colto i miei stati d'animo e sono riuscita a vedere più chiaramente su cosa lavorare. Chiaro nella comunicazione e competente.

     • Studio Privato consulenza psicologica  • 

  • A

    Mi ha colpito l’attenzione che mi ha riservato e la capacità di ripensare le cose da un punto di vista diverso

     • Studio Privato colloquio psicologico individuale  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 17 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve,
Sono una ragazza di 17 anni, vivo con i miei genitori e ho due fratelli di 10 e 11 anni in più di me che ormai vivono nelle loro case. Circa due anni fa, (quindi avevo 15 anni) ho passato un periodo veramente brutto per me. Sono sempre stata davvero tanto legata a uno dei miei fratelli in particolare, e fin da quando ero piccolissima stavamo tutto il giorno insieme, condividevamo tante passioni e potevamo passare ore a parlare tra di noi. Lui era una persona, come me, abbastanza solitario e tranquillo, e addirittura i miei genitori cercavano di spronarlo a uscire di più. Quando avevo circa 15 anni, questo fratello ha fatto un cambiamento radicale. Da un momento all'altro, ha iniziato a uscire praticamente tutte le sere e, quando non lavorava, anche io pomeriggio, ha trovato un suo gruppo di amici con cui sta tuttora e poco dopo anche una ragazza. Ovviamente, non stando più tanto tempo a casa, passavamo veramente molto meno tempo insieme. Dal quel momento è iniziato il periodo peggiore della mia vita penso. Ero entrata in un tunnel di cui non vedevo la fine, piangevo quasi ogni giorno e per ogni minimo problema, mi sentivo di odiare me stessa (tanto da cercare anche di provocarmi dolore da sola attraverso lo schiocco di un elastico sul polso o più raramente dei graffi leggeri), non sopportavo neanche la mia estetica (a volte, nei giorni più stressanti mangiavo tantissimo per poi sentirmi in colpa), non avevo più voglia di fare niente di tutto ciò che prima mi piaceva, ero totalmente senza energie e soprattutto pensavo che questa condizione non sarebbe mai finita. Durante questo periodo ero convinta che tutto ciò derivasse dal rapporto particolare che ho con i miei genitori (con mio padre non ci parlo praticamente mai, e in generale entrambi a volte hanno delle regole su cui sono abbastanza severi), ma non volevo mai ammettere che forse era anche a causa dell'allontanamento da mio fratello. Sono stata così 8 mesi forse, poi anche dopo non stavo benissimo, ma ho iniziato a riprendermi piano piano, e forse lo sto ancora facendo dato che ho ancora diversi punti deboli. Ora, a distanza, di 2 anni dall'inizio di tutto quanto, non solo mi sono resa conto di quanto io stessi male e avessi bisogno di un aiuto che non ho ricevuto, ma inizio anche a prendere consapevolezza del fatto che probabilmente derivava anche dall'allontanamento di mio fratello. Vorrei chiarire che ovviamente la colpa non è sua, lui è giusto che si sia fatto la sua vita e, anzi, sono contentissima per lui perché ora finalmente lo vedo stare bene, ma mi rendo conto che forse prima ero talmente abituata a stare sempre con lui che non riuscivo a stare davvero da sola totalmente. Mi sono ritrovata a passare intere giornate chiusa in casa, in cui c'erano solo i miei genitori, e non sapevo da dove partire per stare meglio. Magari anche prima avevo problemi con me stessa con cui, però, non mi ero mai ritrovata a confrontarmi, invece, essendo rimasta sola, ho dovuto farlo. Scrivo qui perché so che questa non è la piattaforma per fare diagnosi o, ancora di più, sedute dallo psicologo, ma vorrei capire che questo ultimo ragionamento che ho fatto può avere senso.
Vi ringrazio con il cuore per il lavoro che fate ogni giorno.
Buona giornata

Sicuramente ha avuto molto intuito a comprendere che parte della difficoltà era legata anche al fatto che non ci fosse più come prima suo fratello. Sarebbe da comprendere se il legame con suo fratello era, oltre l'affetto per lui, anche un modo per stare meno con qualcosa più interiore, di difficoltà, non specificato che le suscitava lo stare da sola.

Dott. Manuele Nicolini

Salve, è da un po’ di tempo che mi sono accorto di venire con un aspetto diverso nelle foto risposto a come mi vedo nella realtà nello specchio, ad esempio ho sempre avuto il naso leggermente storto( ma leggermente) nelle foto invece questa caratteristica viene evidenziata ancora di più.
Però ad esempio nella foto della carta di identità mi vedo con un aspetto più similare a quello specchiato
Questa cosa mi fa pensare che rispetto a come mi vedo io allo specchio gli altri non mi vedono nella realtà ,
Perciò il mio dubbio sono le foto che mi distolgono il viso al punto da rendermi in riconoscibile( in negativo) oppure mi devo fidare di come mi vedo alla specchio.

Sarebbe da comprendere il rapporto che ha con il suo corpo e il suo aspetto e se questa sua paura "di non essere come gli altri la potrebbero volere" abbia delle radici più profonde

Dott. Manuele Nicolini
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