Esperienze



Sono docente di Scienze dell’Alimentazione e formatrice HACCP.
CHI E' E COSA FA IL NUTRIZIONISTA?
Il Biologo Nutrizionista è il professionista sanitario competente per la valutazione dello stato e del fabbisogno nutrizionale ed energetico degli individui sani o con patologie già diagnosticate e per l’elaborazione e determinazione di profili nutrizionali, al fine di favorire un miglioramento dello stato di salute della persona cui è rivolta la prestazione. Spetta al Biologo la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo e la determinazione e quindi l’elaborazione di:
• una dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisiopatologiche
• diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti (età, sesso, tipo di attività, ecc…)
• diete speciali per particolari accertate condizioni patologiche. Il Biologo Nutrizionista può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio “benessere”, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento dello stato di salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche la modalità di assunzione.
Aree di competenza principali:
- Scienze dell'alimentazione umana
Indirizzi (3)
Via Dalmazia, 30, Varese
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Indipendenza 3/3a, Varese
Disponibilità
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- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
5 recensioni
Punteggio generale
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Alessandro
Mi sono affidato alla Dott.ssa Maganza per una dieta dimagrante e i risultati si sono visti da subito! Ho apprezzato il fatto che sia stata facile da seguire, ben bilanciata e, soprattutto, costruita sulle mie reali esigenze. Competente, attenta e disponibile: la consiglio vivamente!
Marco
Professionale, gentile e disponibile.
Oltre all'analisi che ho richiesto, si è dimostrata molto attenta nel valutare la mia situazione. Spiega in modo chiaro, ottima dal punto di vista umano.
F.v.
Visita molto approfondita. È stata molto attenta alle mie necessità e i gusti. La dieta è facile da seguire e si manga bene.
Maria Cristina C.
Disponibile, chiara, preparata. Mi ha condotta a ottimi risultati nella ricomposizione corporea, motivo per cui mi ero rivolta a lei. La consiglio
Andrea C.
Consiglio caldamente la Dott.ssa Maganza a chiunque voglia migliorare il proprio stile di vita attraverso una corretta alimentazione. È una vera esperta, sempre disponibile e molto rassicurante. Grazie a lei, ho imparato a mangiare meglio e a sentirmi più energico
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, mia moglie è in attesa di un bimbo, che abbiamo scoperto da poco. Nell'attesa della prima visita ginecologica, ci potreste fare una lista delle cose da NON mangiare?
Sappiamo sicuramente la carne cruda e le verdure non lavate bene. Poi?
The verde? Biscotti? Frutta secca va bene tutti i giorni?
E magari qualche altro consiglio , dato che per noi è la prima volta!
Buongiorno e tanti auguri per la lieta notizia! Durante la gravidanza, è importante prestare attenzione all’alimentazione per proteggere la salute della madre e del bambino. Ci sono alcuni cibi che è meglio evitare o limitare per ridurre il rischio di infezioni, intossicazioni o altri problemi. Questi sono i consigli per le mie pazienti in dolce attesa (e che io stessa ho seguito!):
Cibi da evitare completamente: pesce crudo e crostacei crudi, carne cruda o poco cotta, insaccati non cotti (es. salame, prosciutto crudo), uova crude o poco cotte, latte crudo (cioè non pastorizzato) e formaggi a latte crudo, pesci ad alto contenuto di mercurio
(pesce spada, tonno fresco cioè non in scatola, sgombro reale). Alcol : nessuna quantità è considerata sicura.
Cibi da limitare o consumare con cautela: Caffeina, cibi confezionati e ultraprocessati (Snack, patatine, merendine, fast food), fegato e prodotti a base di fegato
Posso darvi anche i seguenti consigli:
Lavare bene frutta e verdura per eliminare residui di terra o parassiti, evitare buffet o cibi pronti conservati a lungo, evitare germogli crudi come quelli di soia, perché favoriscono la crescita batterica.
Rispetto alle altre domande consiglio di limitare il consumo di the che contiene un sostanza simile alla caffeina e non esagerare con gli zuccheri semplici (biscotti e dolciumi). La frutta secca (frutta oleosa) è un ottimo alimento, ricco di "grassi buoni" che va consumato però con moderazione per il suo alto contenuto di calorie.

Gent.mi Dottori,
ho letto che l’OMS raccomanda di non superare i 25 g di zuccheri “liberi” al giorno. Cosa si intende esattamente con il termine zuccheri “liberi”? Si parla prevalentemente di zucchero aggiunto a quello già presente naturalmente negli alimenti? Nella dicitura zuccheri “liberi” potrebbe rientrare anche, ad esempio, la frutta privata della sua buccia? Grazie per i chiarimenti ☺️
Domanda interessante! Gli zuccheri liberi sono zuccheri semplici aggiunti ai cibi o alle bevande in fase di produzione/preparazione oppure naturalmente presenti in alcuni alimenti. Zuccheri aggiunti sono, ad esempio, lo zucchero da tavola (saccarosio), gli sciroppi di glucosio, mais o fruttosio, e qualsiasi altro zucchero aggiunto durante la preparazione o il consumo dei cibi. In alcuni alimenti, come miele, succo di frutta, e succhi concentrati, troviamo invece zuccheri liberi naturalmente presenti. Per tornare al suo quesito, la frutta contiene zuccheri, ma non sono "zuccheri liberi" ma zuccheri presenti naturalmente costituenti del frutto stesso che si accompagnano a fibre e altri nutrienti. In altre parole, gli "zuccheri liberi" della frutta sono quelli che vengono rilasciati quando la frutta viene processata, come nel caso dei succhi, frullati, o omogeneizzati. La frutta, se consumata intera, con o senza buccia, non è considerata una fonte di zuccheri liberi, in quanto gli zuccheri sono legati alla fibra e alla struttura cellulare.
L'OMS raccomanda di ridurre il consumo di zuccheri liberi a meno del 10% dell'apporto energetico totale giornaliero, e preferibilmente a meno del 5% per ottenere ulteriori benefici per la salute.

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