Esperienze

Laureata in Medicina e Chirurgia con 110 e lode presso l’Università di Pisa nel luglio 2019;
ho conseguito la specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente nel febbraio 2025, sempre con il massimo dei voti.
Nel 2023 ho completato un Master in Nutrizione Clinica, integrando così le mie competenze in ambito gastroenterologico con una solida formazione nell’ambito nutrizionale.
Attualmente svolgo la mia attività clinica presso l’Ospedale Versilia, dove collaboro con un’équipe multidisciplinare per garantire un’assistenza personalizzata e di qualità ai nostri pazienti.
Mi occupo della prevenzione, diagnosi e trattamento delle principali patologie dell’apparato digerente, con un’attenzione particolare all’aspetto nutrizionale.
Nella mie visite integro l’approccio medico con indicazioni alimentari mirate, utili sia in ambito preventivo che terapeutico.
Eseguo personalmente esami diagnostici tra cui ecografie addominali, gastroscopie, colonscopie, video-endocapsule e manometrie esofagee, strumenti fondamentali per una valutazione accurata e tempestiva.
Aree di competenza principali:
- Ecografia
- Scienze dell'alimentazione
- Gastroenterologia endoscopica
Indirizzi (2)
Piazza XXIV Maggio,, Marina di Pietrasanta
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Piazza ⅩⅩⅣ Maggio 8, Marina di Pietrasanta
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Risposte ai pazienti
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gentile Dottore,
sono un ragazzo di 30 anni con continui problemi di reflusso gastroesofageo prossimale con episodi di forte dolore epigastrico che mi portano tosse secca e difficoltà a respiro profondo.
Sto seguendo da tempo la terapia con Lucen, più antiacido, come da indicazioni di gastroenterologo.
Ho fatto i seguenti esami:
EGDS (2023): esofagite grado A, gastrite cronica lieve (H. pylori negativa).
RX con MDC (2022): modesto reflusso gastroesofageo.
Ecografie addome (2022, 2023): tutto nei limiti, tranne una cisti epatica di 4 mm.
Esami del sangue e feci (2024-2025): tutto nella norma, solo gastrina leggermente alta e calprotectina fecale elevata, sospetto falso positivo per uso cronico di PPI.
RX torace e diretta addome (2024): coprostasi intestinale ma senza lesioni rilevanti.
Chiedo se debba preoccuparmi per una patologia più grave o possa esserci un reflusso non acido, una condizione di ipersensibilità viscerale, oppure un disturbo motorio dell’esofago che andrebbe approfondito con le indagini strumentali come pH-metria, manometria, impedenziometria, ecc.
Ringrazio per la disponibilità.
Per la persistenza dei sintomi nonostante terapia con PPI e alginati, per accertare una MRGE è consigliabile eseguire una PH-impedenziometria per valutare se il suo esofago è esposto all'insulto acido durante la gioranta, la manometria esofagea è tuttavia propedeutica alla PH-impedenziometria e in ogni modo potrebbe essere utile per escludere disturbi minori o maggiori di motilità esofagea.
saluti

Buongiorno. Sono un ragazzo di 35 anni, sportivo. Di base soffro di reflusso gastroesofageo, curato con IPP a cicli, e di una componente ansiosa tenuta a bada con una dose di fluoxetina da 20 mg da ormai molti anni.
Negli ultimi mesi ho notato una serie di problematiche differenti le cui cause gli specialisti hanno ipotizzato si possano ricondurre a disordini gastrointestinali. Dapprima una prostatite acuta, in seguito ragadi anali. Ultimamente ho notato parecchia irregolarità nell'alvo con tendenza a diarrea quasi quotidiana. In passato mi era stata diagnosticata da un collega gastroenterologo una sindrome da intestino irritabile aggravata dalla componente ansiosa. Secondo voi è il caso di indagare con esami diagnostici o l'intero quadro sovraesposto può essere ricondotto a tale problematica?
Buonasera, innanzi tutto per la diarrea persistente è indicato eseguire esami sulle feci come la calprotectina fecale, ricerca CD, coproparassitologico e RSO; se dagli esami sulle feci non risultasse niente di alterato consiglio esecuzione di esami sierologici per escludere la celichia o eventualmente eseguire breath test al lattosio.
Se non si riscontrasse niente, potrebbe essere una disbiosi associata ad una IBS, pertanto consiglio di intraprendere terapia mirata con antibiotico non riassorbibile a livello sistemico e successivamente associare un probiotico specifico per la sua situazione.
In ultima ratio o qual'ora si riscontrassero alterazioni sugli esami fecali è consigliabile eseguire una colonscopia.
Cordiali saluti

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