Esperienze
Ho esplorato e continuo ad esplorare diversi ambiti della conoscenza e dell’esperienza (anche in ambito lavorativo). Qualcuno ha guardato con sospetto questa mia attitudine a cimentarmi in tante attività all’apparenza inconciliabili. Io riscopro, ogni giorno di più, in questa attitudine, una grande ricchezza per me e per le persone con cui entro in contatto.
Supporto persone e gruppi di persone nella gestione del cambiamento.
Agevolo il processo di riconoscimento delle ambizioni e dei talenti in chi desidera trasformarsi attraverso percorsi individuali e di gruppo.
Lavoro sulle competenze utili nella vita, nello studio, nel lavoro, sul riconoscimento di limiti e potenzialità con bambini, adolescenti ed adulti; lavoro in contesto privato ed aziendale.
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicologia dell'età evolutiva
Principali patologie trattate
- Disturbo bipolare
- Ansia
- Stress
- Abuso sessuale
- Borderline
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Indirizzi (4)
Vicolo Giudei 6, Sarno 84087
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Piazza Vittorio Veneto 8, Salerno 84123
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Generale Gonzaga 8, Battipaglia 84091
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
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Orientamento scolastico
60 € -
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Training autogeno
60 € -
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Tecniche di rilassamento
60 € -
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Superamento di eventi traumatici
60 € -
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Recensioni
6 recensioni
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R
R.R.
Il dott. Mancusi è una brava persona e un ottimo professionista, è scrupoloso e arguto, sempre disponibile, si vede che ha esperienza. Mi segue da circa 8 mesi e mi è stato di grande aiuto in un periodo davvero difficile della mia vita. Tra noi si è creato un ottimo feeling e mi fa sentire libero di potergli parlare di tutto, certamente continuerò il percorso con lui. Lo consiglio vivamente.
• Dott. Luca Mancusi - Studio Salerno • psicoterapia •
Dott. Luca Mancusi
grazie per le tue parole :)
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A
A.p.
Mio figlio ha trovato da subito un'intesa col dott.Mancusi e si reca da lui in studio con piacere, il percorso dura da circa 3 anni e continuerà ancora.
• Dott. Luca Mancusi - Studio Salerno • consulenza psicologica •
Dott. Luca Mancusi
Grazie mille per la fiducia
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l
Ho notato grandi miglioramenti nel mio benessere emotivo. Lo consiglio a chi sta cercando un professionista competente e umano.
• Dott. Luca Mancusi - Studio Salerno • colloquio psicologico •
Dott. Luca Mancusi
Grazie mille
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A
Angela
Il dottor Luca da più di 2 anni segue mio figlio con ADHD ... è una persona molto paziente, professionale, disponibile, simpatico, davvero un ottimo professionista. Mio figlio lo adora.
• Dott. Luca Mancusi - Studio Battipaglia • psicoterapia •
Dott. Luca Mancusi
Grazie di cuore
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G
Giorgia M
Sono in terapia con il Dott. Mancusi da circa un anno e, sin da subito, ho notato dei miglioramenti.
È una persona molto empatica ed attenta, qualità che, a parer mio, rendono il percorso terapeutico particolarmente efficace.
Lo consiglierei senza esitazione.• Dott. Luca Mancusi - Studio Salerno • psicoterapia •
Dott. Luca Mancusi
grazie mille
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A
Alberto S.
Il dott.Mancusi è davvero un ottimo terapeuta. Affidabile, empatico e rassicurante, mi sento seguito e guidato efficacemente con scrupolosa attenzione nel mio percorso. Assolutamente consigliato!
• Dott. Luca Mancusi - Studio Salerno • psicoterapia •
Dott. Luca Mancusi
Grazie grazie
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno a tutti.
È da una settimana che convivo con il mio ragazzo. Stiamo insieme da otto anni (io ne ho 26) e pensavo che i primi giorni di convivenza sarei stata felicissima. In realtà, mi sento sì contenta, ma anche molto malinconica e confusa. Fino a poco fa vivevo con i miei genitori, con cui ho un rapporto molto stretto, e forse proprio il distacco da loro sta contribuendo a questo senso di smarrimento.
La confusione riguarda anche la nostra relazione. Mi chiedo se sia normale sentirsi così dopo un passo così importante come la convivenza. Può essere che tutto questo disorientamento sia legato proprio al cambiamento che stiamo vivendo?
C’è anche un altro aspetto: in passato il mio ragazzo ha avuto problemi di salute mentale e io gli sono stata accanto. In quel periodo non mi sentivo più la sua compagna, ma quasi la sua “infermiera”. Ora lui sta meglio, ha fatto grandi passi avanti — ha smesso di fumare, ha iniziato a fare sport — e sta cercando di migliorare la sua vita, andando anche da una psicologa che lo sta aiutando molto. Vedo infatti che sta molto meglio e sono felicissima per lui!
Eppure, in me è rimasta questa “indole del prendermi cura”, quando invece sento il bisogno che, per una volta, sia lui a prendersi cura di me. Vorrei sentirmi corteggiata, leggera. E da qui nasce forse anche il desiderio di evasione, la voglia di conoscere qualcuno di nuovo. Non è la prima volta che mi vengono questi pensieri. Con lui ne ho già parlato e lui dice che si sta impegnando e che gli dispiace di non riuscire a volte a rendermi felice. Io sono sempre stata quella "brava" e quella "forte" che se la cava sempre da sola, ma sono stanca di essere ritenuta così, come non avessi mai fatto fatica nella vita!!
Grazie!
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità il suo vissuto. La sua domanda tocca aspetti profondi della vita affettiva e personale, e credo che molte persone possano riconoscersi nelle sue parole.
Quello che sta vivendo è del tutto comprensibile. La convivenza, anche se desiderata e vissuta con una persona amata, è uno snodo importante nella vita: non solo cambia la quotidianità, ma spesso risveglia emozioni legate alla propria storia personale e familiare. Il distacco dai genitori, soprattutto quando il legame è stretto, può generare un senso di perdita o malinconia, anche in un contesto felice. In altre parole: può essere un momento bello e difficile allo stesso tempo.
Inoltre, ciò che descrive riguardo alla sua relazione parla di ruoli che si sono strutturati nel tempo. Lei si è presa cura del suo compagno in momenti delicati, e questo ha richiesto risorse emotive significative. Ora che lui sta meglio — e questa è una bellissima notizia — è naturale che lei cominci a sentire il bisogno di essere anche accudita, leggera, riconosciuta nella sua vulnerabilità, non solo nella sua forza.
La "voglia di evasione" che menziona non va letta necessariamente come una volontà di rompere qualcosa, ma potrebbe essere il segnale che una parte di lei desidera spazi nuovi per riscoprirsi, liberandosi dall’idea di dover essere sempre quella che regge tutto. È un desiderio di equilibrio più che una fuga.
Il fatto che lei e il suo compagno ne abbiate già parlato è molto positivo: la comunicazione aperta è una risorsa preziosa. Tuttavia, non sempre basta parlarne con l’altro: a volte è utile parlarne anche con sé stessi, in uno spazio protetto, magari con l’aiuto di uno psicologo. Potrebbe aiutarla a rimettere a fuoco i suoi bisogni, i suoi desideri e a trovare una nuova posizione emotiva nella relazione — una posizione che le permetta di essere anche fragile, anche desiderata, anche leggera.
Le auguro di cuore che questo passaggio si trasformi in un’occasione di crescita autentica, per lei e per la coppia.
Un caro saluto,
Luca Mancusi
Salve, sono un ragazzo e avrei bisogno di un vostro parere. Sin da bambino mi è sempre piaciuto l'odore di sigaretta e mi eccito guardando gente che fuma. Secondo voi, e probabile che io inizi a fumare? Grazie.
Gentile utente,
grazie per la sua domanda, che affronta con onestà un tema delicato e spesso poco discusso.
Il fatto che l’odore della sigaretta le provochi piacere o eccitazione non significa automaticamente che lei inizierà a fumare. Le attrazioni o gli interessi particolari che sviluppiamo — anche legati a stimoli sensoriali come un odore, un’immagine o un comportamento altrui — possono avere significati diversi da persona a persona, e non sempre si traducono in comportamenti concreti.
In alcuni casi, per esempio, il fumo può evocare immagini di adultità, trasgressione, sicurezza o mistero, magari interiorizzate in giovane età attraverso modelli familiari, sociali o mediatici. Altre volte può assumere un significato più personale e affettivo. Quando questi elementi si legano a un certo tipo di eccitazione, non è detto che ci sia qualcosa di “strano” o “sbagliato”: semplicemente, il nostro mondo interno è ricco, sfaccettato e a volte un po’ misterioso anche per noi stessi.
Se da un lato non c’è una regola che dica che per forza inizierà a fumare, dall’altro è utile essere consapevoli delle motivazioni che ci portano a desiderare qualcosa. Se si sente incuriosito ma anche in dubbio, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo, per esplorare meglio questo interesse e capirne le radici senza giudizi.
Riconoscere i propri pensieri, anche quelli meno comuni o più intimi, è un segno di grande maturità. E cercare un confronto su questi temi è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza di sé.
Un caro saluto,
Luca Mancusi
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