Corte Don Giuliano Botticelli 98, Cesena 47521
Aderisco come professionista all'iniziativa del BONUS PSICOLOGO che facilita l’accesso alle cure psicologiche, promuovendo il benessere mentale
07/05/2025
Corte Don Giuliano Botticelli 98, Cesena 47521
Aderisco come professionista all'iniziativa del BONUS PSICOLOGO che facilita l’accesso alle cure psicologiche, promuovendo il benessere mentale
07/05/2025
Sono una psicologa iscritta all'albo degli Psicologi dell'Emilia-Romagna ( n.8304) e psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale.
Svolgo colloqui di sostegno psicologico e di psicoterapia individuale e di coppia.
Nell'ambito della terza età effettuo interventi di stimolazione cognitiva, sia individuali che di gruppo e di sostegno psicologico ai caregiver di pazienti con demenza.
Ricevo nel mio studio a Cesena e mi rendo disponibile ad effettuare colloqui online.
6 recensioni
Professionista molto attenta, pronta all' ascolto e alla comprensione nel profondo
Dott.ssa Letizia Simonelli
La ringrazio molto per le sue parole.
Impatto molto positivo, ottima accoglienza ed empatia
Ho trovato nella Dott.ssa Simonelli una professionista empatica e competente. Mi sono sentito accolto e capito fin da subito. Grazie al suo aiuto, ho potuto fare progressi significativi. La consiglio vivamente.
Dott.ssa Letizia Simonelli
La ringrazio molto per il suo feedback. Un caro saluto
La sua empatia e professionalità hanno creato un ambiente sicuro in cui ho potuto esplorare i miei pensieri e le mie emozioni. Consigliatissima
Dott.ssa Letizia Simonelli
Grazie mille per il suo prezioso riscontro
Grande professionalità, disponibilità e attenzione al paziente.
Una professionista attenta e scrupolosa con un unico obiettivo, il benessere della persona.
Consiglio vivamente.
Dott.ssa Letizia Simonelli
Grazie mille per il suo feedback
La dott.ssa Simonelli è una professionista seria e responsabile. Mi sono subito sentita accolta e ascoltata. Grazie ancora.
Dott.ssa Letizia Simonelli
La ringrazio per il suo riscontro positivo.
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera. Ho 56anni. Mio padre era un libero professionista e mia madre mi ha abbandonata quando avevo 5 anni. Mi ha lasciata a mio padre..con cui la vita non è stata semplice. Spesso nervoso..mi ha cresciuta con i sensi di colpa..per la sua solitudine e per l'abbandono di mia madre. Ho dovuto fargli da moglie..e ero il capro espiatorio delle sue frustrazioni emotive. Mia madre si è rifatta una vita..con un altro uomo. L'ho vista poco.. saltuariamente. Era chiara la sua totale mancanza di senso materno. A volte era affettuosa ma in modo infantile..ma disinteressata alle mie sorti con mio padre. Una donna tutta presa dal rapporto col suo uomo e dalla sua vita. Io ora sono da anni con crisi d'ansia..a periodi..e insicurezze paure. Vivo nella casa dove sono cresciuta con mio padre. Mia madre è morta giovane..io avevo 24 anni..e non ho potuto parlare con lei di tutto quello che è accaduto..mio padre è morto 10 anni fa'...e vorrei andarmene da questa casa piena di ricordi ...controversi...ma non riesco! Vorrei vendere e andarmene in Belgio. Paese natale di mia Madre! Ho sempre sentito attrazione verso la città di mia mamma..dove andavo spesso da ragazzina anche con mio padre... perché lui ci è emigrato con i suoi..e cresciuto e sposato lì. Poi dopo sposati sono venuti a vivere in Italia. Sento questo desiderio di andarmene lì...ma nello stesso tempo..sono attaccata alla casa dove ho vissuto anche se piena di ricordi tristi...non so che fare!
Gentilissima,
leggendo il suo racconto, mi vengono in mente alcune domande: cosa rappresenterebbe per lei un trasferimento in Belgio? Una “fuga” dalla sua casa di origine, un ritorno al passato oppure un nuovo inizio?
Inoltre, non abbiamo informazioni sulle sue relazioni attuali e su come possano influenzare queste scelte.
Credo che un percorso di psicoterapia potrebbe esserle utile per elaborare alcuni vissuti del passato, in particolare con le sue figure genitoriali e aiutarla ad indirizzare il suo presente con più consapevolezza.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simonelli
Gentili dottori, spero di essere il più breve e coincisa possibile per spiegarvi ciò che mi sta accadendo , con la speranza di ricevere almeno da voi delle risposte esaustive.
Come dicevo è da circa cinque anni che ho letteralmente perso le speranze con tutto nella mia vita, ero una studentessa di scienze e tecnologie alimentari per diventare quello che speravo sarebbe diventata la mia passione e professione ( nutrizionista) ma col tempo mi sono resa conto che ciò che studiavo non mi entrava in testa , per giunta ho anche una diagnosi di dsa. Ho lasciato gli studi e non so letteralmente cosa fare nella mia vita, non conosco le mie propensioni o ciò che mi piacerebbe fare. Ho quasi 24 anni e non ho ancora amici, fidanzato , patente ma soprattutto degli obbiettivi. A volte penso che tanto è meglio non vivere più tanto è inutile la mia vita. Sto diventando sempre più nervosa e apatica con tutto e con tutti, non so se non lo sono mai stata o ci sto diventando non empatica , ma dei problemi altrui non mi importa più nulla. So diventando una persona cattiva, non sopporto i miei genitori, la casa è sempre sporca e in disordine e loro mi dicono che dovrei essere io a pulirla in quanto vivo ancora sotto il loro tetto ed hanno ragione il problema è che non mi importa, così come non mi importa di prendere questa benedetta patente che tutti mi spingono a prendere. Non faccio neanche più attività motoria, non ne vedo più il senso. Anche quando chiedo ai miei di accompagnarmi da uno psichiatra per un consulto per dei eventuali farmaci, si arrabbiano molto e a quel punto io mi arrabbio molto e comincio ad insultarmi e loro me. Sia chiaro che anche a me farebbe paura assumerli , ma mi fanno paura anche i miei pensieri e come mi sento. Mi sento sola e perdonatemi se sembro logorroica o cos'altro. Sono consapevole che non potete fare una diagnosi o darmi degli aiuti, ma vi ringrazio comunque per avermi ascoltata.
Gentilissima,
la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti in questo spazio.
Da quello che riporta, credo stia vivendo una situazione di impasse, in cui fatica anche a percepire le sue risorse.
Un percorso di psicoterapia, eventualmente supportato da una terapia farmacologica, potrebbe aiutarla ad affrontare questo periodo e a far chiarezza sui suoi obiettivi, considerando anche la ripresa degli studi oppure un progetto alternativo. Inoltre può essere importante condividere con i suoi genitori il disagio che sta provando, attraverso un dialogo più sereno e aperto, evidenziando l’importanza di un loro sostegno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simonelli
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.