Dott.ssa
Ilaria Saddi
Psicoterapeuta,
Psicologo
Psicologo clinico
Altro
Oristano 1 indirizzo
Esperienze
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicoterapia della gestalt
Indirizzi (2)
Via Figoli 18, Oristano
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Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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31 recensioni
Punteggio generale
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Mario
Stamattina ho avuto il primissimo colloquio con la Dottoressa Saddi e posso solo dire cose positive. Mi ha fatto sentire subito a mio agio, sembrava di parlare con una persona che conosci da sempre!! Empatia e ascolto sono senza dubbio le qualità che ritroverete in lei. In conclusione penso che sia importante tenere conto anche della sua professionalità e competenza che si percepiscono sin da subito.
R.
Esperienza meravigliosa di psicoterapia con la dottoressa Ilaria Saddi, la sua empatia e professionalità sono un ottimo supporto per il mio percorso di crescita! Consigliatissima
Miriana
Psicologa d’oro, in poche sedute è riuscita a toccare i punti chiave per farmi ritrovare la mia serenità.
F.S
È stata la mia prima esperienza e la Dottoressa mi ha messo subito a mio agio. È stato semplice parlarle, anche perché lei è molto gentile, empatica e soprattutto professionale.
La consiglio vivamente.
Ar
Dottoressa Ilaria ti mette subito a tuo agio, disponibile e professionale. Super consigliata
G.D.R
Oggi ho avuto la prima seduta con la dottoressa e mi sono trovato veramente bene, competente e sa ascoltare e spiegare in modo preciso. Sicuramente continuerò il percorso.
C
Mi ha saputo mettere subito a mio agio, dolce e gentile, la sceglierei altre mille volte.
Silvia U.
Scorrendo su questo sito ho scelto la Dott.ssa Saddi in maniera istintiva, oggi ci siamo incontrate per la prima volta, e sinceramente riconfermo la prima impressione avuta. È stata bravissima a mettermi subito a mio agio, molto attenta durante il colloquio, empatica e simpatica (una qualità non scontata), e molto professionale. Mi aspettavo di uscire dallo studio devastata, invece inaspettatamente, sono uscita più leggera e serena.
G.D.
Sempre puntuale, flessibilità e disponibilità negli appuntamenti. Cortesia, empatia e professionalità non si discutono. Seduta con trattamento EMDR per il quale, dopo diverse sedute, posso confermarne l’efficacia.
Mari
Grazie Dottoressa, è stato davvero utile il percorso con lei. Grazie.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono una ragazza di 26 anni. Sto con un uomo di 44 da 4 mesi, e non mi ci trovo più bene non so come Mollare non ho il coraggio di parlarci di persona, la nostra storia è una storia nascosta i miei non sanno nulla, io vivo a casa mia da sola e lui con i suoi genitori, quindi ogni tanto viene a casa a dormire sempre anche di nascosto dai suoi genitori, quando ero sull orlo di dirgli che non volevo più continuare, mi ha detto che ha parlato con i suoi genitori di me che gli ha detto tutto e davanti a me mandava le foto nostre a suo fratello per fargli vedere chi io fossi e quindi quando lui mi ha detto così io non ho detto cosa stavo provando, il problema che non mi ci trovo per l età Essendo giovane ho voglia di uscire tranquilla e divertirmi con la gente della mia età, anche se lui è molto giovanile molte volte anche più di me.. però i suoi amici ovviamente hanno la sua età e io mi sento troppo piccola.. ultimamente sto a pensare al mio ex anche, anzi da quando ci siamo lasciati 2 anni fa io non ho mai smesso di pensarlo neanche un giorno e ultimamente ci sentiamo per messaggio.. non ho il coraggio di parlarci di persona mi blocco perché in quel momento che lui è davanti a me sto bene, sto male quando va via perché iniziano i pensieri.. avevo in mente di mandare un messaggio ma risulterei troppo immatura, ma inviando un messaggio poi magari una volta sbloccata riesco a parlarci anche di persona, mi si stringe il cuore se poi sta male per me, perché lui a confronto è molto preso e innamorato. Se dovessi riuscire a lasciarlo sicuramente verrà al bar dove lavoro e mi verrà anche difficile "dimenticare" . Non so cosa fare
Gentilissima, la fine di una relazione non è quasi mai semplice.. sia per chi decide di interrompere il legame, sia per chi viene lasciato ed anche per chi, magari, lo decide di comune accordo. Rappresenta la fine di un legame che ci ha fatto battere il cuore, che ci ha permesso di condividere momenti felici o meno insieme, che ci ha fatto sorridere... è la fine di un'esperienza che permetterà di viverne nuove altre. Nel suo caso sono trascorsi pochi mesi dall'inizio della relazione, se si è resa conto che non è la persona giusta per lei è giusto che prenda la sua decisione, portare avanti un legame per il quale non vi è quasi più interesse protrae solamente un'insofferenza e una decisione che prima o poi comunque, con tutta probabilità, arriverà. Saluti

Salve, sono qui per un consiglio da voi, esperti del mestiere.
Mi trovo in una situazione tragica con la mia ragazza.
Breve riassunto.
Entrambi 30enni.
Io sono sempre stato nella mia vita una persona super socievole, sempre sorridente, molto sicuro di sé, di quel che vuole e di quel che dice. Molto razionale su tutto. Aggiungerei menefreghista di tutto e forte, sono tutti i punti di vista. Non sono mai stato timido e da quando sono adolescente cerco di vedere tutte le mie questioni senza l'aiuto di nessuno.
La mia ragazza invece tutto il contrario: triste, insicura, debole mentalmente, chiusa in se stessa, super gelosa nelle relazioni, anaffettiva e distaccata di base. Bipolare cronica. Con problemi personali dall'adolescenza riguardo sia se stessa che chi la circonda, oltre che verso la famiglia. Persona che vive nel passato e vede tutto negativo.
Storia già dall'inizio marcia perché entrambi, nel periodo di conoscenza, io di più lei meno, abbiamo sbagliato non facendo istaurare quella fiducia che dovrebbe crearsi in quella fase (anche se per me questa è una questione superata da tantissimo tempo)
Dopo 3 anni di cui 2 di convivenza, dopo una brutta litigata dovuta alla sua gelosia su un episodio direi insignificante, in me si è attivato come un processo di autodifesa in cui è come se fossi tornato in me, e mi sono reso conto di tante cose che prima non riuscivo a vedere forse a causa del sentimento.
In questa storia mi sono sempre lasciato scivolare addosso tantissime discussioni inutili e situazioni svantaggiose o scomode e ho sempre dato corda all'altra persona, per evitare il litigio. Dal sapere ogni mio spostamento, all'avere tutti i miei social, al mandargli la posizione in diretta quasi ogni volta che uscivo. Addirittura non ho la possibilità più di parlare con nessun mio amico perché reputati da lei cattive persone. Da quella litigata comunque, mi sono reso conto che finora, in realtà, alcuni suoi lati caratteriali hanno completamente surclassato i miei, condizionandomi anche nella vita privata, quindi mi sono reso conto che e venuta a mancare quella forza di cui sono sempre stato sicuro e orgoglioso. Al contrario di prima, in cui ero spontaneo su qualunque discorso e con chiunque, ora rifletto 30secondi sulle cose da fare o da dire per paura che lei mi ascolti (non so in che modo) e dopo si arrabbi. Oppure prima di uscire, mi viene da pensare che devo sbrigarmi a fare quello per cui sto uscendo altrimenti lei può pensare chissà cosa sto facendo o con chi sono e quindi creare una discussione. Questi sono solo due esempi della mia situazione attuale creatasi da episodi successi realmente nel corso degli anni, che mi hanno condizionato a tal punto da diventare così. Inutile dire che, essendomi reso conto di queste cose, che non mi sono mai appartenute ne voglio che facciano parte di me ovviamente, ho espresso a lei questa situazione, sperando in qualche tipo di risposta che potesse soddisfarmi. Io non mi sento più quel che sono sempre stato, e non sentirsi se stessi è la cosa più brutta che possa mai esistere. Ovviamente ho pensato che l'unico modo per stare insieme e tornare ad essere quello che ero è avere tranquillità e felicità nella coppia e per averla lei doveva togliere tutti i paletti che aveva nei miei confronti e appunto darmi anche i miei spazi senza se e senza ma. Lei ha completamente rifiutato questa cosa dicendo che lei è consapevole che i suoi atteggiamenti sono sbagliati ma non può "accontentarmi" perché lei è così. Come ultima spiaggia, le ho detto di continuare a provarci ma con lei che deve darmi un ricambio affettivo, mancato da sempre in pratica, e cercare almeno di lasciarmi i miei spazi senza farmi sentire costantemente sotto controllo.
Ovviamente è una settimana circa che io sono tornato dai miei genitori ed oggi, dopo avergli detto per telefono l'ultima cosa scritta sopra, ho preso il treno da lavoro per tornare a casa dai miei genitori, lei ha dato per l'ennesima volta di matto e mi ha detto (dopo che sembrava essersi calmata per questa mia scelta) che, non può sentirsi trattata come un giocattolo e che lei non può non sapere cosa faccio o non faccio nella giornata, entro domenica devo andare a riprendere tutte le mie cose altrimenti le butta fuori di casa. Subito dopo mi ha bloccato dappertutto senza darmi l'opportunità di ribattere ne dire nulla.
Aggiungo che attualmente lei è in cura da uno psicologo per cercare di risolvere i suoi problemi personali.
Ora volevo sapere da voi, visto che io sono completamente confuso e in una situazione mentale in cui non mi ci ritrovo, senza la mia forza che mi ha sempre contraddistinto da tutto e tutti, cosa ne pensate? Cosa dovrei fare? Tornare a casa da lei, ripeterle quelle parole e cercare di ritrovare me stesso con lei al fianco, oppure abbandonare questa storia oramai marcia e intraprendere un percorso personale che mi faccia tornare ad essere me stesso?
Scusate il messaggio lungo, ma ho cercato di riassumere il tutto inserendo solo il succo della questione.
Grazie
Gentile utente, comprendo il disagio che sta vivendo e quanto non deve essere semplice per lei non dare spazio alla sua persona, a ciò che è realmente e l'ha sempre caratterizzato. Le risposte alle sue ultime domande, credo, le possa sapere solo lei. Come le ha detto la sua compagna: "lei è così". A lei sta bene?

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