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Oggi voglio parlare di un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che è sempre più al centro dell’attenzione nel mondo dello sport: il ruolo cruciale della Chiropratica per sportivi e la prevenzione degli infortuni degli atleti.
Da 25 anni tratto con grande soddisfazione atleti amatori e professionisti, e ho potuto vedere i risultati anche nel lungo termine.
Recentemente, al 32° Congresso Internazionale Isokinetic a Madrid, la delegazione italiana ha messo in luce proprio questo tema, con un focus specifico sulla protezione dei giovani calciatori. È un segnale forte: la Chiropratica sta consolidando il suo rapporto con lo sport ad alti livelli anche in Europa, facendo da apripista in un campo dove la prevenzione è fondamentale, esattamente come accade negli Stati Uniti da più di 20 anni.
Chiropratica per Sportivi: Un Nuovo Approccio
Il congresso di Madrid, riconosciuto dalla FIFA, ha riunito oltre 2.500 professionisti da 80 Paesi, affrontando tematiche vitali come la prevenzione degli infortuni, la biomeccanica e l’evoluzione delle tecniche riabilitative.
Un dato emerso con chiarezza è l’aumento degli infortuni “non da contatto” tra gli atleti. Non si tratta più solo di impatti fisici, ma sempre più spesso di errori nel controllo motorio. Questo è un punto chiave per noi chiropratici.
La ricerca del neurologo statunitense Dustin Grooms, spiega come molti traumi siano causati da un “caos cognitivo”: il cervello, sotto stress o sovraccarico sensoriale, non riesce a elaborare correttamente le informazioni propriocettive e ambientali. Il risultato? Decisioni motorie errate, movimenti scoordinati e gesti tecnici eseguiti male.
“Allenare il Cervello per Proteggere il Corpo”
Come sottolinea la Dottoressa Luisanna Ciuti, membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Chiropratici: «Bisogna allenare il cervello per proteggere il corpo». Nel calcio moderno, soprattutto tra i più giovani, la specializzazione precoce e la ripetizione costante degli stessi schemi motori possono portare a squilibri, carichi anomali e fragilità nascoste.
La soluzione non è solo l’allenamento fisico, ma una vera e propria educazione neuro-motoria. Significa allenare equilibrio, reattività, precisione nei gesti e adattabilità motoria. Ed è proprio qui che il Dottore Chiropratico gioca un ruolo insostituibile, facilitando uno sviluppo armonico tra sistema nervoso, struttura muscolo-scheletrica e gesto tecnico, in stretta sinergia con il resto dello staff medico.
La Chiropratica nello Sport Italiano: Una Storia di Successi
L’Italia ha una storia pionieristica nella chiropratica sportiva. Pensate all’esperienza del MilanLab, fondato dal Dottore Chiropratico Jean-Pierre Meersseman, ex coordinatore sanitario dell’AC Milan. Questo centro innovativo è stato un modello per la prevenzione, la cura e il mantenimento delle condizioni ottimali dei calciatori, sviluppando un protocollo anti-infortunistico basato su test giornalieri e strumenti all’avanguardia, in collaborazione con giganti come Microsoft, il MIT, l’Ospedale San Raffaele e il Politecnico di Milano e altre prestigiose istituzioni accademiche.
Il Dottor Renaud Dejean, Dottore Chiropratico dell’Associazione Italiana Chiropratici che ha seguito campioni come Marcell Jacobs e ha fatto parte del team sanitario del CONI alle Olimpiadi, lo spiega chiaramente: «L’atleta usa il suo corpo spesso in modo più spinto, a volte più estremo di un non atleta. Uno dei ruoli del Chiropratico è di migliorare la condizione di omeostasi, di ottimizzare cioè la fisiologia dell’organismo grazie all’analisi della colonna vertebrale e al suo aggiustamento. Quindi come ogni essere umano, ogni atleta per poter esprimersi al meglio ha bisogno di essere controllato e aggiustato regolarmente da un Chiropratico».
La Professione del Chiropratico in Italia e nel Mondo
In Italia, il CICS (Comitato Italiano di Chiropratica Sportiva), attivo dal 1994, è il punto di riferimento in questo campo, riconosciuto dalla Federazione Internazionale di Chiropratica Sportiva (FICS). Per operare in questi contesti, i chiropratici devono essere in possesso di una laurea magistrale di almeno cinque anni, in linea con gli standard internazionali.
Il Dottor John Williams, presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici (AIC), sottolinea l’importanza dell’AIC nella lotta contro l’abusivismo: «L’AIC offre la certezza che i suoi aderenti abbiano una formazione scientifica e siano laureati con una laurea magistrale ottenuta negli istituti di formazione abilitati nel mondo. Si tratta dell’unica arma nella lotta contro l’abusivismo, in attesa che il percorso di formazione venga stabilito anche in Italia, dove esiste un grave ritardo normativo che rende l’Italia fanalino di coda a livello mondiale nel riconoscimento pieno della professione».
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In Conclusione
È chiaro che la Chiropratica non è solo un “rimedio” per il mal di schiena, ma un pilastro fondamentale nella prevenzione degli infortuni sportivi, con un impatto significativo sulla performance degli atleti. Il nostro impegno è garantire che sempre più sportivi, dai giovani talenti ai campioni olimpici, possano beneficiare di un approccio integrato che metta al centro il benessere globale dell’individuo.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per capire meglio il ruolo della Chiropratica nel mondo dello sport, ma soprattutto per comprendere cosa può fare per Te!
14/07/2025