Buonasera,
Sono una ragazza di 27 anni e da tempo la mia vita è sempre stata un po' monotona e piena di problemi e paure che mi bloccano.
Mi rendo conto che con il passare degli anni ho sprecato una risorsa importante, ovvero il tempo...rispetto ai miei coetanei mi sento decisamente inferiore dato che hanno una vita sociale più normale della mia, in quanto escono spesso.
Invece io spesso la maggior parte del mio tempo lo passo da sola a casa, anche perché non avendo delle "amicizie" profonde, mi annoierei ad uscire da sola, non ci troverei un senso a meno che non abbia degli impegni...e forse mi sentirei anche un po' a disagio perché ho la sensazione che le persone mi osservino e mi giudicano.
Credo che non esco spesso soprattutto per colpa del rapporto che ho con il mio fisico, in quanto ultimamente é peggiorato perché allo specchio mi vedo più grossa, nonostante sia consapevole di avere un fisico normale...io non mi piaccio e passo dei periodi in cui restringo e mi abbuffo con il cibo...un circolo vizioso che non finisce più.
Purtroppo questa relazione problematica con il cibo è sempre vissuta dentro di me fin da ragazzina...ormai ci sono abituata a vivere così , a controllare il mio peso ogni giorno e applicare delle restrizioni quando mi rendo conto di aver mangiato troppo.
Sono divisa a metà, perché c'è una parte di me che vorrebbe dimagrire e vedermi più magra, perché pensa che solo così potrei essere più contenta almeno di un aspetto della mia vita e forse riuscirei a volermi più bene se fossi più magra, poi invece dall'altra parte sono stanca di avere questo attaccamento con il cibo e con il mio fisico, vorrei fregarmene di più ma non ci riesco anche se lo vorrei tanto...
In più con le amicizie ho provato a scaricare delle app per conoscere nuove persone, nonostante provi ad essere socievole e "allegra", finisco sempre per stufarmi e non avere energie per socializzare, e l'unica volta che ho instaurato "un'amicizia" con una persona dopo quattro mesi che ci siamo scritti... non ha mai voluto incontrarmi perché inventava la scusa degli impegni...poi purtroppo ho scoperto che i suoi impegni erano rivolti verso un'altra persona, quindi ho solo provato tanta rabbia e delusione... più che altro per la mancanza di onestà e di rispetto nel dire le cose come stavano.
Nel frattempo ho provato anche a conoscere altre persone ma ho attirato gente non adatta a me, quindi mi sono allontanata subito e ho capito che sono una sfigata.
Ogni tanto mi capita di pensare anche ad una persona che ho conosciuto l'anno scorso, con cui c'era un legame sentimentale ma l'ho allontanato per colpa mia in quanto non ho saputo apprezzarla...
Quando ci siamo distaccati definitivamente, lui mi aveva promesso che si sarebbe fatto risentire dopo i suoi viaggi per lavoro, ma poi non è più successo nulla, e ci ero rimasta un po' male...
Ammetto che ogni tanto ho il pensiero di volergli riscrivere...ma non lo faccio, perché il motivo principale è che questa persona è stata tra le poche con cui ho potuto raccontargli degli aspetti non piacevoli della mia vita, e mi darebbe fastidio se gli raccontassi che sono nella stessa situazione in cui mi aveva trovato...ovvero senza un lavoro dopo un anno e più disperata di prima.
In casa invece la situazione è piena di conflitti tra i miei genitori, con mia madre nonostante le voglia bene ho un rapporto conflittuale, in quanto mi critica spesso per diverse cose anche quando mi confido con lei.
In più lei non si prende cura di sé stessa riguardo il suo benessere fisico, questo mi crea una forte ansia e anche dei brutti pensieri purtroppo...e quando gli dico che sono preoccupata, lei mi dice "e adesso ti preoccupi dopo tutto quello che faccio per te".
Ammetto che lei mi ha aiutato economicamente quando ne avevo bisogno, però vorrei distaccarmi ed essere indipendente, perché mi rendo conto che ho un rapporto in cui non ho la mia autonomia rispetto ai miei coetanei...anche perché non lavoro da un anno, in quanto mi sono stufata di fare dei lavori con contratti fasulli.
Per il lavoro mi sento inutile, perché mi sono resa conto che non voglio più fare la commessa, vorrei fare qualcosa con l'arte, fare dei disegni o delle commissioni d'arte per le persone e renderle felici con queste piccole cose...
Purtroppo la questione della mancanza di un lavoro è diventata una vergogna personale, soprattutto perché quando si tratta di conoscere nuove persone e ti chiedono cosa fai nella vita...io dico la verità anche se mi vergogno a non avere un lavoro, e soprattutto quando mi chiedono che ho da raccontare...io cerco di essere ironica ma per non essere pesante agli occhi degli altri e per non far vedere come mi sento e vivo realmente...
A volte mi immagino di essere immobilizzata perché non so da dove iniziare per cambiare qualcosa della mia vita, mi sento come se fossi in mezzo ad una tempesta di mare con un cielo aggressivo pieno di fulmini, tuoni, tanta pioggia e anche nebbia che la paragono al mio pessimismo... perché ci sono giorni in cui aumenta talmente tanto da non farmi vedere molte vie di salvezza.
Mi rendo conto che ho bisogno di aiuto, purtroppo ho interrotto la terapia da tempo per una questione economica e mi piacerebbe molto ricominciare perché so di averne bisogno e che mi devo muovere soprattutto, ma al momento non avendo un lavoro mi è molto difficile...
Vi chiedo scusa se sono stata pesante con questo mio sfogo personale, spero di ricevere qualche consiglio ed opinione da parte vostra, vi ringrazio in anticipo sia per le risposte e per avermi ascoltata.