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32 recensioni
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F
Fabrizio C.
Medico molto gentile,competente e nonostante mio papà abbia superato i 90 non lo ha liquidato come tanti con la solita frase...Ha 90 anni cosa vuole.... È stato molto gentile ed esaustivo nelle spiegazioni.Consigliatissimo.
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G
Giorgio reviglio
Il dottore mi ha subito ispirato fiducia
Speriamo• Casa di Cura "Città di Bra" • prima visita reumatologica •
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Laura
Eccellenza nel consiglio del farmaco efficacissimo
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Alimata Tambresoni
Mi sono recata dal dott. Versace per roblemi reumatici, ho trovato una persona molto gentile, cordiale ed attenta. Mi ha delucidato molto chiaramente la mia malattia
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G
Giuseppina Magistri
Molto bravo e spiega veramente bene non ho trovato alcun problema ,sono rimasta contentissima ,è veramente una persona cordiale e attenta ,ascolta molto i problemi del paziente e spiega veramente bene.
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K
KC
Medico eccellente e comprensivo, tutto perfetto, lo consiglio assolutamente. Puntuale, preparato, mette subito il paziente a proprio agio. Molto attento ad ascoltare il paziente, professionale e serio. Sono molto soddisfatta della visita del dottor Versace, specialista davvero cordiale.
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Francesca F
Medico preparato e cortese, si è rivelato disponibile all’ascolto con risposte esaurienti
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G
giorgio g
Il dottore ha identificato il mio problema , persona squisita .
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Nadia
È la gentilezza in persona ,mette a proprio agio il paziente ed è molto disponibile !
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SABRINA
BRAVO, CAPACE, METTE IL PAZIENTE A PROPRIO AGIO, CERCA
SOLUZIONE OTTIMALE AL PROBLEMA, LO CONSIGLIO !!• Centro Medico Olos • prima visita reumatologica •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
Mio papà aveva psoriasi e forse anche artrite perché aveva dolore a tendini di Achille gli si gonfiava il ginocchio,ma non ha mai approfondito con esami...a me nei RX hanno trovato abbozzo spina calcaneale plantare bilaterale con entesopatia calcifica internazionale del tratto sia tale calcaneale del tendine d'Achille...artrosi in sede tarsale dorsalmente, discopatia C5-C6con osteofitosi ,uncoartrosi ed artrosi interapofisaria ,accenno entesopatia calcifica inserzionale a carico della spina iliaca antero sup e del gran trocantere d'ambo i lati,osteoporosi diffusa. Può bastare in parte per avere dubbio di artrite psoriasica ? Sarebbero necessari altri esami? Attualmente prendo Deltacortene 5mg Plaquenil Ferrograd Esomeprazolo nevibolololo cymbalta e punture reumaflex 10mg...esami sangue attualmente negativi tranne globuli bianchi bassi creatinina bassa Grazie
Ritengo che la familiarità psoriasica sia un valido elemento per ipotizzare una spondilartrite con familiarità psoriasica. Sono necessari altri esami quali una Rm sacro iliache, d'altronde l'uso che fa del cortisone è un ulteriore elemento che fa supporre una malattia infiammatoria cronica articolare. Utile una visita reumatologica.
Cordiali saluti
Buongiorno Gentili Reumatologi
mi interessa molto avere un Vs pregiato parere, una Vs opinione essenzialmente su un paio di questioni, come andrò ad esporre.
Sintetizzando l'episodio, io nell'ormai lontano giugno del 2016 subii un trauma al piede dx che mi ha rovinato la vita; mi fecero cadere un monitor di pc piatto al livello di striscio sul 4 e principalmente sul 5 metatarso, purtroppo era caldo e calzavo leggerissime espadrillas.... Le RX non mostrarono fratture quindi passò inosservata, feci diverse cure fisioterapiche tipo laser e tecar poi dopo 6 - 7 mesi ancora laser e ultrasuoni. Io nei primi mesi dal trauma, non solo al mio medico che era decisamente contrario ma pure ad ortopedici ed a 1 fisiatra chiesi di fare la RMN e in risposta mi furono dette frasi tipo "No, no..la risonanza? no..la risonanza no, no" sino a che 11 mesi dopo del trauma, un fisiatra la impose di sua iniziativa. Venne fuori (11 mesi dopo..) che c'era stata frattura intraspongiosa al 5 metatarso e zona di edema osseo. Poi questo edema nel tempo (dicono altre 2 RMN) si è quasi dissolto ma rimangono tracce, esiti.
Riporto il referto dell'ultima RMN giugno 2019:
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo – legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 – 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille."
La settimana scorsa ho effettuato una visita Fisiatrica in un Centro Riabilitativo convenzionato con la USL, e posso riferire questo:
Nell' essenziale il referto dice che in alcune situazioni ho dolori al piede (non da scalzo o con scarpe ma con ciabatte; da scalzo sensazione di "tirare" specie verso le dita piccole, e un pò fastidio all'appoggio, con ciabatte; con scarpe sensazione di sassolino sotto piede, attutito con plantare, che però han osbagliato a confezionare, è duro ed altro e dovrò rifare, purtroppo);
Ha eseguito RMN che evidenzia esiti di frattura intraspongiosa del V metatarso al piede ds con lieve edema.
Ah, mi ha detto a voce che non è da chirurgia e non c'è artrite.
EO: piattismo bilaterale e rigidità mm pedidei, non dolorabilità
Si consiglia
TECAR piede ds
Chinesiterapia per riequilibrio osseo muscolare fasciale tendineo piede ds e sn 20 mm;
con podologa eventuale studio del passo e baropodometrria per eventuale ulteriore plantare.
Ora le questioni che chiedo sono queste
1) Se si fosse fatta subito dopo il trauma la RMN visializzando quindi frattura intraspongiosa trabecolare del 5 metatarso, e poi mi fosse stata fatta fare la cura con quei farmaci dedicati detti BIFOSFONATI o NERIDRONATI, non si sarebbe forse dissolta anche la traccia di edema osseo e ora non sarei guarito?? ne ho parlato col mio medico e lui, forse per tranquillizzarmi, forse per "discolparsi" perchè era contrario alla RMN, lui mi ha detto che non sarebbe cambiato assolutamente nulla, che oggi starei uguale...dice lui. Ma lui è pure quello che 2 anni fa mi disse "Eh tranquillo, migliorerà, migliorerà il piede". Ho visto, come è migliorato.
2) Io le cure che ha predisposto il Fisiatra le faccio anche volentieri se effettivamente saranno utili e migliorrmi la situazione, ma chiedo..le Tecar, dopo 3 anni e mezzo dall'evento, possono sortire ancora esito favorevole come cura? mi piacerebbe saperlo. Voglio dire, non voglio maliziare, ma questo Medico è il Direttore Sanitario di questo Centro. Per carità, questo nulla toglie che il suo ruolo non abbia minimamente influito sulle cure indicate. Ma una volta un paio di anni fa, ebbi una visita fisiatrica in un Centro Termale, ed il Medico Fisiatra lavorava anche lì, e guarda un pò mi prescrisse un ciclo di fanghi termali al piede, con l'esito di cui non vale neppure la pena riferire...
In attesa di Vs riscontri, ringrazio salutandovi cordialmente
Penso senza la visita clinica che oltre la frattura vi sia una componente algodistrofica. Bifosfonati e onde d'urto focali potrebbero risolverle il problema.
Cordiali saluti
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