Dott.ssa Francesca Pagani

La prima visita osteopatica è l’inizio di una terapia, di un percorso e di una relazione di fiducia tra persona e terapista e consta di un’attenta anamnesi relativa al dolore lamentato (ove presente), a traumi e ospedalizzazioni passate e allo stato di salute dei vari sistemi corporei della persona.
L’obiettivo delle numerose domande è quello di accertarsi che la sintomatologia lamentata sia di competenza osteopatica o se necessiti visite o trattamenti da parte di altri specialisti della salute.
A seguire, in base al caso clinico, vengono eseguiti test ortopedici o neurologici per poi terminare con l’esame obiettivo osteopatico. Quest’ultimo si articola in diverse fasi: innanzitutto si osserva la persona in piedi per capire come sono distribuiti carichi, masse muscolari, tensioni visibili a occhio nudo, rotazioni del bacino ecc.. a seguire vengono palpati i tessuti di colonna, arti inferiori, addome. Viene poi testata la mobilità attiva e passiva della colonna per valutarne la mobilità e per individuare zone di maggior rigidità. Tramite una serie di test strettamente osteopatici si arriva a capire quale squilibrio muscolare-articolare-viscerale potrebbe aver condotto la persona a sviluppare la sintomatologia lamentata. È importante sottolineare che spesso alla palpazione vengono rievocati dolori diversi rispetto alla sintomatologia lamentata, questo permette al terapista di capire se la zona dolente alla palpazione sia una zona in sovraccarico, che quindi nel tempo può sviluppare una sintomatologia. Di conseguenza risulta più chiara l’importanza di una visita osteopatica anche a scopo preventivo, per evitare di sviluppare tensioni, rigidità e nel tempo dolore.

La prima visita osteopatica è l’inizio di una terapia, di un percorso e di una relazione di fiducia tra persona e terapista e consta di un’attenta anamnesi relativa al dolore lamentato (ove presente), a traumi e ospedalizzazioni passate e allo stato di salute dei vari sistemi corporei della persona.
L’obiettivo delle numerose domande è quello di accertarsi che la sintomatologia lamentata sia di competenza osteopatica o se necessiti visite o trattamenti da parte di altri specialisti della salute.
A seguire, in base al caso clinico, vengono eseguiti test ortopedici o neurologici per poi terminare con l’esame obiettivo osteopatico. Quest’ultimo si articola in diverse fasi: innanzitutto si osserva la persona in piedi per capire come sono distribuiti carichi, masse muscolari, tensioni visibili a occhio nudo, rotazioni del bacino ecc.. a seguire vengono palpati i tessuti di colonna, arti inferiori, addome. Viene poi testata la mobilità attiva e passiva della colonna per valutarne la mobilità e per individuare zone di maggior rigidità. Tramite una serie di test strettamente osteopatici si arriva a capire quale squilibrio muscolare-articolare-viscerale potrebbe aver condotto la persona a sviluppare la sintomatologia lamentata. È importante sottolineare che spesso alla palpazione vengono rievocati dolori diversi rispetto alla sintomatologia lamentata, questo permette al terapista di capire se la zona dolente alla palpazione sia una zona in sovraccarico, che quindi nel tempo può sviluppare una sintomatologia. Di conseguenza risulta più chiara l’importanza di una visita osteopatica anche a scopo preventivo, per evitare di sviluppare tensioni, rigidità e nel tempo dolore.

La prima visita osteopatica pediatrica comprende un'accurata raccolta anamnestica dove farò domande sul motivo del consulto, sul decorso della gravidanza e del parto e sullo stato di salute generale del\della bimbo\a.
Successivamente eseguirò delle valutazioni in base al caso clinico ed infine ci sarà l'impostazione del piano di trattamento nei pazienti neonati e pediatrici.

Una visita osteopatica NEONATALE è consigliata dopo un parto indotto e\o difficile, una gravidanza gemellare o complicata, una nascita pretermine. Ma l'osteopatia può essere utile anche nei seguenti casi:
- Plagiocefalia e atteggiamenti viziati del capo.
- Difficoltà nella suzione o nell'allattamento al seno.
- Reflusso gastroesofageo e rigurgiti frequenti.
- Coliche e stipsi.

L'osteopata accompagna e supporta il\la neonato\a anche durante le varie fasi dello sviluppo motorio.

Per il\la tuo\a BAMBINO\A l'osteopatia può essere utile in presenza di atteggiamenti scoliotici, piedi piatti o cavi, squilibri posturali, problematiche insorte in seguito ad attività sportive e molto altro!

La prima visita osteopatica pediatrica comprende un'accurata raccolta anamnestica dove farò domande sul motivo del consulto, sul decorso della gravidanza e del parto e sullo stato di salute generale del\della bimbo\a. Successivamente eseguirò delle valutazioni in base al caso clinico ed infine ci sarà l'impostazione del piano di trattamento nei pazienti neonati e pediatrici. Una visita osteopatica NEONATALE è consigliata dopo un parto indotto e\o difficile, una gravidanza gemellare o complicata, una nascita pretermine. Ma l'osteopatia può essere utile anche nei seguenti casi: - Plagiocefalia e atteggiamenti viziati del capo. - Difficoltà nella suzione o nell'allattamento al seno. - Reflusso gastroesofageo e rigurgiti frequenti. - Coliche e stipsi. L'osteopata accompagna e supporta il\la neonato\a anche durante le varie fasi dello sviluppo motorio. Per il\la tuo\a BAMBINO\A l'osteopatia può essere utile in presenza di atteggiamenti scoliotici, piedi piatti o cavi, squilibri posturali, problematiche insorte in seguito ad attività sportive e molto altro!