Esperienze

Sono una psicologa clinica e psicoterapeuta in formazione ad indirizzo "Breve Strategico" presso la scuola di Psicoterapia ISP di Catania. Sono iscritta all'albo degli Psicologi della regione Sicilia.
Mi occupo di: sostegno psicologico generale, disturbi di ansia, disturbi dell'umore, gestione dello stress e delle emozioni, problematiche relazionali, disagio sociale.
Si effettuano terapia individuali e di coppia.
Altro Su di me

Approccio terapeutico

Psicologia breve e strategica

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica

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studio privato

Montedoro, Montedoro

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Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza online

    50 €

  • Studio clinico


  • Colloquio individuale

    50 €

5 recensioni

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  • M

    Sono molto soddisfatta del percorso intrapreso con la Dott.ssa. È una professionista empatica e competente, mi sta aiutando a capire meglio me stessa ed a gestire le mie difficoltà. La consiglio a chi cerca un aiuto serio ed accogliente.

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  • Dott.ssa molto puntuale, umana ed empatica. Fin da subito mi ha trasmesso un senso di fiducia che non è facile per me trovare. Molto professionale

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  • Dott.ssa molto empatica, fa sentire il paziente a proprio agio, attenta nell’ascolto. Mi sta aiutando ad affrontare un periodo delicato della mia vita, mostrando professionalità ed umanità.

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  • Professionista molto preparata e disponibile. Mi hanno colpito la sua empatia e la puntualità.

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  • La dott.ssa Tulumello è stata un pilastro fondamentale nel mio percorso di crescita personale. Grazie alla sua empatia e professionalità, ho potuto affrontare le mie difficoltà con maggiore consapevolezza e serenità. La consiglio vivamente a chiunque stia cercando un supporto psicologico.

     • studio privato Altro  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Sto vivendo un periodo difficile e non so come uscirne. Vorrei spiegare la mia situazione, per avere dei consigli e provare a cercare una soluzione perché sto soffrendo e sono in confusione.
Sono un ragazzo, ho una relazione di alcuni anni con un uomo di cui sono stato preso da subito e tra alti e bassi siamo fidanzati ufficialmente da 5 anni. Il tutto è stato un percorso in salita, lui non dichiarato, molto riservato e ferito da situazioni del passato che ha riversato nella relazione ( depressione e disturbi dell'umore ). Siamo riusciti a creare un equilibrio, ci siamo dichiarati alle nostre famiglie, cene, compleanni, vacanze, insomma tutto quello che una coppia normale fa. Però mi ha sempre fatto pesare certe cose, non voleva vivere nella nostra città e voleva studiare fuori, quindi mi sono trasferito con lui abbandonando tutto. Voleva iniziare un nuovo lavoro lontano e via io sono partito. Ho rinunciato a tutto per costruire questo rapporto, mentre lui ha sempre costruito se stesso e la sua carriera fino al punto in cui è diventato cinico nei miei confronti. Sono iniziate le discussioni, problemi di carattere, per lui non ero abbastanza sul lavoro, non abbastanza a casa, mi definiva " moscio ", senza prospettive. Ma come potevo, l'ho sempre seguito nelle sue scelte, ma le mie ? Lui è fortunato, ha una famiglia ricca alle spalle che lo ha sempre aiutato, ma io no. I litigi sono continuati e tra noi ora c'è freddezza totale. Si ci vogliamo bene, ci vediamo, ma sono due anni che vive a 400km da me per lavoro e io sono a casa dai miei, a Gennaio tornerà definitivamente da me ma c'è un problema. Ho conosciuto in modo del tutto inaspettato un uomo che mi ha fatto innamorare perdutamente..iniziata come qualcosa di clandestino, ora ne siamo presi del tutto. Ci vediamo ogni giorno, ci sentiamo ogni giorno, ha detto di amarmi. Mi ha fatto conoscere suo figlio di 3 anni ( avuto da una relazione con una donna ). Mi fa stare bene, ha il carattere che mi piace e mi da prospettive che mi piacciono..tutta la sicurezza che il mio compagno non mi ha mai dato. Non mi dava affetto, non mi faceva un complimento, mi criticava continuamente insultandomi, mi faceva mancare la sessualità. Con questo ragazzo invece sto vivendo un sogno e mi sono affezionato a tal punto da pensare di mollare tutto e iniziare una relazione nuova con lui. Ma come raccontarlo alla mia famiglia ? Non riesco a lasciare il mio compagno..ho paura di fare la scelta sbagliata, di saltare nel vuoto, ho paura di distruggere un rapporto di anni..perché sento questo ? Eppure l'amore sembra finito ormai, soprattutto da parte sua eppure non riesco a separarmene. Non so come gestire due piedi in una scarpa, non posso più. Anche perché questo ragazzo che ho conosciuto vorrebbe andassi a casa sua e che diventasse un rapporto serio..lo desidero anche io. Come posso fare ? Come gestire una cosa così grande ? Sto impazzendo

Ha pensato per troppi anni al bene degli altri, non pensa sia l'ora di iniziare a pensare al suo?

Dott.ssa Ester Maria Tulumello

Salve, vorrei raccontarvi la mia situazione attuale con il mio compagno perché vorrei capire una volta per tutte qual’è il motivo del suo comportamento e come dovrei approcciarmi per farlo finire. Solitamente quando io e il mio compagno litighiamo, lui attua un silenzio nei miei confronti che dura diversi giorni, anche per banalità, è come se io fossi completamente inesistente e capita spesso che questo silenzio venga fuori all’improvviso senza che io ne capisca la motivazione, e devo intervenire per chiedere. Fino ad ora nella maggior parte dei casi sono sempre stata io quella che ha cercato un confronto e dialogo, ho spiegato tantissime volte che questo comportamento non va bene perché io sono la sua compagna, viviamo nella stessa casa, abbiamo una bambina, e non è normale trascorrere il tempo come se nessuno dei due esistesse, posso capire qualche ora, un giorno di arrabbiatura, ma addirittura sfiorare la settimana mi sembra eccessivo anche per cose stupide, ma nonostante io gli dica queste cose, lui puntualmente attua sempre lo stesso comportamento, al che nelle discussioni avute negli ultimi tempi ho deciso anch’io di fare come lui, perché non può essere che debba essere sempre io quella che manda il messaggio e cerca di parlare,raramente è stato lui a fare il primo passo, tra l’altro quando parliamo di ciò che accade se non la penso come lui non va bene perché non è in quel modo e quella che sbaglia sono io e il suo comportamento è causa mia. Questa cosa mi sta stancando, a maggior ragione perché lui sa che non mi piace ma nonostante ciò se ne frega, e mi sta causando del distacco… Questa situazione è in atto adesso, vi spiego come stanno andando le cose. Sabato sera, precisamente 6 giorni fa, eravamo tranquilli, ma prima di uscire il suo atteggiamento nei miei confronti è cambiato all’improvviso è diventato freddo e a malapena mi rivolgeva la parola, io l’ho notato ovviamente, ma ho continuato ad essere normale perché non ho detto o fatto niente nei suoi confronti a mio parere… durante la serata mentre facevamo un gioco con amici chiamato Nomi-cose-città ha scritto un nome di una persona per la quale varie volte abbiamo avuto discussioni, una sua ex ragazza… tra milioni di nomi possibili da scegliere ha scritto il suo, e io mi sono tanto infastidita, ma più che per il nome stesso, per il modo, perché è una persona per la quale abbiamo discusso più volte, sa benissimo che questo nome posso collegarlo a lei e può causarmi fastidio, ma nonostante ciò ho avvertito una mancanza di sensibilità e non ci ha pensato per niente, o forse era consapevole ma l’ha fatto di proposito… ovviamente dopo questa cosa mi sono infastidita e ho attuato anch’io freddezza nei suoi confronti, e fino ad oggi siamo così, senza parlarci, senza sentirci, nonostante viviamo nella stessa Casa, il bello è che lui sicuramente sa che c’è stato qualcosa che non mi è piaciuta, ma non ha proferito parola su ciò, come se niente fosse. Facendo alcune ricerche su Internet ho letto che questo silenzio può essere di natura punitiva, può essere così? Io nel frattempo mi sto comportando allo stesso modo, non sto cedendo sto resistendo a non fare dei passi perché io non sento di aver sbagliato in qualcosa, lui non parla io non parlo, non mi saluta pazienza, ma fino a che punto posso fare cosi? Secondo voi devo continuare? E se lui non molla?
Aspetto la vostra risposta, grazie mille in anticipo

Salve, si sta parlando di "silenzio punitivo", è un meccanismo che usano i soggetti per punire l'altro senza proferire parola. Questi soggetti sono consapevoli del danno che arrecano all'altro, è un modo che usano per essere al centro dell'attenzione tenendo l'altro in pugno. Nella sua situazione vi è di mezzo una bambina, quindi è importante, discutere con suo marito, perchè i figli sono lo specchio dei genitori.

Dott.ssa Ester Maria Tulumello

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