Una persona anoressica grave alla quale è stata diagnosticata un'atrofia cerebrale può inviare messa

9 risposte
Una persona anoressica grave alla quale è stata diagnosticata un'atrofia cerebrale può inviare messaggi perfetti dal punto linguistico e grammaticale ad alcune persone, e messaggio scritti in modo scorretto e sconclusionati ad altre?
Dott.ssa Alice Di Paolo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Sesto San Giovanni
Buongiorno, può essere possibile che il deficit si manifesti solo in alcuni casi. Questo può essere dovuto ad uno stato psicologico/emotivo che si manifesta solo in maniera "selettiva" andando ad inficiare il nostro operato in alcune situazioni piuttosto che in altre.

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Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
partiamo da quello che sappiamo.
Una diagnosi di anoressia grave, spesso include forti disagi emotivi ancorati all'attaccamento.
Può essere che questi disagi creano uno stato confusionale in alcuni ambiti espressivi con determinate persone che richiamano o riaccendono quelle esperienze spiacevoli vissute. Questo può spiegare i messaggi sconclusionati.
L'atrofia cerebrale potrebbe essere dovuta a traumi ( è stato provato che traumi come abusi, incuria etc etc possono far perdere tessuto connettivo cerebrale di alcune aree cerebrali - prefrontale spesso) .
Ovviamente dovrei saperne di più sulla atrofia, ma anche ciò potrebbe spiegare alcune incongruenze espressive.

Spero do esserle stata utile.
Dr. Alessio Fogliamanzillo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Casagiove
Se è in grado di mandare messaggi voler dire che l'atrofia non ha riguardato interamente le parti del cervello che se ne occupano; può essere successo che il danno sia da altre parti e quindi qualcosa interagisce (come ad esempio suggerito dai miei colleghi, può esserci un problema di attenzione od emotivo a moderare le prestazioni da caso a caso), oppure il danno potrebbe essere tale da creare deficit temporanei (succede ad esempio nelle anomie dovute a danno cerebrale, ovvero la persona scorda più del solito le parole che deve dire ma comunque non sempre). In breve: può succedere; da come ha posto la domanda penso ne abbia già avuto esperienza, direi quindi lo sapesse già che potesse essere vero, ed allora immagino non fosse quello il punto reale della domanda. Consideri di farne un'altra per spiegarsi meglio, o prendere un appuntamento con un professionista per parlarne compiutamente
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Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
È possibile, anche se sarebbe bene conoscere meglio il caso per poter dare una risposta più dettagliata e completa.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Sì, è possibile che una persona con anoressia grave e atrofia cerebrale possa inviare messaggi linguisticamente e grammaticalmente corretti a alcune persone mentre scrive in modo scorretto o sconclusionato ad altre. Questo comportamento potrebbe variare in base a diversi fattori come la concentrazione, lo stato emotivo, o il contesto della comunicazione. Le condizioni mediche possono influenzare la coerenza nella scrittura e nella comunicazione, ma non sempre in modo uniforme.
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve. È importante notare che il comportamento linguistico di una persona può variare considerevolmente in base a diversi fattori.

Nel caso specifico della persona anoressica con atrofia cerebrale, è possibile che ci siano fluttuazioni nella coerenza e nella coesione del linguaggio a causa dell'impatto che la malattia può avere sul funzionamento cognitivo e sulle capacità linguistiche. L'atrofia cerebrale può influenzare diverse aree del cervello coinvolte nel linguaggio e nella comunicazione, il che potrebbe manifestarsi attraverso cambiamenti nella produzione del linguaggio, nella comprensione o nella capacità di organizzare le idee in modo coerente.

Inoltre, è importante considerare che la gravità della malattia e il suo impatto sul cervello possono variare da persona a persona, il che potrebbe spiegare perché alcune persone con anoressia grave e atrofia cerebrale possono essere in grado di produrre messaggi linguistici coerenti e grammaticalmente corretti, mentre altri potrebbero avere difficoltà in questo senso.
Saluti, dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, grazie per la sua domanda.
Penso che la discriminante non siano tanto le persone quanto i momenti in cui vengono inviati questi messaggi, magari ci sono dei momenti della giornata in cui questa persona si sente particolarmente confusa e fa difficoltà ad articolare un messaggio.
Potrebbe essere utile anche capire se ci sono delle aree più interessate di altre dall'atrofia.
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Dott.ssa Laura Manzini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Magenta
Buongiorno. Dal punto di vista neuroscientifico, l'anoressia grave può portare a cambiamenti significativi nel cervello, compresa l’atrofia cerebrale, una riduzione del volume cerebrale legata alla perdita di materia grigia e bianca. Questi cambiamenti possono influenzare diverse funzioni cognitive, come l’attenzione, la memoria, la concentrazione e persino la capacità linguistica. Tuttavia, la distribuzione degli effetti cognitivi dipende da molteplici fattori: l'estensione e la localizzazione dell'atrofia, la riserva cognitiva della persona e il contesto psicologico in cui si trova.

Ciò che descrive, ovvero la discrepanza tra messaggi "perfetti" inviati ad alcune persone e messaggi "sconclusionati" inviati ad altre, può essere spiegato da più prospettive:
1. Adattamento contestuale e motivazione -
La capacità di scrivere messaggi grammaticalmente corretti può essere influenzata dalla relazione emotiva e dall’importanza percepita della comunicazione con l’interlocutore. Ad esempio, verso alcune persone la persona potrebbe attivare maggiori risorse cognitive ed emotive, sforzandosi di apparire più "lucida" e controllata. Al contrario, con altre potrebbe lasciarsi andare maggiormente, esprimendo in modo meno filtrato il proprio stato mentale e fisico, o semplicemente percepire meno pressione nel comunicare in modo formale.

Questo comportamento è osservabile anche in persone senza atrofia cerebrale, ma diventa più evidente in chi ha difficoltà neurologiche o psicologiche, poiché le risorse cognitive disponibili possono essere limitate e usate selettivamente.

2. Fluttuazioni cognitive e stato mentale -
L’anoressia grave e l’atrofia cerebrale possono comportare una variabilità nello stato cognitivo e nella capacità di concentrazione, che cambia anche nel corso della giornata. Momenti di maggiore lucidità possono consentire di scrivere messaggi corretti e ben strutturati, mentre in altri momenti, specialmente se la persona è affaticata o sotto stress, la qualità dei messaggi può peggiorare, risultando sconclusionata.

Inoltre, l’anoressia è spesso accompagnata da elevati livelli di ansia e perfezionismo. Questi tratti possono portare la persona a investire maggiori energie cognitive nel comunicare con determinate persone, dove sente il bisogno di mantenere un’immagine più "intatta" o "controllata".

3. Impatto emotivo sulla comunicazione -
Non possiamo sottovalutare il ruolo delle emozioni nella qualità del linguaggio. La comunicazione scritta, soprattutto quando avviene in uno stato di sofferenza fisica ed emotiva, può riflettere il livello di comfort o disagio che la persona prova nei confronti di chi riceve il messaggio. Messaggi sconclusionati possono indicare che la persona sente meno bisogno di compiacere l'interlocutore o che il loro stato emotivo momentaneo è più dominante della volontà di esprimersi in modo chiaro.

4. Atrofia cerebrale e selettività delle capacità cognitive -
L'atrofia cerebrale non compromette necessariamente tutte le funzioni cognitive in modo uniforme. Una persona potrebbe mantenere intatte le abilità linguistiche di base, come la costruzione grammaticale delle frasi, mentre altre funzioni, come la capacità di pianificare o organizzare il discorso in modo coerente, potrebbero risultare più compromesse in specifici contesti.

La discrepanza che osserva è quindi plausibile ed è legata sia a fattori biologici che psicologici. Non significa che la persona "finga" o sia incoerente: piuttosto, indica che l’energia cognitiva ed emotiva disponibile viene modulata in base al contesto, all’interlocutore e alle circostanze.
Se la situazione la preoccupa o se è coinvolto in un percorso di supporto per questa persona, potrebbe essere utile far emergere questi aspetti durante un intervento terapeutico. Comprendere queste dinamiche può offrire uno spunto prezioso per lavorare su aspetti emotivi e relazionali, rafforzando anche il supporto psicologico.
Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,
Sì, può succedere e non è così raro come può sembrare.
Ti spiego perché in modo chiaro e comprensibile.
L’atrofia cerebrale legata a un’anoressia grave (di solito dovuta a una prolungata carenza nutrizionale) può influire su molte funzioni cognitive, ma i suoi effetti non sono sempre costanti o uguali in tutte le situazioni. La persona può avere momenti di maggiore lucidità e controllo, alternati a fasi di affaticamento mentale, confusione o disorganizzazione del pensiero, che si riflettono anche nel modo di scrivere o comunicare.
Inoltre, non bisogna considerare solo il danno organico: l’aspetto psicologico ed emotivo conta moltissimo. Quando la persona scrive a qualcuno con cui si sente più tranquilla o “in controllo”, può esprimersi in modo corretto, coerente e quasi impeccabile. Se invece scrive a qualcuno che le suscita ansia, vergogna, senso di colpa o conflitto emotivo, il cervello può reagire con un calo di concentrazione, tensione interna o addirittura una sorta di “disorganizzazione cognitiva momentanea”.
Questo può tradursi in messaggi confusi, pieni di errori o frasi sconclusionate.
Non si tratta necessariamente di incoerenza o finzione: può riflettere la fluttuazione delle sue capacità cognitive ed emotive, tipica in chi soffre di disturbi alimentari gravi con conseguenze neurologiche e psicologiche.
Resto a disposizione, saluti

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