Tonsillite
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Buongiorno mio figlio e' spesso ammalato e sotto antibiotico da quando è nato per molte otiti e' allergico agli acari e' stato operato alle adenoidi e sta meglio ma purtroppo prende spesso l'estratto cocco il nostro pediatra dice che bisognia intervenire con l'esportazione delle tonsillite cosa mi può dire?
senta il parere di un Otorinolaringoiatra a proposito delle tonsille; comunque ci sono anche buoni prodotti per la prevenzione delle faringite; certamente il Suo pediatra saprà consigliarglieli. In caso contrario sono a disposizione!
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non conoscendo l'età del bambino è difficile fare previsioni: quanti anni ha? quanti episodi di faringotonsillite streptococcica ha in un anno? Ha effettuato sempre il tampone faringeo per sapere che tipo di infezione aveva? Solo dopo queste informazioni si può fare una previsione diagnostica ed eventualmente terapeutica + o - accurata...
Purtroppo non posso dirle nulla senza vedere il bambino. Le suggerisco di farlo vedere ad un bravo pediara o ad un allergologo, nel Veneto non mancano. Cari saluti.
Salve, la questione dell’intervento alle tonsille è delicata e spesso gli stessi pediatri ed otorini hanno tra loro pareri discordanti. Ad ogni modo io, a meno che le tonsilliti non siano più di 6 l’anno richiedendo tutte le volte terapia antibiotica, prenderei piuttosto in considerazione di trattare l’allergia e di provvedere ad una immunoatrivazione.
Buongiorno, in questo caso bisognerebbe sapere il numero delle infezioni/anno dovute allo streptococco, se sono stati eseguiti i tamponi faringei e se suo figlio non rientri nella categoria dei portatori sani di streptococco. Le tonsille sono molto importanti e prima di asportarle è necessaria una attenta valutazione del rischio/beneficio. In linea di massima per prendere in considerazione l'intervento dobbiamo avere almeno sei infezioni per anno, con importante ipertrofia (aumento delle dimensioni )tonsillare che tra l'altro spesso si accompagnano a apnee notturne. Altro dato importante è l'età del bambino.
Buongiorno. Per rispondere alla sua domanda in modo corretto sarebbe opportuno visitare il bambino, conoscerne l'età e valutare quanti episodi di infezione da streptococco Beta Emolitico sono state accertate negli ultimi tempi. La tonsillectomia è indicata nei pazienti con ricorrenti episodi di infezione accertate mediante esame colturale. Cordiali Saluti.
Gentile Signora, gli interventi di Adenoidectomia e di Adenotonsillectomia in età pediatrica, pur diminuiti negli ultimi anni, continuano ad essere effettuati in gran numero anche el nostro paese.
La più forte indicazione all’intervento è costituita dal ripetersi di ostruzione nasale e, durante il sonno, di russamento con episodi Apnea Ostruttiva: il quadro clinico che ne consegue, prende il nome di OSAS (Obstructive Sleep Apnea Sindrome). Si tratta di bambini che la notte russano e interrompono frequentemente il respiro per alcuni secondi.
Sfugge spesso che è proprio al sonno disturbato da frequenti episodi ostruttivi che si devono vari sintomi spesso incompresi, come il bagnare il letto (enuresi), lo strisciare i denti (bruxismo) i movimenti bruschi: si tratta di bambini che nel sonno si agitano continuamente, sudano, piangono, riferiscono incubi dai quali si svegliano spaventati, e se vengono accolti nel lettone dei genitori, ne impediscono il sonno a suon di calci e testate.
Il russare e l'apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, tonsille, adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non dal naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione, originando il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. Quando le pareti faringee collassato completamente, impedendo del tutto il passaggio dell’aria , si configura un episodio di apnea.
Il fenomeno è favorito da tutti quelle concause che contribuiscono a restringere il lume: fra queste nel bambino l’ipertrofia adenotonsillare è la più frequente, e l’intervento di adenotonsillectomia costituisce la terapia di elezione. Infatti le Linee Guida Italiane sull’appropriatezza degli interventi di Adenotonsillectomia, individuano nell’OSAS la prima indicazione all’intervento, ma nell’edizione del 2008 hanno introdotto la raccomandazione di considerare la situazione ortognatodontica del bambino prima di decidere sulla necessità dell’intervento, giacché la bocca e il tipo di occlusione dentaria e di postura mandibolare che il bambino presenta possono costituire un’importante concausa dell’instaurarsi del russare e dell’apnea.
Quando il bambino respira con la bocca, infatti, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata nelle fosse nasali e nei seni, il tessuto adeno-tonsillare. L'ipertrofia di quest'ultimo, che ne consegue, oltre ad aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso (vedasi anche, nel mio sito internet le problematiche nasali ricorrenti e croniche: a volte la causa sta in bocca) , restringe il passaggio attraverso il quale l’aria inspirata deve transitare, favorendo così il russare e gli episodi di apnea: di qui l’indicazione all’intervento di adenotonsillectomia.
Si è però visto che anche una scorretta posizione della mandibola dovuta a vari tipi di malocclusione dentaria, oltre a favorire l’instaurarsi di uno schema respiratorio orale, può contribuire a determinare l’ostruzione che causa il russare e l’apnea. La lingua , infatti, che si inserisce per gran parte sulla mandibola, risente della posizione di quest’ultima, che a sua volta è determinata più o meno correttamente dal tipo di occlusione o di malocclusione dentaria che il paziente presenta, e può quindi contribuire all’instaurarsi dell’ostruzione. Per contro una terapia ortodontica precoce, finalizzata anche a ad interventire sullo schema respiratorio e sull’OSAS, correggendo la postura mandibolare e di conseguenza quella della lingua, può risultare efficace e risolutiva , senza dover ricorrere alla chirurgia e alla asportazione di organi non certo inutili quali adenoidi e tonsille.
I tempi prevedibili di risoluzione per via ortodontica del russare e dell’Apnea non devono essere confusi con i tempi tecnici, inevitabilmente lunghi, del trattamento ortodontico: la conferma che l’intervento ortodontico può essere efficace nell’OSAS di cui soffre un piccolo paziente si ottiene fin dalle prime settimane di applicazione del primo dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola secondo le esigenze del singolo paziente decise nel piano terapeutico individuale, risolve il conflitto tra tonsille e lingua, spostando appunto la seconda anziché asportando le prime. Le iniziali settimane di trattamento costituiscono anche conferma diagnostica in una fase totalmente reversibile e quindi priva di qualunque rischio o prezzo biologico.
Da notare che per questa via è spesso possibile intercettare contestualmente altri quadri clinici eventualmente presenti, anch’essi spesso motivo di decisioni chirurgiche, quali la tonsillite cronica, l’Otite Media Acuta Ricorrente , l’ostruzione nasale cronica, il Reflusso Gastro Esofageo notturno.
Le suggerisco pertanto di far visitare il baminoi ad un ortodontista esperto in problemi respiratori e nel sonno
Cordiali saluti
La più forte indicazione all’intervento è costituita dal ripetersi di ostruzione nasale e, durante il sonno, di russamento con episodi Apnea Ostruttiva: il quadro clinico che ne consegue, prende il nome di OSAS (Obstructive Sleep Apnea Sindrome). Si tratta di bambini che la notte russano e interrompono frequentemente il respiro per alcuni secondi.
Sfugge spesso che è proprio al sonno disturbato da frequenti episodi ostruttivi che si devono vari sintomi spesso incompresi, come il bagnare il letto (enuresi), lo strisciare i denti (bruxismo) i movimenti bruschi: si tratta di bambini che nel sonno si agitano continuamente, sudano, piangono, riferiscono incubi dai quali si svegliano spaventati, e se vengono accolti nel lettone dei genitori, ne impediscono il sonno a suon di calci e testate.
Il russare e l'apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, tonsille, adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non dal naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione, originando il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. Quando le pareti faringee collassato completamente, impedendo del tutto il passaggio dell’aria , si configura un episodio di apnea.
Il fenomeno è favorito da tutti quelle concause che contribuiscono a restringere il lume: fra queste nel bambino l’ipertrofia adenotonsillare è la più frequente, e l’intervento di adenotonsillectomia costituisce la terapia di elezione. Infatti le Linee Guida Italiane sull’appropriatezza degli interventi di Adenotonsillectomia, individuano nell’OSAS la prima indicazione all’intervento, ma nell’edizione del 2008 hanno introdotto la raccomandazione di considerare la situazione ortognatodontica del bambino prima di decidere sulla necessità dell’intervento, giacché la bocca e il tipo di occlusione dentaria e di postura mandibolare che il bambino presenta possono costituire un’importante concausa dell’instaurarsi del russare e dell’apnea.
Quando il bambino respira con la bocca, infatti, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata nelle fosse nasali e nei seni, il tessuto adeno-tonsillare. L'ipertrofia di quest'ultimo, che ne consegue, oltre ad aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso (vedasi anche, nel mio sito internet le problematiche nasali ricorrenti e croniche: a volte la causa sta in bocca) , restringe il passaggio attraverso il quale l’aria inspirata deve transitare, favorendo così il russare e gli episodi di apnea: di qui l’indicazione all’intervento di adenotonsillectomia.
Si è però visto che anche una scorretta posizione della mandibola dovuta a vari tipi di malocclusione dentaria, oltre a favorire l’instaurarsi di uno schema respiratorio orale, può contribuire a determinare l’ostruzione che causa il russare e l’apnea. La lingua , infatti, che si inserisce per gran parte sulla mandibola, risente della posizione di quest’ultima, che a sua volta è determinata più o meno correttamente dal tipo di occlusione o di malocclusione dentaria che il paziente presenta, e può quindi contribuire all’instaurarsi dell’ostruzione. Per contro una terapia ortodontica precoce, finalizzata anche a ad interventire sullo schema respiratorio e sull’OSAS, correggendo la postura mandibolare e di conseguenza quella della lingua, può risultare efficace e risolutiva , senza dover ricorrere alla chirurgia e alla asportazione di organi non certo inutili quali adenoidi e tonsille.
I tempi prevedibili di risoluzione per via ortodontica del russare e dell’Apnea non devono essere confusi con i tempi tecnici, inevitabilmente lunghi, del trattamento ortodontico: la conferma che l’intervento ortodontico può essere efficace nell’OSAS di cui soffre un piccolo paziente si ottiene fin dalle prime settimane di applicazione del primo dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola secondo le esigenze del singolo paziente decise nel piano terapeutico individuale, risolve il conflitto tra tonsille e lingua, spostando appunto la seconda anziché asportando le prime. Le iniziali settimane di trattamento costituiscono anche conferma diagnostica in una fase totalmente reversibile e quindi priva di qualunque rischio o prezzo biologico.
Da notare che per questa via è spesso possibile intercettare contestualmente altri quadri clinici eventualmente presenti, anch’essi spesso motivo di decisioni chirurgiche, quali la tonsillite cronica, l’Otite Media Acuta Ricorrente , l’ostruzione nasale cronica, il Reflusso Gastro Esofageo notturno.
Le suggerisco pertanto di far visitare il baminoi ad un ortodontista esperto in problemi respiratori e nel sonno
Cordiali saluti
Per l'aspetto allergico, le tonsille rivestono un importante ruolo nel preservare le basse vie respiratorie da infezioni satelliti. Fermo restando che è fondamentale eradicare assolutamente lo streptococco piogene o beta emolitico. In caso estremo va sicuramente preso in considerazione l'eventualità dell'intervento di tonsillectomia.
Esiste un protocollo di terapia omotossicologica (leggi omeopatia d'avanguardia e con una valida ricerca scientifica di supporto) che riesce a bonificare le tonsille dallo streptococco anzidetto con una buona statistica di successo terapeutico. Ogni caso clinico è quindi a sè e va valutato bene in sede di visita specialistica otorino, che consiglio vivamente al suo piccolo. Cordialità.
Esiste un protocollo di terapia omotossicologica (leggi omeopatia d'avanguardia e con una valida ricerca scientifica di supporto) che riesce a bonificare le tonsille dallo streptococco anzidetto con una buona statistica di successo terapeutico. Ogni caso clinico è quindi a sè e va valutato bene in sede di visita specialistica otorino, che consiglio vivamente al suo piccolo. Cordialità.
una visita ORL la età attuale e l'accrescimento sono i determinanti della migliore scelta in merito
Potrebbe valere la pena effettuare cicli di vaccini anticatarrali (a base di batteri inattivi) per potenziare le difese immunitarie locali o in alternativa effettuare la cosiddetta batterioterapia, ovvero assumere delle compresse a base di batteri vivi non patogeni per l'uomo che agiscono inibendo lo sviluppo di infezioni da Streptococco.
se si può evitare è meglio, senta anche lo specialista otorino. E nel frattempo provi a cambiare la dieta , favorendo i cibi vegetali. Buona sera
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