Sono un paziente affetto da fibrillazione atriale e sono stato efficacemente cardiovertito elettrica

5 risposte
Sono un paziente affetto da fibrillazione atriale e sono stato efficacemente cardiovertito elettricamente.
Ora sono sottoposto a terapia con:
Pradaxa 150 mg (Dabigatran Etexilato Mesilato) due pastiglie al giorno
Fleiderina 200 mg (flecainide acetato) due pastiglie al giorno

Ho in aggiunta problemi di circolazione sanguigna agli arti inferiori a causa di aneurismectomie varie:
- le protesi alle due poplitee sono ostruite
- la protesi alla femorale dx è stata espiantata per infezione e non più rimessa, l’arteria è interrotta.
Fortunatamente ho sviluppato buoni circoli collaterali da SALVAGUARDARE (addirittura circoli “miracolosi” per alcuni angiologi)
Per questa ragione assumo anche una cardioaspirina da 100mg una pastiglia al giorno.

Sono stato allertato sul fatto che anticoagulanti e antiaggreganti se assunti contemporaneamente si potenziano tra di loro, aumentando il rischio di emorragie, ma nessun medico, cardiologo, ematologo o angiologo che sia mi ha dato un consiglio definitivo.

Quali sono i rischi se dovessi sospendere l’acquisizione dell’aspirina?

Potrebbe essere che semplicemente una accortezza sugli orari di assunzione dei farmaci può essere favorevole?
Come Lei ha scritto, l’Aspirina potenzia l’effetto del Dabigatran e quindi vi è un aumentato possibile rischio emorragico. Ma i due farmaci agiscono in maniera diversa. L’Aspirina è un Antiaggregante Piastrinico e agisce sui danni parietali, contrastandone i potenziali effetti per la formazione di placca, mentre il Dabigatran ha un effetto puramente anticoagulante. Lo Specialista che la ha in cura deve valutare il costo/beneficio in base alla Sua situazione vascolare complessiva

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Buongiorno,
In queste situazioni complesse i due farmaci si usano contemporaneamente, pur sapendo che il rischio emorragico aumenta.
La protezione che ne deriva consente una vita tranquilla, ovviamente evitando traumi e attività a rischio.
Saluti
È vero che il suo rischio emorragico è aumentato, vista l'associazione di farmaci. Ma non è una prescrizione errata. Continui ad affidarsi ai suoi curanti.
Buongiorno.
Il labile compenso enodinamico degli arti inferiori da Lei descritto, suggerisce una terapia anticoagulante "rinforzata".
Buongiorno ...sicuramente Aspirina e Dabigatran potenziano a vicenda i loro effetti antiagregante ed anticoagulante ed aumentano il rischio emorragico, ma vista la complessità del quadro clinico che lei descrive è corretto e giustificato l’uso di entrambi. Dabigatran inoltre possiede un antidoto che in caso di necessità cancella in pochi minuti l’effetto del farmaco e quindi le consente una tranquillità di vita ancor maggiore. Molti saluti e cari auguri per tutto...

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