Sono un giovane professionista, e sento di non riuscire a sostenere il “peso” del mio lavoro. Già fa
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Sono un giovane professionista, e sento di non riuscire a sostenere il “peso” del mio lavoro. Già faccio un percorso di psicoterapia, ma non riesco e gestire l’ansia e lo stress. Non mi sento all’altezza di quello che vi viene richiesto sul posto di lavoro e la mia autostima ne risente molto. Aggiungere dei farmaci alla psicoterapia, potrebbe aiutarmi ?
Buonasera, nei casi in cui la sola psicoterapia non è sufficiente si può impostare una terapia farmacologica in associazione che può aiutare a gestire i sintomi e ad ottenere una remissione. Cordiali saluti
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Buongiorno,
capisco quanto possa essere difficile sentirsi sopraffatti. È positivo che lei stia già seguendo un percorso di psicoterapia: è un passo importante e spesso fondamentale per lavorare sulle dinamiche profonde che descrive.
Le suggerisco innanzitutto di parlarne apertamente con il suo terapeuta: è la persona che meglio conosce la sua storia e può aiutarla a comprendere se i sintomi attuali richiedano un supporto aggiuntivo.
Per quanto riguarda l’eventuale uso di farmaci, solo un medico può valutarne l’effettiva indicazione. I pochi elementi che riporta, purtroppo, non sono sufficienti per darle una risposta specifica. Tuttavia, in molti casi, una terapia farmacologica mirata può alleviare i sintomi d’ansia e di stress che rendono più faticoso il percorso psicoterapeutico, facilitando il lavoro su di sé. Tuttavia, è necessario un inquadramento clinico accurato per capire se nel suo caso specifico i benefici supererebbero i rischi e quale molecola sarebbe più adatta.
In sintesi: la psicoterapia resta centrale, ma farmaci adeguatamente prescritti e monitorati possono diventare un valido supporto quando l’ansia è intensa e interferisce con il funzionamento quotidiano.
capisco quanto possa essere difficile sentirsi sopraffatti. È positivo che lei stia già seguendo un percorso di psicoterapia: è un passo importante e spesso fondamentale per lavorare sulle dinamiche profonde che descrive.
Le suggerisco innanzitutto di parlarne apertamente con il suo terapeuta: è la persona che meglio conosce la sua storia e può aiutarla a comprendere se i sintomi attuali richiedano un supporto aggiuntivo.
Per quanto riguarda l’eventuale uso di farmaci, solo un medico può valutarne l’effettiva indicazione. I pochi elementi che riporta, purtroppo, non sono sufficienti per darle una risposta specifica. Tuttavia, in molti casi, una terapia farmacologica mirata può alleviare i sintomi d’ansia e di stress che rendono più faticoso il percorso psicoterapeutico, facilitando il lavoro su di sé. Tuttavia, è necessario un inquadramento clinico accurato per capire se nel suo caso specifico i benefici supererebbero i rischi e quale molecola sarebbe più adatta.
In sintesi: la psicoterapia resta centrale, ma farmaci adeguatamente prescritti e monitorati possono diventare un valido supporto quando l’ansia è intensa e interferisce con il funzionamento quotidiano.
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