Soffro di insufficienza cariaca permanenete e fibrillazione atriale,assumo coumadin e altri farmaci,

5 risposte
Soffro di insufficienza cariaca permanenete e fibrillazione atriale,assumo coumadin e altri farmaci,ho urgenze minzionali notturne da molto tempo,nicturia,pollachiuria la diagnoi è prostatite ma non so se batterica,4 ecoadomi completi evienziano prostaat imensioni 26 o 24 ,il psa tot e libero ènei limiti,mi vengono precritti erenoa repens 320manon sortisce effetti da 1 anno,spasmomen somatico ma non l'ho aunto,etrusil per incontinenza urinaria,ma tale farmaco è controinicato nei cai i:insuff cardiacaca se la causa del problema e di colon irritabile(che ho),di prostatite etc Come posso sspere se i disturbi alla prostata ovvero i SINTOMI tipici della ipertrofia prosaticabenigna esitono? Se la prosatata è sempre dimenioni 26 non c'è Ipertrofia quini , i 2 urolgi e i 2 medici di base prescrivono farmaci che si basano ui sintomi e non sullacausa che forse è ilcuore.Il nervo puendoèdolente,l'aome meteorico,tutti gli altri disturbi sono gli stesi indicati nel bugiarino el farmaco permion che viene utilizzato per lipb che mi pare di non avere.Ho ospeo la sereoa repens e dopo alcuni giorni la ituazione è migliorata,forse è un caso,ho usato una pomata artrosilene nelalzona sacrale e va meglio,però e asumo cibi piccati o caffè o sia bruciori vie urinarie che dolori.Domanda:lo specilista i riferimento è.il cariologo,l'urologo o il gatreneterologo?Tutti gli eami elle urine hanno antibiogrammi negativi,ho cania albicans intetinaleper la econda volta.RM zona sacraleiniio di artrosi,.Mi è stato detto che è l'intetino che infiamma la prostata che a ua volta infiamamle vie urinarie,che ho una cistite abatterica,una prostatite abatterica ,una uretrite..Come si fa a scoprire e è il cuore che porta a questi diturbi o è,invece,la prostata che non è ingrossata,oppure il muscolo detrursore o il colon? Qui nesun specilista ha una vsiione globale,ei farmaci prescritti rsiusltano sintomatici,inoltre ho bruciori interno ano,ma non emorroidi estrerne.AsumoIPP lansopraoloprescrittodai cardiologi ma i farmaci che asumo sono TUTTI NON gastroleivi.
Grazie.
La inviterei a valutare giustamente la sua problematica alla luce di indicazioni che dovrebbero migliorare la condizione di più organi pelvici ,
Da sempre questo e' il mio approccio

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Direi che lo specialista diu riferimento, nel suo caso, è l'urologo.
Salve, quanti anni ha ? I Colleghi che l'anno visitata, alla esplorazione rettale della prostata, come hanno trovato l'organo ?
Gentile Signore la valutazione è sia multidisciplinare che del perineologo ovvero di una figura che cerca di mettere insieme un po' tutti gli organi: nel suo caso oltre a considerare e regolare la dieta evitando i cibi acidificanti e rioganizzando il microbiota intestinale, mi orienterei nella esclusione o trattamento di dolore pelvico cronico che si può tradurre nei sintomi che lei descrive. Alcuni rispondono a tutta la serie di interventi, altri no. Occorre comunque una rivalutazione degli esami fatti ed il successivo oreintamento terapeutico con passaggi successivi.
Io sono specialista Urologo presso l'Università Tor Vergata di Roma. Inoltre ho svariate specializzazioni Chirurgiche (che mi hanno portato a coltivare una terapia ambulatoriale efficace per ogni paziente ache con co-morbilità) con una grande casistica clinica di estremo interesse per la sua efficacia nella prostatite, patologia che ho del resto sempre trattato con interesse unitamente ad alcuni dei più noti urologi della Capitale. La mia visione è oggi molto aggiornata in questi anni grazie all'impiego dei fattori di accrescimento cellulare per la loro grande efficacia terapeutica.L'esito della prostatite è un suo irrigidimento valutabile dalla sua evidente disomogeneità ecografica, con frequente deposito di vere e proprie microcalcificazioni e dalla sua fibrosi che rendono tale parenchima ghiandolare influente negativamente sull'azione degli sfinteri uro-andrologici che le sottendono provocando spesso irritazione sfinteriale e conseguente eiaculazione precoce e perdita di forza del getto minzionale ed eiaculativo. Sempre per inadeguatezza sfinteriale la sua perdita di elasticità prostatica slatentizza un residuo post-minzionale dell'urina in vescica, che non trova alcuna giustificazione nella sua forma o volume, ma esclusivamente nella sua marcata disomogeneità anche ecografica. Tale dissinergia sfinteriale può riconoscere alcune cause non di pertinenza uro-andrologica come il frequente prolasso mucoso-emorroidale che colpisce mediamente un uomo su quattro. Per tale ragione giovano competenze vascolari ed andrologiche comprovate da un'esperienza di decenni e competenze di chirurgia generale e proctologica. Negli ultimi anni si sono sempre più sviluppati ed approfonditi in Italia gli studi sui fattori di crescita nella malattia emorroidale. Le nuove scoperte e la conoscenza dell’importanza e del ruolo di questi fattori ha creato un crescente interesse per un loro possibile utilizzo terapeutico. Il termine “fattore di crescita” (spesso usato nella forma inglese “growth factor” – G.F.- o con il termine generico di “ormone della crescita”) si riferisce a proteine capaci di stimolare la proliferazione e la differenziazione cellulare.Da oltre 14 anni guarisco stabilmente le prostatiti acute e croniche grazie ad una accurata diagnosi capace di rivolgersi tridimensionalmente a 360° nel bacino pelvico e con l'aiuto e per mezzo dei fattori di accrescimento cellulare (che peraltro sono anche, per antonomasia, le proteine antibiotiche più forti in natura!).Essi stimolano lo stato di benessere della mucosa, il suo trofismo, consentendo di recuperare la produzione dell'indispensabile muco: esso è costituito da una glicoproteina nota come mucina. La mucina rappresenta il principale componente del prodotto di secrezione dei tessuti epiteliali del tratto respiratorio, gastrointestinale e genitale, e che ha il compito di lubrificare i tessuti e proteggerli da agenti chimici e batterici. La viscosità della m. è legata alla glicosilazione della proteina, che rende la molecola altamente idrofila. A livello dello stomaco, la m. forma un denso gel protettivo che riveste la mucosa gastrica, impedendo che questa venga danneggiata dall’acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali. Invece nel retto il reticolato mucoso fatto dalle proteine di mucina assicura al retto la sua funzione di "scivolo delle feci" durante l'evacuazione. Sappiamo bene dall'Urologia che se viene meno questa produzione, a causa dell'usura delle ghiandole mucipare superficiali del retto, verrà meno la difesa anche dagli agenti batterici dal retto verso la prostata, mediata dalle vie linfatiche comunicanti coi vasi venosi dilatati e sfiancati per la malattia emorroidale.Cordiali saluti. Dott. Marco Cosimi

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