Salve. Vorrei porre un quesito riguardo una problematica che mi porto dietro da tempo. Sono circa 12
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Salve. Vorrei porre un quesito riguardo una problematica che mi porto dietro da tempo. Sono circa 12 mesi che sento un fastidio sulla zona anale che mi impedisce a stare seduto correttamente. Ho fatto diversi controlli da vari specialisti. Urologo per la prostata che ne ha escluso la causa. Ortopedico per la muscolatura e componente ossea che ha escluso pure. Proctologo per ben due volte che non ha riscontrato problematiche di tipo organico e sentenziando che si tratta di dolore di tipo psicosomatico. Ho fatto anche risonanza al bacino e lombo-sacrale-coccigea ma senza evidenti patologie.
Mi sono rivolto al mio neurologo di fiducia il quale mi conferma la somatizzazione che può fare brutti scherzi e per curare questo aspetto mi ha prescritto diversi farmaci tra cui la quietapina, efexor e lipease forte. Vorrei sapere, confrontandomi con voi se a vostro parere è la strada giusta oppure ci sarebbe qualcos'altro da attenzionare. Grazie a chi mi potrà rispondere
Mi sono rivolto al mio neurologo di fiducia il quale mi conferma la somatizzazione che può fare brutti scherzi e per curare questo aspetto mi ha prescritto diversi farmaci tra cui la quietapina, efexor e lipease forte. Vorrei sapere, confrontandomi con voi se a vostro parere è la strada giusta oppure ci sarebbe qualcos'altro da attenzionare. Grazie a chi mi potrà rispondere
In questo caso ritengo che l'approccio psicoterapico è fondamentale.Inoltre io preferisco i triciclici a basse dosi
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Gent.mo,
grazie per la sua domanda. In effetti mi sento di dare ragione al collega, spesso si tende a banalizzare le somatizzazioni, che possono invero risultare assolutamente invalidanti. La terapia che le ha prescritto può essere senza dubbio una valida scelta, anche se per questo tipo di problema le possibilità di trattamento sono varie e numerose. Questo deve sollevarla, nel senso che, a prescindere da come evolverà il suo problema, ci saranno tante opzioni per risolverlo.
Un caro saluto
grazie per la sua domanda. In effetti mi sento di dare ragione al collega, spesso si tende a banalizzare le somatizzazioni, che possono invero risultare assolutamente invalidanti. La terapia che le ha prescritto può essere senza dubbio una valida scelta, anche se per questo tipo di problema le possibilità di trattamento sono varie e numerose. Questo deve sollevarla, nel senso che, a prescindere da come evolverà il suo problema, ci saranno tante opzioni per risolverlo.
Un caro saluto
Buongiorno, se ha eseguito visite mediche e indagini strumentali come consigliato da diversi specialisti e non è stato riscontrato nessun problema organico, è lecito pensare che si tratti di una problematica di tipo psicosomatico. Per ora può seguire la terapia impostata dal suo neurologo ed eventualmente, in caso di persistenza della sintomatologia, sarà lui ad indirizzarla verso uno specialista psichiatra. Cordiali saluti
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