Salve, sono un uomo di 42 anni, sportivo effettuo pesisitica 4 volte alla settimana e cerco di effet
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Salve, sono un uomo di 42 anni, sportivo effettuo pesisitica 4 volte alla settimana e cerco di effettuare di media 10000 e piu' passi al giorno.
Da agosto soffro di prostatite, dopo varie cure di integratori ancora il problema e' persistete, a maggio di quest'anno ho effettuato psa con risultato di 0.87, effettuato varie visite urologiche senza riscontri positivi.
Al mio ultimo incontro con l'urologo mi ha prescritto una risonanza multiparametrica con mdc e di seguito i referti:
Ghiandola di 41x22x32mm di diametro, lieve ipertrofia adenomatosa di aspetto multimodulare.
Zona periferica apico-basale bilateralmente si evidenzia presenza di diffusa alterazione di segnale a carattere prostatico.
Non si evidenziano alterazione a carattere nodulare a livello della zona periferica.
Diffusione: la valutazione della mappa ADC non evidenzia segni di di restrizione della diffusivita' protonica a livello della zona periferica e della zona di transizione.
Perfusione: lo studio dinamico perfusionale non evidenzia segni di patologico enhancement con curve I/T sospette.
Regolare il profilo della capsula.
Non alterazione lungo peduncolo vascolo-nervoso
Non si evidenziano alterazioni a carico delle vescichette seminali
Non si evidenziano linfoadenopatie lecoregionali
Regolari le pareti vecicali
Non alterazioni a carico del retto
Cosa ne pensate?
Grazie.
Da agosto soffro di prostatite, dopo varie cure di integratori ancora il problema e' persistete, a maggio di quest'anno ho effettuato psa con risultato di 0.87, effettuato varie visite urologiche senza riscontri positivi.
Al mio ultimo incontro con l'urologo mi ha prescritto una risonanza multiparametrica con mdc e di seguito i referti:
Ghiandola di 41x22x32mm di diametro, lieve ipertrofia adenomatosa di aspetto multimodulare.
Zona periferica apico-basale bilateralmente si evidenzia presenza di diffusa alterazione di segnale a carattere prostatico.
Non si evidenziano alterazione a carattere nodulare a livello della zona periferica.
Diffusione: la valutazione della mappa ADC non evidenzia segni di di restrizione della diffusivita' protonica a livello della zona periferica e della zona di transizione.
Perfusione: lo studio dinamico perfusionale non evidenzia segni di patologico enhancement con curve I/T sospette.
Regolare il profilo della capsula.
Non alterazione lungo peduncolo vascolo-nervoso
Non si evidenziano alterazioni a carico delle vescichette seminali
Non si evidenziano linfoadenopatie lecoregionali
Regolari le pareti vecicali
Non alterazioni a carico del retto
Cosa ne pensate?
Grazie.
Buongiorno. Innanzitutto sarebbe utile capire cosa si intende per prostatite nel suo caso. Si tratta di un infezione batterica persistente? Oppure di una forma abatterica? Sono stati fatti accertamenti per individuare la presenza di batteri nella sua prostata? Voglio dire che le informazioni che fornisce nella domanda sono largamente insufficienti per esprimere un parere. Di sicuro posso affermare che gli integratori non guariscono dalle prostatiti ma servono da coadiuvanti e che, nella mia esperienza ahimè una attività fisica intensa contrasta la guarigione di una prostatite. La risonanza segnala la presenza di infiammazione nella prostata escludendo (giustamente a 42 anni) la presenza di un fatto tumorale.
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Una mpRMI fatta senza senso e quindi inutile. Infatti non fa altro che escludere un cancro prostatico e segnalare (ma non può l'esame entrare in tali dettagli) una congestione infiammatoria prostatica che meglio deve e doveva essere valutata con l'attenta ecografia doppler transrettale. Peraltro il volume è ai limiti speriori di una prostata normale, se non lievemente aumentato in coerenza con la congestione infiammatoria. Non cita che terapia abbia mai fatto, ma mi auguro non siano stati a base di serenoa; inoltre assumere altri integratori senza sapere per quale ragione si debba integrare finisce per non portare a nulla. Ovviament per darle risposte utili va visto lei e gli esami svolti, ma poi credo che si debba reimpostare il percorso diagnostico con i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) e, nel caso, generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. La attenta interpretazione dei dati consentirà di attivare la utile strategia terapeutica.
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