Salve, sono un uomo di 41 anni, da sempre sportivo e iperattivo. Tutt'ora mi diletto col ciclismo am
1
risposte
Salve, sono un uomo di 41 anni, da sempre sportivo e iperattivo. Tutt'ora mi diletto col ciclismo amatoriale.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ansia intorno ai 20 anni, in seguito a una forma che definirei moderata di depressione. Superato il periodo depressivo, mai trattato farmacologicamente né psicoterapeuticamente, ho continuato a convivere con ansia e periodici attacchi di panico dire ordinariamente, con altri e bassi, periodi brevi di completo relax, fino ad oggi che sono sposato con figli. Preciso di non aver mai fatto uso di droghe né fumo, e di non aver mai preso farmaci per lo scopo.
Negli anni ho imparato a convivere con la condizione di ansia e tensione, utilizzando e forse abusando del ciclismo come valvola efficace di rilassamento, e ho imparato a prevenire e gestirne gli attacchi di panico, fino a viverli da due decenni con una certa serenità e familiarità.
Fatta la premessa vengo alla domanda. Recentemente, a seguito di analisi generiche mi sono stati riscontrati un valore alto di FT3 (TriIodotirina Libera) di 5.57 (range di normalità 2.00 - 4.43); di FT4 (Tiroxina Libera) 1.36 (range normalità 0,93 - 1.70); e TSH a 2.430.
Mi è stato suggerito dal laboratorio di analisi di ripetere l'esame, per escludere un errore analitico, ma sono qui per chiedere se è plausibile ipotizzare una correlazione (qualora l'FT3 si confermasse alto) di disfunzioni tiroidee alla base del mio cronico stato di ansia e tensione e se per tanto sarebbe consigliabile al mio caso un approfondimento in ambito endocrinologico. E quindi capire se quel valore potrebbe pure essere conseguenza dell'ansia cronica oppure esserne la causa.
Ringrazio in anticipo per le risposte.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ansia intorno ai 20 anni, in seguito a una forma che definirei moderata di depressione. Superato il periodo depressivo, mai trattato farmacologicamente né psicoterapeuticamente, ho continuato a convivere con ansia e periodici attacchi di panico dire ordinariamente, con altri e bassi, periodi brevi di completo relax, fino ad oggi che sono sposato con figli. Preciso di non aver mai fatto uso di droghe né fumo, e di non aver mai preso farmaci per lo scopo.
Negli anni ho imparato a convivere con la condizione di ansia e tensione, utilizzando e forse abusando del ciclismo come valvola efficace di rilassamento, e ho imparato a prevenire e gestirne gli attacchi di panico, fino a viverli da due decenni con una certa serenità e familiarità.
Fatta la premessa vengo alla domanda. Recentemente, a seguito di analisi generiche mi sono stati riscontrati un valore alto di FT3 (TriIodotirina Libera) di 5.57 (range di normalità 2.00 - 4.43); di FT4 (Tiroxina Libera) 1.36 (range normalità 0,93 - 1.70); e TSH a 2.430.
Mi è stato suggerito dal laboratorio di analisi di ripetere l'esame, per escludere un errore analitico, ma sono qui per chiedere se è plausibile ipotizzare una correlazione (qualora l'FT3 si confermasse alto) di disfunzioni tiroidee alla base del mio cronico stato di ansia e tensione e se per tanto sarebbe consigliabile al mio caso un approfondimento in ambito endocrinologico. E quindi capire se quel valore potrebbe pure essere conseguenza dell'ansia cronica oppure esserne la causa.
Ringrazio in anticipo per le risposte.
Buonasera.
Alla luce dei risultati delle analisi effettuate, é fuori dubbio che i valori border-line di FT3, con un TSH comunque nella norma, potrebbero essere verosimilmente non la sola, bensì piuttosto una concausa del Suo cronico stato d'ansia. Riterrei pertanto opportuno un accurato approfondimento clinico-anamnestico, nonché un esame obiettivo generale internistico-endocrinologico, al fine di definire un iter diagnostico- terapeutico corretto.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo cordiali saluti.
Sandra Liliana Giudici
Alla luce dei risultati delle analisi effettuate, é fuori dubbio che i valori border-line di FT3, con un TSH comunque nella norma, potrebbero essere verosimilmente non la sola, bensì piuttosto una concausa del Suo cronico stato d'ansia. Riterrei pertanto opportuno un accurato approfondimento clinico-anamnestico, nonché un esame obiettivo generale internistico-endocrinologico, al fine di definire un iter diagnostico- terapeutico corretto.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo cordiali saluti.
Sandra Liliana Giudici
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.