Salve, sono un ragazzo di 28 anni che pratica attività fisica con i pesi, un anno fa ho avuto uno st
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Salve, sono un ragazzo di 28 anni che pratica attività fisica con i pesi, un anno fa ho avuto uno strappo di secondo grado al capo lungo del bicipite, in particolare alla giunzione miotendinea del bicipite del braccio sinistro. Il bicipite risulta essere ancora in sede, in quanto il tendine è rimasto parzialmente attaccato, questa situazione però ha creato un "buco" tra spalla e bicipite.
Anche se il trauma risale ad un anno fa (effettuate due ecografie e una risonanza sia alla spalla che al bicipite) provo ancora fastidi in molti movimenti durante l'attività fisica.
Mi è stato spiegato che chirurgicamente non è possibile intervenire per risaldare la struttura, mi chiedevo però se fosse possibile intervenire con la chirurgia estetica perchè mi piacerebbe "curare" questo inestetismo.
Anche se il trauma risale ad un anno fa (effettuate due ecografie e una risonanza sia alla spalla che al bicipite) provo ancora fastidi in molti movimenti durante l'attività fisica.
Mi è stato spiegato che chirurgicamente non è possibile intervenire per risaldare la struttura, mi chiedevo però se fosse possibile intervenire con la chirurgia estetica perchè mi piacerebbe "curare" questo inestetismo.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro.
In casi come il suo, in cui permane un avvallamento visibile tra spalla e bicipite dovuto alla retrazione parziale del capo lungo del bicipite, la chirurgia estetica può offrire una soluzione efficace dal punto di vista correttivo, anche in assenza di indicazione chirurgica ortopedica.
Nello specifico, è possibile valutare un trattamento di lipofilling: si tratta di una procedura in cui il proprio grasso autologo viene prelevato da una zona donatrice (solitamente addome o fianchi), purificato e reinnestato nella zona del deficit per ripristinare i volumi e migliorare il profilo muscolare.
Questo tipo di intervento:
è minimamente invasivo,
può essere effettuato in day surgery con anestesia locale o locale con sedazione,
offre un miglioramento estetico naturale, adattandosi ai movimenti e alla struttura del braccio,
consente eventuali ritocchi se necessario.
Naturalmente, sarà fondamentale una valutazione clinica e un’attenta analisi delle immagini radiologiche per confermare l’idoneità al trattamento e definire il piano personalizzato.
Resto volentieri a disposizione per un consulto più approfondito.
Cordiali saluti,
Dott. Luca Patanè
grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro.
In casi come il suo, in cui permane un avvallamento visibile tra spalla e bicipite dovuto alla retrazione parziale del capo lungo del bicipite, la chirurgia estetica può offrire una soluzione efficace dal punto di vista correttivo, anche in assenza di indicazione chirurgica ortopedica.
Nello specifico, è possibile valutare un trattamento di lipofilling: si tratta di una procedura in cui il proprio grasso autologo viene prelevato da una zona donatrice (solitamente addome o fianchi), purificato e reinnestato nella zona del deficit per ripristinare i volumi e migliorare il profilo muscolare.
Questo tipo di intervento:
è minimamente invasivo,
può essere effettuato in day surgery con anestesia locale o locale con sedazione,
offre un miglioramento estetico naturale, adattandosi ai movimenti e alla struttura del braccio,
consente eventuali ritocchi se necessario.
Naturalmente, sarà fondamentale una valutazione clinica e un’attenta analisi delle immagini radiologiche per confermare l’idoneità al trattamento e definire il piano personalizzato.
Resto volentieri a disposizione per un consulto più approfondito.
Cordiali saluti,
Dott. Luca Patanè
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