Salve, sono un ragazzo di 21 anni e da quasi un anno ho dolore al rene sx, tutto è partito con un pr

2 risposte
Salve, sono un ragazzo di 21 anni e da quasi un anno ho dolore al rene sx, tutto è partito con un problema di minzione e molto probabilmente con un infezione delle vie urinarie, successivamente ho avuto un dolore acuto al rene tanto da andare al ps. Prima il dolore veniva e tornava ma adesso ho dolore continuo da più di un mese soprattutto quando sto seduto.

Premetto che da piccolo mi hanno riscontrato un problema a livello dell’uretere sx che però non mi ha mai dato problemi.

Ho fatto due visite specialistiche in cui non mi hanno riscontrato niente, riporto l’ultima visita:

Paziente asintomatico apiretico, Creatinina 1, PCR 0,3, urinocoltura negativa. Precedenti studi di scintigrafia renale e di RM addome del 2014 con diagnosi di idrofrenesi sinistra in assenza di evidente vascolarizzazione anomala. Dal 2014 unico episodio di algia al fianco sx preceduto sa sintomatologia disurica.

Ho fatto la TC addome completo con e senza contrasto e questo è il referto:

Non segni di litiasi reno ureterale. Conservata la secro-escrezione renale nei tempi fisiologici. In soggetto con displasia del giunto a sn dilatazione calico-pielica di medio grado omolaterale con diam AP a carico della pelvi renale di cm 2.7 circa; non ectasie calico-pieliche a dx. Uretere dx non dilatato e regolarmente opacizzato; uretere sx ben opacizzato in sede prossimale e distale senza dilatazioni.

Purtroppo sono all’estero per un anno e non ho modo di tornare per fare un altra visita specialistica, ma se davvero è necessaria allora la faccio all’estero.

È consigliabile fare qualche altro esame?
Sembrerebbe trattarsi di una "Sindrome del giunto pieloureterale"; certo, non potendo visionare le immagini TC, non si può fare diagnosi a distanza. Un restringimento, subito al di sotto del rene, dell'uretere (la struttura tubulare che trasporta l'urina dal rene alla vescica). Questa condizione sta già causando una dilatazione del suo rene ed anche sintomi (il dolore che lei riferisce). È una patologia che trova risoluzione solo tramite intervento chirurgico. Quello che le posso consigliare è di trovare un urologo di fiducia, ed iniziare un percorso di monitoraggio della sua funzionalità renale e delle condizioni dell'idronefrosi (questa condizione può favorire infezioni acute del rene). Inoltre, assieme al suo urologo, dovrete decidere se, quando e come affrontare l'intervento chirurgico di pieloplastica del giunto. Nel frattempo, qualora avvertisse dolori, febbre o bruciori, è sempre consigliato eseguire esame urine + urinocoltura + emocormo (con creatinina e pcr) e monitorare la febbre!

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Lei in fatto ha una idronefrosi sx per difetto del giunto pielo-ureterale che riduce il deflusso dell'urina e quindi può anche avere estemporanei fatti infettivi che possono giustificare la comparsa e l'accentuazione del dolore, magari anche la formazione di microcalcoli che poi espelle senza percezione ma sufficienti a dare dolore e disuria. Quindi chi nulla ha riscontrato ha solo minimizzato o mal valutato il quadro: altro sarebbe sostenere che sia un quadro da tenere monitorato, cosa quantomeno doverosa. Sul decidere poi se intervenire o meno su quel giunto sarà da valutare con un urologo molto attento alla questione senza aspettare che peggiori e lei sviluppi una idronefrosi grave con ciò che ne consegue. In tutto ciò una occhiata con gli esami essenziali genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) sarebbe comunque utile quantomeno a fare prevenzione.

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