Salve! Qualcuno mi può dire con certezza se è pericoloso fare il test per anestetico presso l'allerg
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Salve! Qualcuno mi può dire con certezza se è pericoloso fare il test per anestetico presso l'allergolo? Dovrei portare la fiala senza adrenalina e rimanere sotto osservazione alcune ore! Grazie gentili dottori!
Salve la certezza che non ci sia reazione allergica non si può assolutamente avere per tale ragione infatti il test si fa sotto osservazione dell’allergologo. Io raccomanderei senz’altro di farlo in regime ospedaliero e non in un semplice ambulatorio privato per poter eventualmente intervenire con tutti i mezzi necessari.
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Il test per anestetici locali è un test a bassissimo rischio. Va tuttavia eseguito in uno studio medico attrezzato a far fronte ad eventuali - ma molto rare - reazioni allergiche
I test per farmaci o anestetici vanno eseguiti esclusivamente in ambiente ospedaliero. In caso di sensibilitá al farmaco o all'anestetico (benché non frequentissime) possono essere molto gravi e mettere addirittura a rischio la vita. In caso di reazione grave in ospedale ci sono (o dovrebbero esserci) i mezzi per intervenire repentinamente, in uno studio privato ciò è molto improbabile.
Buongiorno, il test per anestetici locali è consigliabile eseguirlo in ambiente protetto.
Raccomando di eseguire il test in ambiente ospedaliero attrezzato per un'eventuale emergenza. Saluti, Manconi
Il test per gli anestetici locali è probabilmente tra i più tranquilli e sicuri che abbiamo a disposizione, soprattutto se eseguito da personale esperto e in ambienti attrezzati e protetti. Vada serena ad eseguirlo.
Dipende dalla metodica utilizzata. Un sistema che attenua di molto il rischio di reazioni è quello di crociare più metodi, in modo da procedere in maniera scalare con la pericolosità di una eventuale reazione.
Mi spiego meglio:
Noi procediamo prima con l'eseguire i patch test alle sostanze brute (indice di pericolosità bassissimo),
Quindi, constatata la non reattività, procediamo con i test di sensibilizzazione e scatenamento iniettando in maniera scalare l'anestetico sotto cute.
In 20 anni che eseguiamo tale metodica non abbiamo mai avuto reazioni gravi.
Resta inteso, naturalmente, che l'esame va eseguito in strutture protette, cioè dove si può intervenire con eventuali supporti (studi medici attrezzati, ambulatori, ospedali).
Mi spiego meglio:
Noi procediamo prima con l'eseguire i patch test alle sostanze brute (indice di pericolosità bassissimo),
Quindi, constatata la non reattività, procediamo con i test di sensibilizzazione e scatenamento iniettando in maniera scalare l'anestetico sotto cute.
In 20 anni che eseguiamo tale metodica non abbiamo mai avuto reazioni gravi.
Resta inteso, naturalmente, che l'esame va eseguito in strutture protette, cioè dove si può intervenire con eventuali supporti (studi medici attrezzati, ambulatori, ospedali).
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