Salve, non so se sto ponendo una questione seria o meno, ma sono alquanto infastidito da una serie d

10 risposte
Salve, non so se sto ponendo una questione seria o meno, ma sono alquanto infastidito da una serie di comportamenti del mio partner che credo possano essere riconducibili alla sbadataggine, e vorrei capire se secondo voi può esserci qualcosa che ne va oltre.. maniglie delle finestre chiuse a metà, barattoli del dentifricio o dello shampoo chiusi male, bottiglie di olio o aceto col tappo meramente appoggiato, o anche più in generale bottiglie chiuse male.. capisco che possono essere comportamenti da poco, però.. se un ladro vede una maniglia mezza chiusa, magari sarà più tentato a provare ad aprirla quella finestra.. il dentifricio (o lo shampoo o doccia schiuma) che, riposto nel beauty in occasione di un viaggio, si apre inondando il beauty stesso del proprio contenuto.. la bottiglia di olio che mi cade su un piede (col tappo che mi resta in mano).. il frigo allagato di succo di frutta, perché le bottiglie vengono riposte orizzontalmente e col tappo mal chiuso.. eventi accaduti ripetutamente, partner informato di questi inconvenienti, ma la situazione continua a ripetersi.. a me la cosa da alquanto fastidio.. e non so se sono io il problema nell'essere infastidito o lo è lei.. qualcuno mi sa aiutare?
Dott.ssa Giulia Galfano
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Felino
Buongiorno, se ha notato questi comportamenti del suo partner come insoliti immagino si siano verificati a partire da un determinato periodo e che non sia sempre stato così. Purtroppo le informazioni che ha fornito sono un po' scarne per poter dare un'interpretazione dettagliata del caso, ma se avverte questi comportamenti come dei campanelli d'allarme per una situazione che può andar oltre la semplice "sbadataggine", come dai lei definita, le consiglierei di far fare al suo partner una visita neuropsicologica per poter approfondire la questione. Rimango a disposizione.

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Dr. Alessio Fogliamanzillo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Casagiove
Buonasera. In futuro vorrei consigliare di inserire età e qualche dato delle persone a cui ci si riferisce; ciò premesso, quanto riporta non permette diagnosi specifiche, occorre chiedersi se ci sono eventi dopo il quale i comportamenti sono iniziati, che insieme ad un'età avanzata potrebbero far sospettare qualcosa di neuropsicologico, ad esempio; ma egualmente è possibile che sia un'abitudine acquisita per ragioni psicologiche. Noto in più che non ha riportato la reazione della sua partner, solo che insiste ad agire in tal modo. Faccia fare una visita neuropsicologica alla sua compagna per scongiurare quantomeno il fatto medico/biologico, dunque ne segua le indicazioni per il passo successivo
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Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
non sapendo età del partner l'unica cosa che posso dirle è: se è sempre stato così ovviamente non ci sono motivi per allarmarsi, se questa situazione si presenta solo adesso dopo anni le spiegazioni possono essere mote, potrebbe vivere un periodo particolarmente stressante e quindi essere più distratto/a, può farglielo apposta ( :) ) , potrebbe ritenere le sue "lamentele" ingiustificate e non prestare attenzione quindi al da farsi.. sicuramente nessuna diagnosi psichiatrica è deducibile con i sintomi da lei elencati.
Forse l'unica cosa che si può inferire è la sua insofferenza nei confronti del comportamento del partner, così alta da portarla a scrivere qui.
La domanda finale non credo sia corretta.. penso sia più corretto chiedersi : perchè non mi ascolta e perchè per me queste cose sono così importanti?

Spero di esserle stata utile.
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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Certo, comprendo la sua preoccupazione. Questi comportamenti potrebbero essere il risultato della sua sbadataggine o della sua attenzione limitata. Tuttavia, è importante affrontare la situazione in modo aperto e rispettoso. Può cercare di comunicare con il suo partner e spiegare come questi comportamenti la facciano sentire. Insieme potreste trovare soluzioni per evitare situazioni spiacevoli in futuro, come adottare abitudini diverse per la gestione degli oggetti di uso comune. La chiave è una comunicazione aperta e una comprensione reciproca.
Dott.ssa Katia Delle Monache
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Genova
Caro utente, all’inizio del suo messaggio esprime un dubbio, ovvero se la motivazione per la quale sta scrivendo sia ‘seria o meno’, a metà del messaggio definisce ‘comportamenti da poco’ quelli fastidiosi messi in atto dalla sua partner e alla fine conclude scrivendo ‘non so se sono io il problema o lei’. In primis, dal momento che si è preso del tempo e uno spazio per ‘sfogare’ questa sua insofferenza di sicuro quanto racconta è qualcosa di serio PER LEI, dunque si senta libero di legittimare i suoi pensieri e i suoi sentimenti; inoltre non si tratta di stabilire chi ha torto o chi ha ragione, chi è nel giusto o chi non lo è, quanto piuttosto – in una prospettiva più ampia – come lei convive con questi comportamenti che la infastidiscono, come si sente quando si verificano queste ‘sbadataggini’ anche dopo aver fatto presente alla sua partner quanto la irritano. Potrebbe essere una buona idea parlarne con un/una professionista che saprà di sicuro come aiutarla. Tenga presente che quanto scritto rappresenta soltanto uno spunto di riflessione rispetto ad alcuni indizi da lei forniti, sarebbero utili più informazioni per esprimere un parere con maggiore cognizione. La ringrazio per la condivisione e le mando un caro saluto
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve. È normale che lei sia infastidito da comportamenti che sembrano indicare una certa sbadataggine, specialmente quando tali comportamenti si verificano ripetutamente nonostante le vostre segnalazioni.

Quando ci si trova in una relazione, è comune cercare di capire il significato dietro ai comportamenti del partner e come essi possano influenzare il rapporto. È importante considerare se tali comportamenti possono rappresentare semplicemente delle abitudini o se possono essere indicativi di qualcosa di più profondo.

La vostra preoccupazione riguardo alla sicurezza, come nel caso delle maniglie delle finestre lasciate a metà, è assolutamente valida e meriterebbe una discussione ulteriormente approfondita con il vostro partner. Allo stesso modo, gli episodi di bottiglie mal chiuse che causano disordini o danni possono essere fonte di tensione nella relazione.

Prima di trarre conclusioni o etichettare il comportamento del vostro partner come sbadato, potrebbe essere utile cercare di comprendere le sue motivazioni o eventuali fattori che potrebbero contribuire a tali comportamenti. Ad esempio, potrebbe essere utile esplorare se ci sono eventuali distrazioni o stress che potrebbero influenzare la sua attenzione o la sua capacità di fare attenzione ai dettagli.

Una comunicazione aperta e rispettosa è fondamentale in questi casi. Potreste considerare di avere una conversazione onesta con il vostro partner, esprimendo le vostre preoccupazioni in modo chiaro e assertivo, e ascoltando anche la sua prospettiva. In questo modo potreste trovare insieme delle soluzioni pratiche per affrontare questi problemi e migliorare la vostra relazione.

Se i comportamenti del vostro partner continuano a causare fastidio nonostante i vostri sforzi per risolvere la situazione, potrebbe essere utile considerare la consulenza di un terapeuta di coppia, il quale può aiutarvi a esplorare i dinamiche relazionali e a trovare strategie efficaci per affrontare le sfide che state incontrando.

Ricordate che è normale sentirsi frustrati o infastiditi da comportamenti che interferiscono con la vostra vita quotidiana, ma è importante affrontare tali preoccupazioni in modo costruttivo e rispettoso all'interno della vostra relazione. A disposizione per ulteriori approfondimenti, sia singolarmente, che in coppia, anche online, un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Desirèe Pesce
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pavia
Gentile, potrebbero essere molteplici le cause per cui la sua partner mette in atto queste azioni poco attente.
Innanzitutto, quanti ha la sua compagna? Da quando sono iniziati questi comportamenti che lei percepisce come campanelli d'allarme?
Se tali azioni sono comparse soltanto di recente e in relazione a qualche evento traumatico/neurologico, sarebbe il caso di consigliare alla sua compagna di eseguire un esame neuropsicologico, per valutare il livello globale di funzionamento cognitivo (per capire se queste dimenticanze sono dovute a disfuzioni cerebrali).
Altrimenti, se tali eventi si stanno verificando entro un periodo di vita molto "stressante" per lei o si sono sempre verificati da quando vivete insieme, allora la questione cambia. Se le sue segnalazioni vengono ripetutamente trascurate, bisognerà capire le modalità attraverso cui il suo fastidio viene comunicato all'altro, se in modo aggressivo o in modo non abbastanza chiaro e diretto. Potrebbe essere utile iniziare una riflessione in tal senso e cercare di gestire meglio la comunicazione all'interno della coppia, in modo da sottolineare oltre il suo "fastidio", anche le sue necessità e stabilire delle regole di civile convivenza da rispettare, in modo assertivo.
Sono a sua disposizione, cordialmente Dott.ssa Desirèe Pesce.
Dott.ssa Laura Manzini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Magenta
Buongiorno, mi sento di rimandarle che la sua domanda è assolutamente legittima poichè tocca sia aspetti pratici che dinamiche relazionali.
Il comportamento del suo partner potrebbe derivare da una tendenza alla disattenzione, da uno stile cognitivo meno focalizzato sui dettagli o da una difficoltà nell’autoregolazione, senza necessariamente indicare una mancanza di considerazione.
Tuttavia, il punto centrale è il suo vissuto: se questi episodi le causano fastidio e si ripetono nonostante le abbia fatto presente il problema significa che stanno incidendo sul suo benessere. La chiave è capire quanto questo aspetto influisca sulla qualità della relazione: è solo un’irritazione momentanea o sente che si riflette in una mancanza di affidabilità più ampia? Può provare a parlarne in un momento neutro, esprimendo non solo il fastidio ma anche il bisogno che c’è dietro per capire se il suo partner può essere più attento. Se la situazione persiste e incide sulla relazione, un confronto con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare meglio il suo vissuto e trovare strategie per gestire la questione. Rimango a disposizione
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buonasera,

quello che descrive è una situazione che capita spesso nelle relazioni: la percezione di “distrazione” o sbadataggine del partner può diventare fonte di frustrazione, soprattutto quando questi comportamenti hanno conseguenze concrete e ripetute, come perdita di tempo, disordine o piccoli incidenti domestici. Non significa necessariamente che ci sia un disturbo sottostante: alcune persone sono naturalmente più disattente o meno accurate nelle azioni quotidiane, senza che questo abbia a che fare con un problema cognitivo o psicologico.

Il disagio che prova è reale e valido, e non indica che sia “esagerato” o che il problema sia solo suo. In questi casi la chiave è spesso la gestione della comunicazione e dell’organizzazione domestica, più che un’analisi clinica. Ad esempio, creare routine chiare, stabilire spazi o modalità precise per il riporre oggetti o chiudere contenitori, e farlo insieme, può ridurre significativamente gli incidenti e la frustrazione reciproca. Allo stesso tempo, lavorare sulla propria tolleranza alla disattenzione altrui, senza rinunciare ai propri standard di sicurezza o ordine, aiuta a ridurre il fastidio e lo stress quotidiano.

Se lo desidera, si può impostare un percorso di consulenza psicologica di coppia o individuale per gestire meglio la frustrazione e comunicare efficacemente le proprie esigenze, senza che la convivenza diventi fonte di continuo stress.
è importante una modalità di comunicazione ASSERTIVA per raggiungere un dialogo evitando un litigio o una recriminazione che chiuderebbero l'occasione di miglioramento.

Resto a disposizione per accompagnarvi in uno di questi percorsi, con un lavoro mirato a migliorare sia la relazione sia la gestione delle situazioni quotidiane. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buongiorno, difficile rispondere alla sua domanda senza ulteriori approfondimenti, non tanto sugli eventi, che ha descritto molto bene, ma su come li vive in termini di sensazioni, emozioni e pensieri e sulla vostra relazione in generale. A mio parere le potrebbe essere di aiuto iniziare un percorso psicologico per comprendere meglio se stesso e anche la sua attuale relazione. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli

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