Salve, non so quanto questo problema sia attinente alla sezione ma non avrei saputo dove chiederlo a
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Salve, non so quanto questo problema sia attinente alla sezione ma non avrei saputo dove chiederlo altrimenti. Ho 17 anni e da quando frequento le elementari ho sempre riscontrato problemi limitanti e frequenti nel comprendere la matematica. Sin da quando andavo alle elementari facevo difficoltà a fare i minimi calcoli e questo problema ovviamente si è ingrandito con gli anni, alle medie riportavo sempre insufficienze in questa materia e ora al liceo non riesco veramente a andare avanti. Ogni singolo anno mi sono ritrovato con insufficienze su insufficienze e in secondo anno sono stato pure rimandato d’estate. Ho fatto ripetizioni e cerco di studiare ma mi distraggo molto facilmente e non riesco proprio a creare un approccio con queste materie e un filo logico tra gli argomenti che studio. La mia domanda è se è possibile ancora informarmi sulla possibilità di effettuare una diagnosi di discalculia nonostante sia alla soglia dei 18 anni. Grazie in anticipo per le risposte e la comprensione.
Buongiorno, se capisco bene una diagnosi di DSA pregressa non è mai stata effettuata. Anche in questo caso è possibile ricevere la diagnosi se si diventa maggiorenni, rivolgendosi a centri abilitati dalla regione di appartenenza. Qualora decida di effettuare una valutazione degli apprendimenti prima del compimento della maggiore età può invece rivolgersi sia a centri pubblici che privati accreditati dalla regione. Cordiali saluti
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Quello che descrivi, ossia la difficoltà persistente e marcata nell'apprendimento della matematica fin dalla scuola primaria, nonostante l’impegno e il ricorso a ripetizioni – merita senza dubbio attenzione clinica, soprattutto alla luce delle ricadute sul tuo percorso scolastico e sul tuo benessere.
In termini professionali, ciò che segnali è coerente con il profilo di una possibile discalculia evolutiva, ovvero un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) che riguarda in modo primario e selettivo l’acquisizione delle abilità numeriche e di calcolo. Si tratta di una condizione di origine neurobiologica, non legata a carenze di intelligenza, motivazione o esposizione scolastica, ma a un funzionamento atipico di alcune reti neuronali implicate nell’elaborazione numerica e simbolica.
È possibile avere una diagnosi di discalculia a 17 anni?
Sì, è assolutamente possibile.
La normativa italiana (L. 170/2010) e le Linee Guida diagnostiche aggiornate prevedono la possibilità di effettuare una diagnosi di DSA anche in età adolescenziale o adulta, purché vi siano evidenze di una storia scolastica coerente e la compromissione sia significativa e duratura.
Nel tuo caso, i seguenti elementi giustificano pienamente un approfondimento clinico:
Persistenza nel tempo delle difficoltà specifiche in matematica (fin dalle elementari);
Scarsa risposta alle strategie compensative (ripetizioni, studio personale);
Impatto significativo sul rendimento scolastico;
Possibile comorbidità con difficoltà attentive (distrazione, affaticamento mentale precoce), che andrebbe anch’essa esplorata con attenzione.
saluti
In termini professionali, ciò che segnali è coerente con il profilo di una possibile discalculia evolutiva, ovvero un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) che riguarda in modo primario e selettivo l’acquisizione delle abilità numeriche e di calcolo. Si tratta di una condizione di origine neurobiologica, non legata a carenze di intelligenza, motivazione o esposizione scolastica, ma a un funzionamento atipico di alcune reti neuronali implicate nell’elaborazione numerica e simbolica.
È possibile avere una diagnosi di discalculia a 17 anni?
Sì, è assolutamente possibile.
La normativa italiana (L. 170/2010) e le Linee Guida diagnostiche aggiornate prevedono la possibilità di effettuare una diagnosi di DSA anche in età adolescenziale o adulta, purché vi siano evidenze di una storia scolastica coerente e la compromissione sia significativa e duratura.
Nel tuo caso, i seguenti elementi giustificano pienamente un approfondimento clinico:
Persistenza nel tempo delle difficoltà specifiche in matematica (fin dalle elementari);
Scarsa risposta alle strategie compensative (ripetizioni, studio personale);
Impatto significativo sul rendimento scolastico;
Possibile comorbidità con difficoltà attentive (distrazione, affaticamento mentale precoce), che andrebbe anch’essa esplorata con attenzione.
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