Salve. Mio fratello dopo un periodo di cura al DSM per forte depressione che trascina da tanti ann

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Salve.
Mio fratello dopo un periodo di cura al DSM per forte depressione che trascina da tanti anni dopo violenze e lutti importanti. Fa cura stabile con Entact e Tavor.
Dopo varie terapie, lo specialista che lo segue adesso ha refertato quanto segue:

Patologie a carattere medico generale. Disturbi della sfera affettiva con ansia somatizzata. Episodi di DAP. Turbe del ritmo del sonno.
Orientato spaziotemporalmente. Eloquio fluido, umore polo depressivo con ansia somatizzata.
Diagnosi: Sindrome ansioso depressiva

Mi sembra generica la diagnosi visto come era ridotto con tutti i test e colloqui fatti.

La terapia funziona solo in parte, nel senso che la notte riposa. È una depressione reattiva?

A livello di invalidità è valutata molto questa patologia? Non capisco se il referto è medio o grave.

Ha pensieri ossessivi ricorrenti e fobia sociale ma lo psichiatra non li ha menzionati.
Persiste depressione alternata a nervosismo, isolamento, paure varie con difficoltà di concentrazione e scarsa memoria.

A noi lo psichiatra dice solo che deve curarsi e non sospendere la cura. Non dà altre delucidazioni in merito e mio fratello non si trova molto bene con lui e non vuole più andarci.

Grazie mille e cordiali saluti.
Le condizioni di disagio psichiatrico sono valutate al fine dell'invalidità civile , però è opportuno che che il medico certificatore che inoltra la domanda all'Inps sia in possesso di una certificazione, meglio dettagliata, sulla diagnosi del paziente, della sua gravità e delle inabilità che comporta, Certificazione che riporterà nella domanda e che il paziente porterà poi in commissione.
P.S meglio ancora se qualcuno del dipartimento di salute mentale accompagna il paziente alla vista

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