Dr.
Andrea Michelazzi
Psichiatra,
Psicoterapeuta,
Medico certificatore
Altro
Trieste 1 indirizzo
4 recensioniIndirizzo
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Esperienze
Su di me
.Sono un medico chirurgo specialista in Psichiatria, ho maturato una esperienza decennale nell'ambito della psicoterapia e nella gestione anche psic...
Formazione
- Università di Trieste
- Università di Firenze
Specializzazioni
- Psicoterapia
- Psichiatria
Tirocini
- .
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Inglese
4 recensioni
Punteggio generale
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Francesca R.
Il dottore Michelazzi mi ha fatta sentire subito a mio agio. Onesto e diretto, ti aiuta nel miglior modo a lui possibile e sa consigliarti.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, vorrei fare alcune domande se ci fosse la possibilità. Sono un ragazzo Giovane e sono quasi sempre stato in salute, tranne un piccolo intervento PNEUMOTORACE SPONTANEO. Da alcuni mesi mi trovo abbastanza in difficoltà su alcuni problemi di tipo respiratorio. Spesso ho molte difficoltà nell respirare, e le la stessa sintomatologia può persistere da ore ad arrivare a giorni in modo continuativo e per tanto anche in orario notturno con conseguente risveglio in modo brusco per affaticamento respiratorio. Con l’effettuazione di scale, leggeri salite, e sforzi la dispensa acquisisce ancor più importanza, facendomi obbligatoriamente sedere per la mancanza di fiato. Con questa dispensa si associano i seguenti effetti (leggero fischio, bruciore toracico e bruciore forte alla schiena con conseguente dolore toracico localizzato alle estremità, abbassamento considerevole del tono e della capacità di voce, voce molto rauca e non normale, continuo bisogno di schiarirsi la voce, presenza costante di catarro, forti tachicardie in concomitanza di dispenea e sforzi. Sensibile ad odori forti, fumo di camini accesi, fragranze per l’ambiente e alto ancora. magari non c’entra ma voglio farvi tenere in considerazione che per 6 anni ho svolto la professione di addetto alle pulizie, e sotto pandemia covid ho operato con prodotti molto irritanti e nocivi che per tanto spesso all uscita dal luogo di lavoro sentivo il sapore di detergente/detersivo probabilmente inalato in precedenza durante le mie varie mansioni lavorative. Dopo alcune settimane dall insorgenza delle varie sintomatologie mi sono recato presso un ospedale per effettuare una spirometria, purtroppo non essendo giornaliero il mio problema la visita ha dato esito normale, anche perché in quella specifica giornata non presentavo questo problema. Dopo questo esito ho provato a parlare con il medico curante, a cui a suo avviso potrebbe rientrare in una forma di ansia somatizzata. Preciso che non sono molto d’accordo con questa suddetta diagnosi, ho sofferto di ansia molti anni fa ma trovo inspiegabile fosse veramente così. Nell momento in cui ho accusato questi problemi di salute ero felice della mia vita, e felice ed orgoglioso di quello che avevo costruito, e per far somatizzare un aspetto ansioso credo proprio che uno debba passare veramente molti mesi in uno stato di malessere psicologico. Cosa che non è stato nell mio caso. La mia domanda è la seguente, nell limite del possibile ed in presenza e tenendo conto di tutti i punti sopra citati e le varie sintomatologie questo problema potrebbe rientrare in un problema di ansia somatizzata? In generale mi sottoporrò ad ulteriori accettarmi anche perché sta diventando un problema invalidante a tutti gli effetti. Grazie mille in anticipo per la risposta e ringrazio per il tempo dedicato. Si rimane a disposizione per chiarimenti o perplessità in merito. Cordiali saluti.
La prima cosa da escludere è una patologia organica (compresa L'asma). E questo lo si fa con l'aiuto di un internista (anche medico di medicina generale). Una volta esclusa questa ,si può pensare di fare una diagnosi funzionale
Salve, sono una ragazza di 34 anni che soffre di depressione ansiosa ed attacchi di panico. Ho iniziato con una dose bassissima di zoloft ma essendo tendenzialmente fobica, ho letto di molti problemi inerenti all’uso del farmaco anche dopo la sospensione. Vorrei dei pareri, perché purtroppo ho molta paura degli psicofarmaci avendo sempre fatto uso della psicoterapia nei miei momenti più bui.
Direi che è piuttosto difficile rispondere a questa domanda senza avere un quadro 'clinico' della situazione più evidente. La farmacoterapia, genericamente parlando, può aiutare molto in certe situazioni anche e sopra tutto se accompagnata dalla psicoterapia fatta contemporaneamente o in un momento successivo
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