Salve. Mi scuso in anticipo per l'esposizione un po' lunga ma voglio essere sicura di non lasciare n

1 risposte
Salve. Mi scuso in anticipo per l'esposizione un po' lunga ma voglio essere sicura di non lasciare nessun dettaglio non detto.

Sono una donna, 24 anni, fumatrice (8/12 sigarette al giorno) astemia ed in peso forma, celiaca e vegetariana. In sintesi è ormai un anno ed un mese che non riesco a respirare, a tratti, tutti i giorni. La prima crisi mi è venuta ad inizio dicembre 2019 (sono sempre così): non riesco a prendere un respiro soddisfacente, come se non riuscissi a gonfiare i polmoni come si deve, di conseguenza il cuore comincia a battermi forte e lo sento in gola. Questo mi porta a sbadigliare ripetutamente per riuscire a far entrare l'aria necessaria (ha portato a mal di gola ed irritazioni e dolori ai lati della gola per gli sbadigli troppo frequenti), mi sento debole e mi gira la testa. Entrambe le volte che sono finita in pronto soccorso mi hanno dato 4mg di bentelan e una flebo di antistaminici e rimandata a casa e mi sentivo meglio. Da lì ho fatto prick test, tutto negativo, analisi allergiche del sangue per cane, gatto, polvere ed altri 3 elementi (non ricordo quali ma presumo i più comuni prescrivibili perché comunque i prick test erano negativi).

La mia pressione è bassa di per sé, è di famiglia, così ho aumentato sale e caffè nella dieta su consiglio del dottore e non è cambiato nulla. Per un mese ho avuto lo sfigmomanometro in casa per misurare la pressione mattina, dopo pranzo e sera e all'occorrenza durante le crisi. Ci sono stati casi di pressione un po' bassa che però non coincidevano con le crisi respiratorie.
E' stato quindi ipotizzato che la mia sindrome dell'intestino irritabile (che è piuttosto grave ed ancora in cura da un gastroenterologo) potesse portarmi una carenza di qualcosa che portasse alle crisi. Ho fatto diverse analisi ma i valori sono nella norma seppure io sia anche anemica dalla nascita ma ho imparato a compensare le mie mancanze con l'alimentazione.
Sono andata da un otorino laringoiatra perché i mal di gola erano così forti da gonfiare la gola e la lingua finché neanche più l'acqua potesse passare. Mi ha detto che ho un caso di lingua ipertrofica e di evitare di parlare troppo e fumare troppo ma il ciò non metteva a rischio l'abilità di respirare.

Ovviamente, e potrei ripeterlo a non finire, l'ansia è stata presa in considerazione. Addirittura mi è stato prescritto lo xanax che non ho voluto comprare. Ho fatto due cicli di Valpinax senza successo (per intestino e ipotizzata conseguente carenza di nutrienti).
Ho cominciato una terapia psicologica per cercare di capire se quest'ansia di cui mi parlavano i dottori fosse così invalidante: è risultato che effettivamente non ho ansia tale da non riuscire a respirare, anche perché le crisi mi vengono anche quando sono a casa a guardare un film o a letto con il telefono, insomma, situazioni in cui sono del tutto rilassata. In generale, comunque, sono ben consapevole del mio corpo e sono più che certa che non è una situazione portata dall'ansia, altrimenti non avrei nessun problema a seguire un percorso di terapia diverso (sono comunque ancora in terapia psicologica)

Ora siamo alla possibile allergia alle istamine. Farò il test a breve, intanto già da 3 mesi mangio senza istamina ciclicamente per poi reintrodurla piano piano ma niente è cambiato, nè quando sono pulita da 2/3 settimane dalle istamine nè quando le assumo. Preciso che ho fatto una pulizia totale non solo nei cibi ma anche nei saponi, cosmetici, ecc.

Questo problema mi porta a non riuscire più neanche a praticare attività fisica. Io ho sempre fatto attività, dopo aver lasciato gli sport, comunque di cardio almeno un'ora tutti i giorni, cardio leggera come camminare oppure ellittica a bassa intensità. A volte due ore, anche. Ovviamente questo mi ha portato anche ad aumentare di peso. Il problema comunque non è il peso ma il fatto che non riesco a lavorare, camminare, fare la spesa, niente perché da un momento all'altro mi manca il respiro e devo stendermi sul letto e cercare di riprendere fiato.
Anche parlare al telefono mi è complicato perché troppo impegnativo perché non riesco a dire due frasi di fila senza perdere fiato.

Aggiungo che ho fatto ecografia alla tiroide (mi trovavo lì per controllare anche fegato, reni, ecc.

A questo punto non so più cosa fare. Chi devo consultare? Uno pneumologo? Un cardiologo?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte e mi scuso per il post lungo.
Dott.ssa Clara Zinnarello
Pneumologo
Reggio Calabria
Buon giorno
Inutile dirle che deve smettere di fumare. E poi prenotare una visita pneumologica mi sembra la cosa più logica da fare al più presto. Ha le allergie, ma anche se non ne avesse. Il suo quadro potrebbe essere collegato alla presenza di asma bronchiale.
Non esiti a farsi visitare
Cordialità

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.