Salve mi chiamo michela e ho 41 anni,da circa tre mesi ho dei disturbi alle vie urinarie ,che non so
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Salve mi chiamo michela e ho 41 anni,da circa tre mesi ho dei disturbi alle vie urinarie ,che non so se si tratta di cistite ho fatto 2 volte le analisi delle urine per vedere se cerano dei batteri ma sono risultate negative ,ma per ben tre volte mi e stata curata come cistite ma senza avere risultati .ho fatto in eco addome ed ed è risultato che ho un calcolo di 6mm al rene destro e che la vescica si e leggermente abbassata (ho fatto 3 gravidanze con 3 parti naturali) sto prendendo degli integratori con d mannosio mirtillo ecc e fermenti.sembrava di aver avuto un po di sollievo ma da tre giorni sono ricomparsi i sintomi che sono frequenza ad urinare ma il bruciore si presenta solo dopo e mi brucia l'ultimo tratto in pratica ..ho fatto anche una visita ginecologica ed è risultato tutto a posto..ho i diverticoli e non sempre ho delle coliche addominali , a marzo ho in programma una citoscopia ma io sono disperata questo fastidio mi sta deprimendo..premetto che non ho difficoltà e dolori durante i rapporti..sto bevendo 2 litri di acqua al giorno e la notte non sempre mi alzo per fare pipì solo ogni tanto ..cosa puo essere e come posso aiutarmi a alleviare questo fastidio? P.s.sono anche stata dall'urologo ma mi ha solo toccato pancia e addome e fianco e per lui e tutto a posto ..aiuto sono preoccupata di andare in depressione .
Gentile Michela,
il suo sembra un caso di cistiti recidivanti. Comprendo benissimo la sua frustrazione per il disagio che sta provando, ma si faccia forza che una soluzione può essere trovata.
In questi casi, dopo la necessaria terapia antibiotica, è importante cercare di individuare le cause che la predispongono questa condizione, e agire su tutti i fronti possibili.
Le consiglio una visita urologica presso un professionista della sua zona esperto in questo genere di disturbi.
Cordialmente,
ES
il suo sembra un caso di cistiti recidivanti. Comprendo benissimo la sua frustrazione per il disagio che sta provando, ma si faccia forza che una soluzione può essere trovata.
In questi casi, dopo la necessaria terapia antibiotica, è importante cercare di individuare le cause che la predispongono questa condizione, e agire su tutti i fronti possibili.
Le consiglio una visita urologica presso un professionista della sua zona esperto in questo genere di disturbi.
Cordialmente,
ES
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Io credo che la presenza del calcolo (per nulla piccolo) abbia a che fare con il resto dei disturbi minzionali in quanto sostiene un processo infiammatorio che può estendersi a tutta la via urinaria. Mi sembra che tutti se ne siano dimenticati, mentre merita attenzione con i dovuti esami, prima di tutto la urotac contrastografica per verificare la esatta collocazione e se sussistano ostruzioni della via urinaria (per esempio al giunto pielo-ureterale), poi le valutazioni metaboliche atte a definire le ragioni della sua formazione, infine ove sia necessaria la valutazione della funzione renale tramite scintigrafia sequenziale. Fato tutto ciò in tempi stretti, andrà rimosso e soprattutto rimosse le ragioni della sua esistenza. Poi magari ci sarà anche qualche questione locale vescicale, ma senza eliminare il calcolo e riequilibrare il sistema sarà impossibile risolvere qualcosa.
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