Salve ho un grave problema in famiglia, mia sorella da qualche giorno ha una specie di blocco a caus

6 risposte
Salve ho un grave problema in famiglia, mia sorella da qualche giorno ha una specie di blocco a causa degli spazi aperti . Si mette le mani sulla testa e apre la bocca facendo un rumore come se russasse e trema. È cascata in terra due volte battendo la testa.
Devo aggiungere che ha anche un ritardo mentale e non sa esprimere quello che le succede. Dice solo che ha pura degli spazi aperti e se si stacca di 10 metri da una persona le succede. Se le stai vicino sta bene, come se niente fosse . Questo non succedeva prima , da quando abbiamo smesso di darle lo xanax ha iniziato così .. Cosa fare? Ha quasi 18 anni ma abbiamo paura a mandala a scuola
Gentilissima, deve essere davvero difficile osservare questo comportamento in sua sorella. Avete contattato la neuropsichiatra che segue/ha seguito sua sorella? Potrebbe essere importante fare una visita per aggiornare il trattamento farmacologico o impostare un piano terapeutico diverso. Inoltre, tramite questo tipo di professionista, potreste richiedere terapie specifiche per aiutare sua sorella a gestire questa nuova difficoltà e affrontare le sfide quotidiane. Per qualsiasi dubbio, resto a disposizione. Un caro saluto.

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Buonasera, come sta sua sorella in altri contesti? Intendo, ci sono alterazioni del comportamento in spazi non aperti, come ad esempio casa--scuola? In base a quanto da Lei riportato, l'ansia potrebbe essere una conseguenza della sospensione repentina dell'alprazolam (xanax).
Come mai non lo prende più?
State pensando ad un percorso di sostegno e supporto, ad una moderata terapia specifica?
Felice di approfondire. Resto a disposizione
Gentile, come dice anche lei è molto probabile che tale comportamento possa essere una conseguenza della sospensione dello xanax, che tra l'altro non mi sembra sia avvenuto in modo graduale. Come mai ha sospeso? È stata una scelta concordata con lo specialista?
Le consiglio in primis di parlarne con lo psichiatra che la segue, dal momento che va rimodulata la terapia. Potete anche chiedere a lui ulteriori aiuti per aiutare sua sorella ad affrontare con maggior facilità la vita quotidiana: sarà sua cura indicarvi o aiutarvi a trovare professionisti che possano fornirle la giusta terapia e il giusto supporto.
Saluti,
resto a disposizione se vuole approfondire,
dott. Andrea de Lise
Salve, a primo acchito la situazione che descrive sembra faccia pensare ad una diagnosi di agorafobia con compresenza di attacchi di panico. A causa della disabilità intellettiva di cui lei riferisce sembra incapace di gestire diversamente l'attivazione ansiosa o di comunicarla all'esterno, se non con una forte attivazione comportamentale. Di fatto, tale problema non sembra presentarsi quand'è vicino ad un altra persona. Questo potrebbe avvenire perché l'altra persona potrebbe funzionare come "supporto emotivo" per lei permettendole di non sentire "la minaccia incombente" o il "pericolo" del mondo esterno. Ulteriore cosa che mi fa ipotizzare tale dinamica è la sospensione dello Xanax che, di fatto, essendo una benzodiazepina con breve emivita, permetteva una soppressione dell'ansia eccessiva, rendendola gestibile per sua sorella. Sono tutte ipotesi da approfondire con un consulto specialistico.

Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale con un background ed una formazione attenta sulle disabilità intellettive e gli autismi al fine di impostare un piano di trattamento volto alla gestione emotiva ed alla promozione dell'autonomia di sua sorella con metodo ABA.

A presto e spero di esserle stato d'aiuto.
Gentile utente, mi spiace per la situazione. I sintomi manifestati da sua sorella potrebbero essere ricondotti ad episodi ansiosi scatenati da agorafobia. E' possibile che la sospensione del farmaco xanax abbia influito sul comportamento che esibisce in quelle circostanze. Ha parlato col medico di riferimento circa la sospensione del farmaco ed eventuali effetti?
Dato anche l'aggancio emotivo importante (il fatto che la vicinanza fisica di un'altra persona al momento della crisi faccia rasserenare sua sorella), le posso consigliare di approfondire la questione con uno specialista psicoterapeuta.
Resto a disposizione, saluti
Salve.
I sintomi da lei riferiti possono far riferimento all'agorafobia, e la sospensione del farmaco non aiuta certamente, soprattutto se questo non è stato sospeso gradualmente.
Le consiglio di far riferimento al medico curante e prescrivente per valutare il da farsi.
Saluti

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