Salve ho avuto una frattura scomposta del 5 metacarpo tirando un pugno al muro dopo 1 mese di gesso

10 risposte
Salve ho avuto una frattura scomposta del 5 metacarpo tirando un pugno al muro dopo 1 mese di gesso mi hanno dato 21 giorni di recupero sono passati 6 giorni da quando ho tolto il gessi ma nn riesco a stringere la mano perché mi tirano i legamenti e il dolore arriva fini all avambraccio vorrei sapere è normale ci vorrà più tempo appunto 21 giorni o i legamenti sono compromessi e devo fare una visita più specifica?
Dott.ssa Fabiana Angelini
Fisioterapista
Roma
Salve, con il gesso tutti gli elementi di quell'articolazione sono immobilizzati, compresi i legamenti. Una volta tolto il gesso, l'articolazione e i suoi elementi devono riabituarsi a quella che è la loro normale attività. Il dolore durante questo periodo è normale e non c'è da preoccuparsi. Avrebbe bisogno di un ciclo di qualche terapia fisioterapica, in modo tale che riesca a chiudere la mano e l'articolazione del polso torni alla sua normale funzionalità.

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Dott.ssa Erika Baglivo
Fisioterapista
Roma
Buonasera. E' normale che dopo un'immobilizzazione di quella tempistica la mobilità della mano risulta ora limitata. Il gesso e' il primo step; ora sarebbe indicato seguire un percorso/ciclo di fisiokinesiterapia passiva e attiva con un fisioterapista.
Per qualunque altra perplessità rimango a disposizione, oppure la aspetto a studio per iniziare a lavorare ;-)
Dott. Domenico Donsante
Fisioterapista, Osteopata
Roma
Salve,il dolore post gesso è una cosa normale,e a volte può scomparire anche oltre i 21 giorni.Inizi una terapia di riabilitazione che sicuramente le avranno consigliato per velocizzare il tutto.
Cordiali saluti.
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Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Buonasera. Dopo una fase di immobilizzazione è normale che i tessuti ossei e le strutture legamentose e muscolari subiscano una fase di rigidità, fastidio o dolore e deficit dal punto di vista funzionale. L’esercizio terapeutico serve proprio a gestire correttamente tale fase e favorire il completo recupero. Mi spiace costatare che a volte al paziente non sia data l’indicazione di intraprendere il percorso riabilitativo. Se non lo ha già fatto, si rivolga ad un bravo fisioterapista (saprà sicuramente come risolvere i suoi problemi attuali!). Cordiali Saluti.
Dott.ssa Serena Fiorito
Fisioterapista
Somma Lombardo
E' normale che dopo un periodo di immobilizzazione le sue articolazioni siano rigide e dolenti durante il movimento. Si affidi ad un fisioterapista per accelerare il recupero e si accerti che le proponga sin da subito esercizi attivi e non solo mobilizzazioni fatte da lui. Dovrà recuperare piena mobilità e forza, che molto probabilmente sarà ridotta, sia dei muscoli della mano che di tutto il resto dell'arto. E' importante che il suo recupero sia ottimale così non avrà problemi nelle sue attività future, anche sportive!
Le auguro buon lavoro,
un saluto!
Dr. Vittorio Bartoli
Fisioterapista
Roma
Buongiorno, il dolore in questa fase potrebbe essere presente. Sicuramente per un recupero ottima di ROM articolare, forza e stabilità dovrà rivolgersi ad un fisioterapista per la riabilitazione più appropriata. Le consiglierei di iniziare quanto prima
Dr. Valeriano Massitti
Osteopata, Fisioterapista
Avezzano
Devi fare una riabilitazione adeguata
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Poterbbe contattarmi telefonicamente?
Senza impegno
Grazie

Cordialmente
Dott. daniele pintus
Osteopata, Fisioterapista
Selargius
assolutamente normale. Consideri che per un recupero più o meno completo ci vorranno tra i 45 e i 60 giorni.
Dopo un mese di immobilizzazione, è normale avere rigidità, dolore e tensione ai legamenti, con possibile irradiazione all’avambraccio. Il recupero richiede tempo e terapia riabilitativa mirata per recuperare forza e mobilità.

Se il dolore è molto intenso, persistente o peggiora, una visita specialistica (ortopedica o fisioterapica) è consigliata per escludere complicanze (es. aderenze tendinee o algodistrofia). Nel frattempo, segua un programma di mobilizzazione graduale e, se indicato, terapie fisiche per ridurre l’infiammazione.

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