Salve. Ho 25 anni, e vi illustro la mia problematica. Da qualche mese, ma non tutti i giorni, avvert
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Salve. Ho 25 anni, e vi illustro la mia problematica. Da qualche mese, ma non tutti i giorni, avverto difficoltà nello svuotare completamente la vescica (devo sforzarmi quasi per far uscire l'ultima parte di urina). Inoltre, anche dopo aver urinato, quasi sempre lo stimolo non scompare completamente. Avverto poi una specie di sensazione di tensione costante nella zona pubica. Inoltre, e non so se è correlato, mi capitano giorni in cui, pur non bevendo tanto nelle ore precedenti, la vescica si riempie molto velocemente, e lo stimolo di urinare cresce esponenzialmente. Questo è chiaramente un disagio enorme, specialmente se non sono a casa. Inoltre, anche dopo aver svuotato la vescica (e la quantità di urina fatta in anche solo mezz'ora, in questi casi, è davvero molta e molto diluita, completamente trasparente), la situazione si ripete in loop per almeno 1-2 ore, generalmente. Non so se questi problemi sono correlati, e non so a cosa potrebbero essere dovuti. Di recente ho fatto un esame delle urine, i cui valori però erano tutti nella norma. Attendo un vostro riscontro, grazie!
Certamente non basta un esame dell'urina generale per vautare la sua situazione. Intanto occorre definire con precisione se il suo volume urinario giornaliero è proporzionale alla quantità di liquidi, diretti (acqua) e indiretti (alimenti) che assume o che produce (metabolismo). Su tale base si potrà decidere se sussistono aspetti metabolico-ossidativi e/o renali o endocrini o se la questione deriva da uno stato percettivo dettato da una congestione infiammatoria pelvico-prostatica: in entrambi i casi, anche coesistenti, occorrerà poi svolgere le adeguate valutazioni con i dovuti esami.
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Gentilissimo,
un caso clinico il suo molto interessante e certamente da indagare più approfonditamente. In particolare bisognerebbe indagare su cosa è cambiato da un mese a questa parte. Poi ripetere l'esame urine: valutare il peso specifico e la presenza di alterazioni nel sedimento. Poi studierei le sue abitudini con un diario minzionale dove annotare quanti liquidi introduce e quanti ne urina, con l'attenzione per la quantità come per la frequenza (Quanta urina e quante volte). Eseguirei anche una spermiocoltura, perchè non possiamo escludere un'infezione della via genitale, con antibiogramma eventuale. A questo dovrebbe poi seguire un esame ecografico e un calcolo del residuo post minzionale, oltre che di un uroflussometria. Il tutto per oggettivare quello che lei può riferire, ma che ahinoi, non sempre corrisponde a quello che i nostri organi e gli esami possono dimostrare. Spero di esserle stato di aiuto. Si rivolga ad uno specialista e si affidi alle competenze mediche.
Buonasera,
a disposizione
Dr. Savigni
un caso clinico il suo molto interessante e certamente da indagare più approfonditamente. In particolare bisognerebbe indagare su cosa è cambiato da un mese a questa parte. Poi ripetere l'esame urine: valutare il peso specifico e la presenza di alterazioni nel sedimento. Poi studierei le sue abitudini con un diario minzionale dove annotare quanti liquidi introduce e quanti ne urina, con l'attenzione per la quantità come per la frequenza (Quanta urina e quante volte). Eseguirei anche una spermiocoltura, perchè non possiamo escludere un'infezione della via genitale, con antibiogramma eventuale. A questo dovrebbe poi seguire un esame ecografico e un calcolo del residuo post minzionale, oltre che di un uroflussometria. Il tutto per oggettivare quello che lei può riferire, ma che ahinoi, non sempre corrisponde a quello che i nostri organi e gli esami possono dimostrare. Spero di esserle stato di aiuto. Si rivolga ad uno specialista e si affidi alle competenze mediche.
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