Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni, vi scrivo perché ultimamente mi sto e sto facendo

2 risposte
Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni, vi scrivo perché ultimamente mi sto e sto facendo preoccupare un po’ tutti.
Sono una persona solare, a detta degli altri sempre sorridente, accogliente a cui piace scherzare e far ridere gli altri da sempre, ma dall’altra parte anche molto sensibile e ansiosa.
Purtroppo, circa un mese e mezzo fa, ho perso il lavoro a cui tenevo tanto e dove ero fortemente stimato (a quanto pare non poi così tanto) , a causa (nonostante i datori di lavoro abbiano negato) di una colite nervosa che causava in me un malessere emotivo.
La situazione mi rendo conto che stia sfociando nella “follia”, perché nell’ultimo periodo lavorativo spesso mi lamentavo del fatto che era proprio quello a causarmi stress con la lontananza, mancanza di rispetto del direttore in alcune occasioni nei miei confronti ecc.. ma adesso che l’ho perso a distanza di un paio di mesi, sto davvero ma davvero male, a peggiorare il tutto un nuovo impiego che davvero odio.
Passo le giornate a pensare ai miei vecchi colleghi, alle risate che facevamo, alle partite di calcetto, alle cene, a tutte situazioni piacevoli che ho vissuto dentro al mio lavoro, ma cosa peggiore, penso a tutte le buone promesse che mi erano state fatte riguardo la mia sicura stabilizzazione a tempo indeterminato dopo ben 2 anni.
Potrete capire dottori che per me era una gioia enorme sentirmi dire certe cose e adesso che ho perso tutto questo sento una tremenda malinconia dentro di me, non riesco a pensare ad altro se non al nuovo e vecchio lavoro.
Son davvero preoccupato, piango praticamente tutti i giorni, sento una sensazione di oppressione al petto e fiato corto, purtroppo ho anche aumentato il numero di sigarette e provo anche dei forti sensi di colpa riguardo a questa situazione e ripensando a quando magari mi lamentavo, nonostante sia stato trattato in maniera irrispettosa e scorretta dopo tutto questo tempo.
La mia fidanzata e la mia famiglia non mi riconoscono, mi vedono spento, triste e a dirla tutta nemmeno io mi riconosco, perché mi capita di pensare a cose estremamente brutte che non voglio nemmeno dire ma che non farei mai, perché nonostante questo periodo, amo la mia vita, le mie passioni messe però in stand bye per il momento..
Penso solo che vorrei tornare alla mia vita di prima e più volte ho pensato di tornare a parlare con i miei direttori per tentare di essere riassunto.
Ho voluto scrivervi per chiedere se secondo voi sono incappato in una qualche forma di depressione.. anche perché mi sento come se stessi vivendo una vita che non è la mia, una sorta di lungo incubo, non riesco a godermi niente, neanche una pizza con la mia fidanzata.
Spero possiate rispondermi, intanto vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
E' un disturbo depressivo ma è altrettanto evidente che non ha le idee chiare su molte cose. Le suggerisco di rivolgersi ad un brava Psichiatra che le darà una buona terapia antidepressiva e la indirizzerà verso uno psicoterapeuta di fiducia per risolvere in fretta alcune sue difficoltà.

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Buonasera,
capisco il periodo difficile che sta attraversando e che ha determinato un peggioramento della sintomatologia ansiosa e una flessione del tono dell'umore.
In un momento del genere, non è mai consigliabile prendere decisioni importanti circa l'attività lavorativa o altro perchè il tutto viene filtrato attraverso la lente grigio/nera della depressione.
Uno specialista preparato saprà inquadrare la sua storia e scegliere il trattamento personalizzato più adeguato per farla tornare nuovamente a stare bene.
Cordiale saluti

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