Salve! È la prima volta che faccio affidamento a questo sito, ma ho un dubbio. A mia madre è stata d

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Salve! È la prima volta che faccio affidamento a questo sito, ma ho un dubbio. A mia madre è stata diagnosticata la scabbia e ha già cominciato la terapia con le compresse ‘Scaver’. Però ci chiedevamo per quanto tempo si può considerare ancora contagiosa dopo l’inizio della terapia. Ho provato a fare ricerche in rete ma in ogni sito trovo indicazioni diverse.
Ringrazio in anticipo e spero di avere una risposta!
Dr. Niccolò Capurro
Dermatologo, Tricologo
Genova
Salve,

sua madre ha assunto Scaver (ivermectina), un trattamento sistemico efficace contro la scabbia. Generalmente, la contagiosità si riduce significativamente entro 24-48 ore dall’assunzione del farmaco, ma è importante considerare alcuni aspetti:

Se ha assunto una singola dose di ivermectina, spesso si ripete una seconda dose a distanza di 7-14 giorni per assicurarsi l’eliminazione completa degli acari e delle uova. Durante questo periodo, è prudente mantenere le misure igieniche adeguate.
Se ha usato anche una terapia topica (es. permetrina 5%), la contagiosità si riduce ulteriormente dopo circa 8-12 ore dall’applicazione.
Il prurito può persistere per alcune settimane dopo il trattamento, ma non significa che la persona sia ancora contagiosa. È dovuto a una reazione immunitaria residua ai detriti degli acari morti.
Va inoltre considerato che la scabbia ha un periodo di incubazione variabile tra 2 e 6 settimane nei soggetti mai infestati prima. Questo significa che i contatti stretti potrebbero incubare l’infestazione anche in assenza di sintomi e svilupparla successivamente. Per questo motivo, si raccomanda che anche i conviventi e i contatti recenti vengano trattati preventivamente, indipendentemente dalla presenza di manifestazioni cliniche.

Infine, per confermare l’avvenuta guarigione e l'assenza di acari vitali, è fondamentale effettuare una visita dermatologica di controllo. Solo il medico potrà valutare la completa risoluzione del quadro clinico ed escludere la necessità di ulteriori trattamenti.

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