Salve da due mesi assumo faxilex ma continuo ad avere ansia tachicardia 150bqttiti al minuto
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Salve da due mesi assumo faxilex ma continuo ad avere ansia tachicardia 150bqttiti al minuto, forte nervosismo e dolori al petto davvero forti. Secondo voi è il farmaco che mi provoca tutti sti effetti collaterali?
Buonasera, non è detto che sia il farmaco a determinare questi sintomi, ma se non ha ottenuto la remissione della sintomatologia potrebbe essere utile una rivalutazione della terapia farmacologica (l'antidepressivo che sta assumendo potrebbe non essere sufficiente). Le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra curante e di discuterne con lui. Cordiali saluti
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Gentile Utente,
Comprendo la sua preoccupazione riguardo ai sintomi che sta sperimentando mentre assume Faxilex (venlafaxina), un antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina e noradrenalina (SNRI). È importante valutare attentamente se questi effetti indesiderati possano essere correlati al farmaco o se possano esserci altre cause.
Analizziamo i sintomi che riporta:
1. Ansia: Sebbene gli SSRI siano utilizzati per trattare l'ansia, in alcuni casi possono paradossalmente aumentare i sintomi ansiosi, soprattutto nelle prime settimane di trattamento. Questo fenomeno, noto come "attivazione iniziale", di solito si risolve con il tempo.
2. Tachicardia (150 battiti al minuto): Una frequenza cardiaca così elevata è un sintomo preoccupante che richiede un'attenta valutazione medica. Sebbene gli SSRI possano talvolta causare lievi aumenti della frequenza cardiaca, un incremento così marcato non è un effetto collaterale tipico e potrebbe suggerire la presenza di altre condizioni, come un disturbo d'ansia, un problema cardiaco o un'interazione farmacologica.
3. Forte nervosismo: L'agitazione e il nervosismo possono essere effetti collaterali degli SSRI, ma possono anche essere sintomi del disturbo d'ansia sottostante o di altre condizioni mediche o psichiatriche.
4. Dolori al petto davvero forti: Il dolore toracico intenso non è un effetto collaterale comune degli SSRI e richiede un'immediata valutazione medica per escludere cause cardiache o polmonari potenzialmente gravi.
Considerando la gravità e la persistenza dei suoi sintomi dopo due mesi di terapia con Faxilex, il mio consiglio è di consultare urgentemente il suo medico curante o lo psichiatra che ha prescritto il farmaco. Sarà necessaria una rivalutazione completa del suo quadro clinico per determinare se i sintomi siano effettivamente correlati al Faxilex o se possano esserci altre cause sottostanti.
In alcuni casi, può essere necessario modificare la dose del farmaco, passare a un altro antidepressivo o considerare opzioni terapeutiche alternative. Tuttavia, queste decisioni devono essere prese in stretta collaborazione con il suo medico, tenendo conto della sua storia clinica e delle sue esigenze individuali.
Nel frattempo, se i sintomi dovessero peggiorare o se dovesse sperimentare difficoltà respiratorie, dolore toracico opprimente o altri segni di allarme, non esiti a rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o a chiamare il servizio di emergenza medica.
Ricordi che ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci e che trovare il trattamento giusto può richiedere tempo e aggiustamenti. Non si scoraggi e continui a lavorare a stretto contatto con il suo medico per trovare la soluzione migliore per lei.
Spero che possa ottenere presto le risposte e il sollievo di cui ha bisogno.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Medico Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
Comprendo la sua preoccupazione riguardo ai sintomi che sta sperimentando mentre assume Faxilex (venlafaxina), un antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina e noradrenalina (SNRI). È importante valutare attentamente se questi effetti indesiderati possano essere correlati al farmaco o se possano esserci altre cause.
Analizziamo i sintomi che riporta:
1. Ansia: Sebbene gli SSRI siano utilizzati per trattare l'ansia, in alcuni casi possono paradossalmente aumentare i sintomi ansiosi, soprattutto nelle prime settimane di trattamento. Questo fenomeno, noto come "attivazione iniziale", di solito si risolve con il tempo.
2. Tachicardia (150 battiti al minuto): Una frequenza cardiaca così elevata è un sintomo preoccupante che richiede un'attenta valutazione medica. Sebbene gli SSRI possano talvolta causare lievi aumenti della frequenza cardiaca, un incremento così marcato non è un effetto collaterale tipico e potrebbe suggerire la presenza di altre condizioni, come un disturbo d'ansia, un problema cardiaco o un'interazione farmacologica.
3. Forte nervosismo: L'agitazione e il nervosismo possono essere effetti collaterali degli SSRI, ma possono anche essere sintomi del disturbo d'ansia sottostante o di altre condizioni mediche o psichiatriche.
4. Dolori al petto davvero forti: Il dolore toracico intenso non è un effetto collaterale comune degli SSRI e richiede un'immediata valutazione medica per escludere cause cardiache o polmonari potenzialmente gravi.
Considerando la gravità e la persistenza dei suoi sintomi dopo due mesi di terapia con Faxilex, il mio consiglio è di consultare urgentemente il suo medico curante o lo psichiatra che ha prescritto il farmaco. Sarà necessaria una rivalutazione completa del suo quadro clinico per determinare se i sintomi siano effettivamente correlati al Faxilex o se possano esserci altre cause sottostanti.
In alcuni casi, può essere necessario modificare la dose del farmaco, passare a un altro antidepressivo o considerare opzioni terapeutiche alternative. Tuttavia, queste decisioni devono essere prese in stretta collaborazione con il suo medico, tenendo conto della sua storia clinica e delle sue esigenze individuali.
Nel frattempo, se i sintomi dovessero peggiorare o se dovesse sperimentare difficoltà respiratorie, dolore toracico opprimente o altri segni di allarme, non esiti a rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o a chiamare il servizio di emergenza medica.
Ricordi che ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci e che trovare il trattamento giusto può richiedere tempo e aggiustamenti. Non si scoraggi e continui a lavorare a stretto contatto con il suo medico per trovare la soluzione migliore per lei.
Spero che possa ottenere presto le risposte e il sollievo di cui ha bisogno.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Medico Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
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