Salve buonasera, avrei bisogno di un vostro consiglio se possibile...mio padre soffre di demenza fro

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Salve buonasera, avrei bisogno di un vostro consiglio se possibile...mio padre soffre di demenza fronto-temporale tipo Alzheimer e oltre ad aver preso la memoria a breve termine, ha preso anche l'umore con alternanza di momenti di tranquillità a momenti di aggressività, nervosismo e agitazione...il nostro neurologo ha prescritto, oltre la memantina al giorno, anche il Depakin mattina e la sera + quietapina la mattina e la sera...adesso sto notando una cosa che dopo l’assunzione da parte di mio padre della quietapina sia la mattina che la sera sembra alcune volte diventare più agitato, nervoso e aggressivo ora la mia domanda è questa, il diventare aggressivo agitato e nervoso dopo l’assunzione della quietapina può essere una conseguenza o effetto collaterale della quietapina oppure sono solo dei casi ma è il normale avanzare della malattia??? Perché leggo che tra gli effetti collaterali ci sono anche irritabilità e irrequietezza fatemi sapere qualcosa appena possibile grazie mille in anticipo per la disponibilità... Cordiali saluti
Prof. Ciriaco Scoppetta
Neurologo, Neuropsichiatra infantile
Roma
Buongiorno.
Quello che lei descrive capita molto spesso nei pazienti con Disturbo cognitivo maggiore.
Preferisco utilizzare questo termine rispetto ad Alzheimer o a Demenza in quanto se queste "sentenze" vengono sentite dal paziente in un momento di relativa lucidità, possono provocare o accentuare la sua disperazione.
I farmaci che sono stati prescritti a suo padre sono fra i più usati e efficaci per questi problemi. La loro efficacia può variare da periodo a periodo:: nello stesso soggetto lo stesso dosaggio per un periodo lo fa dormire tutto il giorno e in un altro periodo non riesce a calmare l'agitazione e la sofferenza.
Occorre cercare un equilibrio (lo so, spesso difficile da trovare) fra l'esigenza che il paziente non soffra e non abbia incidenti (cadute, fratture) e l'esigenza che i caregivers abbiano una qualità della vita accettabile (ad esempio dormendo a sufficienza la notte).
Se il malato dorme di giorno e di notte sta sveglio e si agita: occorre tenerlo sveglio durante il giorno (carezzandolo, parlandogli, tenendogli la mano, interessandolo a qualcosa, stimolandolo, lavandogli il viso) e "aggiustare" la terapia per farlo dormire la notte.
Questi sono consigli di massima e so bene che in alcuni pazienti è difficile realizzarli, ma una famiglia affettuosa e un medico di famiglia bravo e paziente spesso ci riescono. La terapia non è che va cambiata dopo 1-2 giorni di non-funzionamento, ma se non funziona in un senso (agitazione e sofferenza) o nell'altro (troppo sonno) va aggiustata "navigando a vista". Forza!

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